21 aprile 2019

Pastiera pret a porter, o manger...

Pastiera pret a porter, o manger...


Tempo di pastiere... però... però con una variazione sul tema, da affiancare alla torta classica ovviamente. La pastiera è un grande classico della pasticceria del Sud, un classico delle ricette tradizionali, un classico di cui esistono diverse ricette... anche perché essendo un dolce antico legato alle tradizioni familiari, la ricetta anticamente veniva tramandata oralmente, e ogni zona e ogni famiglia aveva la sua versione. Lasciando stare la storia, leggenda legata alla pastiera, nel corso degli anni ci sono state delle evoluzioni a quella che era la ricetta base, non solo per quando riguarda gli ingredienti, ma anche modifiche nella presentazione. Credo che tutti prima o poi si mettono alla prova con questo dolce, anche i maestri pasticceri. Devo dire che per questa presentazione mi son lasciata molto trasportare inizialmente dalla fantasia, per poi scoprire che il maestro Sal De Riso l'aveva già fatta chiamandola "pastiera sigillata"... Così, per cambiare un po', affianco questa preparazione alle pastiere tradizionali, perché non so se capita anche a voi, ma a dispetto del guscio di frolla, il ripieno mi cresce sempre... poi la trovo davvero simpatica, magari da portarsi facilmente in giro e fare un dolce break.
Gli ingredienti? esattamente gli stessi della pastiera classica (per la versione in barattolo riduco le dosi), stavolta però ho usato il grano già cotto che si trova in commercio, quindi salto un passaggio. 

 Ingredienti
Per la frolla
  • 100 gr farina per frolla (oppure 75 gr di farina 0 e 25 gr di fecola di patate)
  • 1 tuorli
  • 50 gr burro
  • 40 gr di zucchero
  • zest di limone, un pizzico
  • 1 pizzico di sale
Per il ripieno
  • 100 gr di ricotta
  • 80 gr di zucchero
  • 100 gr di grano cotto
  • 20 gr di latte
  • 40 gr di canditi a dadini (arancia e cedro)
  • zest di arancia 
  • 1-2 gocce di essenza di fiori d'arancio
  • 1 uovo bio
  • 1 tuorlo d'uovo bio
Preparo la pasta frolla, la stendo e ricavo 6 dischi dello spessore di 4 mm e dello stesso diametro dei barattoli, cuocio a 170° C in forno statico per 10 minuti.
Per il ripieno cuocio il grano nel latte con la buccia grattugiata dell'arancia, quando avrà assorbito tutto il latte, spengo e lascio intiepire, raffreddare.
Lavoro con le fruste la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere una crema. Aggiungo le uova e mescolo bene, infine unisco fli altri ingredienti e delicatamente amalgamo il tutto.
Al fondo di ogni barattolo metto un disco di pasta frolla, sopra verso il ripieno fino a poco più della metà del barattolo. Al centro, sulla superficie, metto un fiore di pasta frolla ritagliato con un coppapasta. Inforno i barattoli aperti a 170° C per 25 minuti. Lascio raffreddare e servo a temperatura ambiente... Per portarselo dietro basterà chiudere il tappo...

5 aprile 2019

Les chouquettes, bijoux, bisù o bisiù...

Les chouquettes, bijoux, bisù o bisiù...

chouquettes, pasta choux, bijoux, bignè con granella di zucchero

Ovvero la versatilità della pasta choux
La pasta choux o pâte à choux si presta per molte preparazioni sia dolci che salate, e tutte comunque deliziose. La ricetta che mi accingo a fare ne è un esempio. Lo definirei un dolce non proprio dolce… forse più uno sfizio… una piccola golosità che se si presta benissimo per colazioni, merende, come dolcino accanto al caffè, o semplicemente così uno tira l’altro come le ciliegie… insomma un po’ per quello che si vuole. Nelle boulangerie vengono messi in una cesta, in bella mostra, così difficilmente si potrà resistergli mentre si fanno acquisti. Una volta anche qui si trovavano, in poche e speciali panetterie, un po’ sullo stile delle boulangerie, infatti grazie a loro ho avuto il piacere di vederli, conoscerli e, soprattutto, assaggiarli. Poi come succede per molte cose, non ci si pensa più, finché un bel giorno la memoria non tira fuori quel ricordo, e te ne fa venire la voglia e fa anche venire voglia di condividerli. Problema non conosco panetterie che li sfornino e li conosco solo con il nome bijoux… così provo a cercare nel fantastico mondo del web, anche se dubbiosa… E invece, proprio perché in rete si può trovare quasi di tutto, ecco il motore di ricerca mi mostra dei risultati… Contenta e stupita apro i link di altri che come me conoscono e hanno rifatto questa viennoiserie francese. Non solo… ecco anche la loro loro affascinante storia dalle regali origini.
Cominciamo dal nome, qui bijoux, bisù… o simili… in Francia chouquettes: dolcetti, come dicevo non dolcetti, non un articolo raffinato di pasticceria, ma comunque irresistibili minuscoli bignè leggerissimi di pasta choux ricoperti di granella di zucchero, quasi caramellati.
L’autrice del blog di kitcheninthecity narra le antiche origini de les chouquettes, e di come la pâte à choux parli della regina Caterina de’ Medici. Arrivata bambina alla corte di Francia, con al seguito la forchetta (già la nobiltà italiana ha portato la forchetta in Francia!) e i suoi pasticceri, piuttosto bruttina, si dice, riuscì a convivere con la presenza di una potente favorita Diana di Poitiers e rivoluzionò la corte di Francia, biancheria compresa. I bellissimi giardini delle Tuilleries sono una sua creazione, così come la rinascita del Castello di Chenonceau.
E’ Popelini, il pasticcere di Caterina, l’inventore di questa pasta da lavorare sul fuoco, sarà poi un certo Monsieur Avice e dopo il famoso Careme a perfezionare la ricetta e inventare tutte le varianti.
Etimologicamente si comprende che “choux” deriva da “chaud”, cioè una pasta calda, ma choux vuole anche dire “cavolo”, e la forma dei bignè davvero ricorda dei piccoli cavoli.
Suggerimenti per la riuscita degli choux: tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente, la farina va setacciata, e le uova vanno frullate prima di essere aggiunte lentamente all’impasto.
A differenza dei classici bignè, di dimensioni più grosse e con un interno secco da riempire con chantilly o creme, le chouquettes mantengono il loro interno umido, morbido e soffice, e quando vengono mangiate regalano un’esplosione di gusto e morbidezza. La superficie, cosparsa di granella di zucchero prima della cottura, diventa quasi caramellata.
Tradizionalmente sarebbero da mangiare ancora tiepide, con le dita che restano appiccicose, ma anche a temperatura ambiente restano ugualmente golose, rigorosamente al naturale però…

Ingredienti
  • 130 g di acqua
  • 130 g di latte
  • 5 g di zucchero
  • 5 g di sale
  • 120 g di burro
  • 140 g di farina (io tipo 1)
  • 260 g di uova
  • granella di zucchero
In un pentolino raccolgo: 130 g di acqua, 130 g di latte, 5 g di sale, 5 g di burro, 120 g di burro a temperatura ambiente tagliato a pezzettini. Metto sul fuoco a fiamma bassa fino a quando il burro si scioglie, poi alzo la fiamma e porto per un attimo a bollore. A questo punto fuori dal fuoco aggiungo 140g di farina setacciata, mescolando con un cucchiaio di legno. Quando l’impasto è ben compatto,  rimetto sul fuoco e  faccio asciugare per un paio di minuti. Quando sul fondo del pentolino si forma una leggera pellicola di pasta, tolgo dal fuoco e faccio intiepidire.
A questo punto peso le uova: 260g, a temperatura ambiente, che rompo nel bicchiere nel frullatore (minipimer), frullo velocemente in modo da amalgamare bene tuorli e albumi. Le uova vanno aggiunte molto lentamente, meglio se si ha una planetaria, altrimenti con molta pazienza con le fruste a mano: si versa un pochino di uova e si aspetta che vengano assorbite prima di aggiungerne altre.
trasferisco il composto in una sac à poche  con una bocchetta liscia e faccio tanti mucchietti, ben distanziati uno dall’altro. Cospargo con granella di zucchero la superficie degli choux.
Cottura in forno preriscaldato statico a 200° C per circa 20 minuti. Gli choux sono pronti quando sono dorati, belli gonfi e resistenti ad una leggera pressione, devono restare leggermente umidi all’interno. Sfornare e lasciar intiepidire o raffreddare, e poi… come le ciliegie, uno tira l’altro, quanto dureranno?





25 marzo 2019

California Bakery Pancakes

California Bakery Pancakes


california bakery pancakes

Il viaggio nel mondo delle colazioni continua. Stavolta approdo alla ricetta di una trasmissione di molto tempo fa su la "California Bakery". Ho ovviamente adattato rispetto ai miei gusti. I pancakes vengono belli alti, cicciotti e soffici. Sono ovviamente colazioni per chi si prende del tempo per farla. Io mi alzo anche prima per prendermi il giusto tempo per la colazione...  Ovviamente, visto tempo tiranno, i pancakes li preparo prima e poi li conservo in un contenitore chiuso in frigorifero e li scaldo al mattino. Una delizia, caldi fumanti sempre, e morbidissimi. Ne faccio sempre un certo numero in modo da averli sempre pronti... poi tutto dipende da quanti uno ne mangia.

Ingredienti
  • 230 g di farina di grano tenero tipo 1
  • 50 g di zucchero
  • 1 1/2 tsp di bicarbonato
  • 1/2 tsp di sale marino integrale
  • 210 g di yogurt bianco intero
  • 50 g di burro fuso
  • 3 uova bio
  • 1/2 tsp di vaniglia tritata
  • 1 tbs di aceto di mele
  • 125 g di panna fresca
Comincio preparando la panna acida: mescolo la panna e l’aceto e lascio riposare circa 20 minuti.
In una ciotola metto tutti gli ingredienti secchi, li mischio e metto da parte. In un’altra ciotola miscelo tutti gli ingredienti umidi, tranne la panna acida, che incorporerò per ultima, amalgamo delicatamente con un cucchiaio di legno.
Unisco gli ingredienti secchi a quelli liquidi mescolando sempre con un cucchiaio.
Ungo una padella antiaderente con un po' di burro e cuocio i pancakes. I pancakes saranno pronti da girare quando ai bordi si formeranno le bollicine.
Servo i pancakes caldi, con l'accompagnamento che si preferisce. Chi li ama solo con una spolverata di zucchero a velo, io preferisco con miele di castagno... libera scelta tra frutta fresca, creme, confetture e sciroppi vari...

california bakery pancakes

23 marzo 2019

Tagliolini alle ortiche con prosciutto e limone.

Tagliolini alle ortiche con prosciutto e limone.

tagliolini alle ortiche con prosciutto e limone

Una ricetta nata un po’ per caso. Sapete quando si rientra a casa, si guarda dispensa e frigo e ci si dice “e ora che cosa cucino?” Sono sicura che capita anche a voi ogni tanto. E proprio con questo spirito, e ricordando una ricetta provata durante una mini vacanza (forse nata anche quella con lo stesso mood), nasce questo piatto. In vacanza era stata fatta con spaghetti o linguine, io ho pensato di provare questi taglioni all’ortica, e abbinarli al prosciutto crudo e limone. Un ricetta semplice e veloce. Mentre la pasta cuoce si taglia il prosciutto, si grattugia buccia di limone e si spreme. Non resta che saltare tutto in padella e pronto in tavola. Più veloce di così. Per chi gradisce anche una bella spolverata di parmigiano. Il limone conferisce quella nota acidula e fresca molto piacevole e stuzzicante, che alleggerisce la sapidità del prosciutto crudo scaldato. Un piatto che sa di natura di bosco, leggero e profumato…

Ingredienti
  • 250 gr di tagliolini all’ortica
  • 150/200 gr di prosciutto crudo
  • 40 gr di burro
  • 1 limone intero bio non trattato (succo e zest)
  • sale marino integrale grosso
  • parmigiano grattugiato a piacere
Mentre aspetto che l’acqua per la cottura della posta bolla, mi preparo il condimento. Io ho tagliato grossolanamente il prosciutto, ma per fare una bella figura consiglio di tagliarlo in strisce più o meno regolari. Lavo bene un limone, grattugio la buccia solo la parte gialla e non la bianca che è amara, e poi lo spremo eliminando i semini. Quando l’acqua bolle, verso una manciata di sale marino integrale grosso e la pasta. In una padella saltapasta faccio sciogliere il burro, unisco il prosciutto, dopo un minuto verso il succo di limone, e faccio insaporire per un paio di minuti e spengo o abbasso al minimo la fiamma, dipende dalla velocità di cottura della pasta. Quando la pasta è quasi al dente, poco prima del minuto, la scolo tenendo da parte un po’ di acqua di cottura, e la metto nella padella con il condimento. Unisco anche lo zest di limone, faccio insaporire per un paio di minuti, se si asciuga troppo allungo con un po’ di acqua di cottura della pasta. Non resta poi che servire ben caldo, con del parmigiano grattugiato servito a parte per chi lo gradisce.

15 marzo 2019

Gamberi di Dublino con crema al whisky.

Gamberi di Dublino con crema al whisky.

gamberi di Dublino con crema al whisky

La festa di san Patrizio si avvicina. Continuano le ricette irlandesi del mio pranzo. Ho servito questi gamberi come antipasto, ma in realtà son perfetti anche per secondo accompagnati da patate arrosto o riso bollito. Non so se i gamberi che ho usato io sono proprio irlandesi, comunque son dei Mari del Nord, e prendiamoli per buoni, ma la parte davvero speciale è la salsa, di per sé semplicissima, ma golosissima. Una ricetta facile veloce e di sicuro successo. Importante è avere buoni gamberi e un ottimo whisky irlandese: infatti questi gamberi nella loro semplicità, vengono avvolti da questo condimento cremoso al whisky... ovviamente l'alcool in cottura evapora... non vi dico però che golosità e che profumo.

Ingredienti
  • 25 gr di burro
  • 450 gr di gamberi puliti
  • 45 ml di whisky
  • 150 ml di panna fresca liquida
  • sale marino integrale
  • pepe nero macinato fresco
Ho sciolto in burro in una padella, ho unito i gamberi e ho fatto friggere il tutto per 5 minuti. Ho sfumato col whisky e lasciato evaporare a fuoco alto per 1 minuto. Quindi ho unito la panna, sale e pepe e lasciato cuocere per 5 minuti, facendo ritirare la salsina. Servo caldo.

7 marzo 2019

Crêpes alla Guinness con crema di funghi porcini…

Crêpes alla Guinness con crema di funghi porcini…

crepes alla guinness con crema di funghi porcini

Paese che vai interpretazione di crêpes trovi... Nell'approssimarsi della festa di San Patrizio, mi è venuta voglia di rifare un menù irlandese, così per antipasto ho proposto, appunto, la loro versione delle crêpes fatta con la birra Guinness al posto del latte, ovviamente, e farcita con una crema di funghi. Nella ricetta vengono usati funghi misti selvatici, io ho ripiegato su dei porcini. La crema con la quale vengono avvolti i funghi è una crème fraîche fatta fresca fresca per l'occasione. La birra al posto del latte nell'impasto regala alle crêpes un colore particolare, vengono molto scure, il profumo e l'aroma sono insoliti, il sentore leggermente acido della crème fraîche che avvolge i funghi si armonizza con il sapore deciso della crêpes. Di per sè è una ricetta semplice, ma la particolarità degli ingredienti la rende speciale e insolita... stupiranno di certo...

Ingredienti
  • 150 gr di farina (io tipo 1)
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 2 uova bio sbattute
  • 1/4 cucchiaino di erbe miste
  • 200 ml di birra Guinness
  • olio
Per la crema con i funghi
  • 25 gr di burro
  • 750 gr di funghi misti a pezzetti (io ho usato i porcini)
  • 125 gr di crème fraîche
  • sale
  • pepe nero macinato fresco
Per la crème fraîche
  • 100 gr di yogurt bianco
  • 100 gr di panna fresca liquida
  • 1 cucchiaino di limone
Preparo la crème fraîche: mescolo gli ingredienti e lascio riposare per 30-60 minuti a seconda della densità che si desidera.
Setaccio la farina, il lievito e il sale in una ciotola capiente. Al centro verso le uova sbattute, le erbe e la birra Guinness. Mescolo lentamente fino ad ottenere una pastella omogenea. Ungo con l’olio una padella antiaderente, elimino l’eccesso con la carta da cucina. Scaldo la padella a temperatura medio-alta, verso poi 3 cucchiai di pastella circa, stendo l’impasto per ottenere una sottile, per quanto possibile, crêpes. Cuocio per circa tre minuti, fino alla comparsa delle bolle, poi giro e cuocio per altri uno o due minuti, finchè la superficie non diventa scura e croccante. Tolgo e tengo da parte e proseguo a fare le crêpes con la restante pastella.
Preparo il ripieno: cuocio i funghi nel burro per circa 5 minuti a fuoco medio. Unisco la crème fraîche, alzo la temperatura, porto a ebollizione e cuocio per circa 2-3 minuti riducendo la salsa. Aggiusto di sale e pepe.
Composizione: metto un cucchiaio di crema di funghi su metà di ogni crêpes, chiudo ripiegandola, e termino con un altro cucchiaino di crema di funghi sopra.

24 febbraio 2019

Crostata con frutti di bosco e cremoso al limone.

Crostata con frutti di bosco e cremoso al limone.

crostata con frutti di bosco e cremoso al limone
Questa crostata nasce in occasione di un evento benefico scolastico. In effetti, mentre pensavo a quale torta portare, mi sono resa conto che faccio poche crostate, e sinceramente non so il perché visto che mi piacciono anche... comunque vediamo se riesco a rifarmi, inoltre sarà anche l'occasione per studiare nuovi impasti e nuove frolle... Per questa torta parto già con una nuova frolla e avrò modo di usare una delle confetture speciali che ho in dispensa (della serie non si sa mai possono sempre tornare utili)... naturalmente assolutamente con pochi zuccheri e bio. Però, e già con i miei intrugli c’è sempre un però… non mi limito a fare la classica crostata con la confettura/marmellata ma provo a fare un qualcosa di particolare, ossia una crostata stratificata: un guscio di frolla contenente confettura di frutti di bosco, inserto di cremoso al limone, coulis ai frutti di bosco, e dulcis in fundo decorazioni con cioccolato bianco. Ovviamente ho fatto due torte, una per l’evento e l'altra per casa di forme diverse: quella di scuola la classica torta rotonda, quella di casa ho voluto provare un nuovo stampo rettangolare, molto particolare e carino, come si vedono ora molto nelle foto... però poi non avevo un piatto adeguato per presentarla e fotografarla... così mi sono appuntata prossimo acquisto e non ho ritratto la crostata rettangolare, limitandomi alla classica rotonda e al dettaglio della fetta per mostrare la stratificazione del ripieno. La torta è bella da vedersi, profumata e buona, la base friabile croccante in contrasto con la cremosità del ripieno, la confettura e il coulis si armonizzano, si bilanciano con il cremoso, e il sapore di limone arriva per ultimo, leggero e fresco. Un dolce che si mangia prima con gli occhi, poi con l’olfatto e infine conquista col gusto. Un dolce lievemente dolce, ormai sapete che io faccio dolci poco dolci, che però sono molto piacevoli e fanno venir voglia di mangiarne ancora senza troppi sensi di colpa… possiamo definirli dolci coccole salutari?...

Ingredienti

Per la pasta frolla
  • 300 gr di farina tipo 1
  • 100 gr di zucchero
  • 125 gr di burro
  • 2 uova bio
  • zest di 1/2 limone
  • un pizzico di sale
Per il cremoso
  • 4 tuorli bio
  • 250 gr di latte
  • 250 gr di panna fresca
  • buccia di limone
  • 80 gr di zucchero
  • 20 gr di frumina (amido di frumento o un altro amido)
Coulis frutti di bosco
  • 150 gr confettura ai frutti di bosco
  • 50 gr acqua
  • 2 gr agar agar
Per completare
  • 100-150 gr confettura frutti di bosco
  • cioccolato bianco

Per prima cosa preparo la pasta frolla con metodo classico: lavoro prima il burro con lo zucchero e zest di limone, poi unisco le uova, e infine la farina con . Impasto bene e velocemente il composto fino ad ottenere un impasto omogeneo e non appiccicoso, formo una palla schiacciata e l’avvolgo nella pellicola alimentare, lascio riposare in frigorifero per circa mezz’ora. Trascorso il tempo di riposo stendo la pasta su carta forno e la metto nello stampo. Faccio riposare ancora una decina di minuti in frigorifero e poi procedo con una cottura in bianco, metto sopra il guscio di frolla un altro foglio di carta forno, cerco di farlo aderire bene, metto le mie sfere di ceramica o fagioli (insomma dei pesi) per non far gonfiare la frolla, poi cottura in forno preriscaldato statico a 175° C. per circa 20/25 minuti. Una volta pronta lasciar raffreddare il guscio di frolla su una gratella per dolci.
Procedo col preparare il cremoso al limone. Metto a scaldare la panna e il latte con la scorza di limone in infusione. In una scodella capiente lavoro i tuorli con lo zucchero, quando lo zucchero sarà ben sciolto aggiungo la frumina (o un altro tipo di amido o farina di riso), mescolo bene il tutto. Quando il latte e la panna raggiungono quasi il punto di ebollizione, ne prendo un paio di cucchiai e con questi stempero il composto di uova, levo la scorza di limone e li aggiungo alle uova, mescolo bene, rimetto nella pentola in cottura, a fuoco dolce, sempre mescolando per non far attaccare né formare grumi, e faccio cuocere per circa due minuti dall’ebollizione. Verso la crema addensata in una ciotola, copro con pellicola alimentare a contatto per non far formare l’odiosa “pellicina”, e faccio raffreddare.
Sciolgo a bagnomaria un po’ di cioccolato bianco, con questo creo un sottile velo sul guscio di pasta frolla, solo sulla base, in modo che faccia da isolante tra la pasta frolla e il ripieno, in questo modo la pasta frolla rimarrà croccante, friabile. Lascio raffreddare prima di versare la confettura di frutti di bosco, con questa creo uno strato il più possibile uniforme di spessore. Ricopro lo strato di confettura con il cremoso al limone (ormai freddo), pareggio bene la superficie e metto a rapprendere in frigorifero.
Preparo ora il coulis usando la confettura di frutti di bosco allungata con acqua, passata con il frullatore in immersione e al setaccio per togliere fastidiosi semini. Unisco alla passata ottenuta l’agar agar, sciolgo bene e faccio cuocere per circa 2 massimo 5 minuti dal momento dell’ebollizione (dipende da quanto era liquida la passata ottenuta). Faccio intiepidire e verso sul cremoso. Prima che si raffreddi prendo il cioccolato bianco sciolto e creo il mio decoro sulla superficie del coulis: io ho fatto delle gocce e ho passato la punta di uno stuzzicadente in modo circolare per ottenere questo effetto a foglia, cuore… ma si può decorare a piacere. Lascio raffreddare in frigorifero… si conserva per due o tre giorni…

fetta di crostata con frutti di bosco e cremoso al limone

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