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19 ottobre 2020

Soffici waffles...

Soffici waffles...

 

waffles con panna e crema spalmabile alla nocciola

Ogni tanto a colazione ci vuole qualcosa di particolare, soprattutto nelle giornate speciali. E allora colazione diversa sia: una mattinata senza fretta, con calma eccomi a preparare dei soffici waffles con la ricetta di Csaba dalla Zorza, tratta dal suo libro "Christmas baking".

I waffles sono facili da fare e buonissimi. Sono dei dolci che arrivano dal Nord Europa: perfetti a colazione ma anche come dessert. La versione classica è quella che ho servito io con panna e crema spalmabile alla nocciola, ma sono perfetti anche con yogurt, frutta fresca, miele, o semplice zucchero a velo.


Ingredienti

  • 2 uova, tuorli e albumi separati
  • 80 g di zucchero
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 60 g di burro, fuso
  • 180 g di farina
  • ½ cucchiaino di lievito
  • 185 ml di latte
  • panna montata, per servire
    crema spalmabile alle nocciole o frutta fresca, a piacere
    zucchero a velo, per decorare 

Per incominciare monto gli albumi a neve ben ferma. In una ciotola a parte sbatto i tuorli con lo zucchero e l'estratto di vaniglia.

Verso il burro fuso (lasciato appena intiepidire) e mescolo con una frusta a mano. Una volta incorporato il burro, aggiungo la farina e il lievito, setacciandoli insieme a pioggia sopra la ciotola. Verso il latte, lentamente, a filo, sempre mescolando con la frusta, per ottenere una pastella. Infine aggiungo gli albumi montati a neve, incorporandoli lentamente, per non sgonfiare il composto.

Mentre la pastella riposa qualche minuto, scaldo la piastra elettrica per i waffles, ma si può usar eanche la piastra/padella da fornello.

Verso la pastella nella piastra calda e cuocio per 4 minuti. Se si usa la padella sul fornello bisogna girare i waffles a metà cottura.

Li servo tiepidi, con panna e crema spalmabile alla nocciola e una spolverata di zucchero a velo. Ma si possono servire con quello che si preferisce, anche frutta fresca.

Quelli che restano li conservo chiusi in un contenitore ermetico in frigorifero e li scaldo prima di consumarli (conservare per pochi giorni).

7 marzo 2019

Crêpes alla Guinness con crema di funghi porcini…

Crêpes alla Guinness con crema di funghi porcini…

crepes alla guinness con crema di funghi porcini

Paese che vai interpretazione di crêpes trovi... Nell'approssimarsi della festa di San Patrizio, mi è venuta voglia di rifare un menù irlandese, così per antipasto ho proposto, appunto, la loro versione delle crêpes fatta con la birra Guinness al posto del latte, ovviamente, e farcita con una crema di funghi. Nella ricetta vengono usati funghi misti selvatici, io ho ripiegato su dei porcini. La crema con la quale vengono avvolti i funghi è una crème fraîche fatta fresca fresca per l'occasione. La birra al posto del latte nell'impasto regala alle crêpes un colore particolare, vengono molto scure, il profumo e l'aroma sono insoliti, il sentore leggermente acido della crème fraîche che avvolge i funghi si armonizza con il sapore deciso della crêpes. Di per sè è una ricetta semplice, ma la particolarità degli ingredienti la rende speciale e insolita... stupiranno di certo...

Ingredienti
  • 150 gr di farina (io tipo 1)
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 2 uova bio sbattute
  • 1/4 cucchiaino di erbe miste
  • 200 ml di birra Guinness
  • olio
Per la crema con i funghi
  • 25 gr di burro
  • 750 gr di funghi misti a pezzetti (io ho usato i porcini)
  • 125 gr di crème fraîche
  • sale
  • pepe nero macinato fresco
Per la crème fraîche
  • 100 gr di yogurt bianco
  • 100 gr di panna fresca liquida
  • 1 cucchiaino di limone
Preparo la crème fraîche: mescolo gli ingredienti e lascio riposare per 30-60 minuti a seconda della densità che si desidera.
Setaccio la farina, il lievito e il sale in una ciotola capiente. Al centro verso le uova sbattute, le erbe e la birra Guinness. Mescolo lentamente fino ad ottenere una pastella omogenea. Ungo con l’olio una padella antiaderente, elimino l’eccesso con la carta da cucina. Scaldo la padella a temperatura medio-alta, verso poi 3 cucchiai di pastella circa, stendo l’impasto per ottenere una sottile, per quanto possibile, crêpes. Cuocio per circa tre minuti, fino alla comparsa delle bolle, poi giro e cuocio per altri uno o due minuti, finchè la superficie non diventa scura e croccante. Tolgo e tengo da parte e proseguo a fare le crêpes con la restante pastella.
Preparo il ripieno: cuocio i funghi nel burro per circa 5 minuti a fuoco medio. Unisco la crème fraîche, alzo la temperatura, porto a ebollizione e cuocio per circa 2-3 minuti riducendo la salsa. Aggiusto di sale e pepe.
Composizione: metto un cucchiaio di crema di funghi su metà di ogni crêpes, chiudo ripiegandola, e termino con un altro cucchiaino di crema di funghi sopra.

4 luglio 2018

Pannenkoeken, crêpes olandesi…

Pannenkoeken, crêpes olandesi…


pannenkoeken

La mia passione per le crêpes mi porta alla scoperta dei Pannenkoeken ( si pronuncia pannkuken), ossia la variante olandese delle frittelle. Questi fanno parte appunto della categoria crêpes, blinis, crespelle, pancakes, sono più spessi delle sottili crêpes, un pochino più bassi e più larghi dei pancakes americani, direi che sono il giusto compromesso tra pancakes e crêpes. La loro particolarità è che vengono consumati in ogni ora del giorno, pranzo e cena, gli ingredienti sono semplici e comuni e vengono cotti in padella (alcuni anche al forno), si accompagnano con farcitura dolce e salata. Sono ben diversi dalle crêpes olandesi che necessitano di piastra speciale, qui è sufficiente una crèpiera o una padella da 18 cm con fondo antiaderente. Altra caratteristica è che la farcitura si mette direttamente in padella sull’impasto al momento della cottura, quando l’impasto è ancora liquido non rappreso. La farcitura classica al naturale è con una spolverata di zucchero a velo o con lo stroop (uno sciroppo di zucchero), farcita dolce è con mele e cannella, marmellate, sciroppi o miele. La versione salata prevede fette di bacon messe come base sulla padella, sulle quali va versata la pastella e il gouda sulla pastella… ma come per tutte le crêpes che si rispettano, via libera alla fantasia e al proprio gusto.

pannenkoeken

Con l’impasto base ci si può sbizzarrire a piacere. Sono la soluzione veloce, semplice per le volte che si ha voglia di qualcosa di qualcosa di gustoso senza dover faticare troppo in cucina, ed essendo versatile può essere un pranzo o una cena completa dal salato al dolce…
pannenkoeken con cioccolato

Ingredienti per circa 5-6 pannenkoeken
  • 250 gr di farina (io ho usato tipo 0)
  • 2 uova bio medie
  • 500 ml di latte
  • sale q.b.
  • burro per la padella (o olio)
La preparazione è simile a quella di tutte le pastelle per le crêpes. In una ciotola capiente mescolo la farina setacciata con il sale e le uova. Lentamente a filo verso il latte e mescolo con l’aiuto di una frusta per evitare la formazione di grumi. Ottengo una pastella densa, fluida e liscia. Nel caso si fossero creati dei grumi, questi si possono eliminare passando la pastella al setaccio. Copro la ciotola e lascio riposare l’impasto in frigorifero per mezz’ora. Trascorso questo tempo tiro fuori la ciotola, scaldo la crèpiera, o una padella antiaderente da 18cm, su un fornello piccolo. Vi faccio sciogliere il burro, lo spennello bene su tutta la superficie. Verso un mestolo di pastella e lo distribuisco in modo uniforme. Come dicevo bisogna ottenere delle crêpes non sottilissime. Sull’impasto appena messo in padella aggiungo gli ingredienti della farcia. Faccio cuocere entrambi i lati fino a doratura, e giro la crêpes quando i bordi sono ben dorati e iniziano a staccarsi dalla padella. Se il lato sotto è bruciato significa che il fuoco è troppo alto, invece se non ha doratura uniforme vuol dire che si è messa poca pastella o il fuoco è troppo basso. Comunque, come per tutte le crêpes, la prima è sempre di prova, e magari non viene proprio bene, ma serve per trovare la giusta combinazione tra intensità fuoco, dose pastella. Continuo la cottura fino ad esaurimento dell’impasto. Servo subito ben calde le pannenkoeken fatte, o le impilo su un piatto così che resteranno morbide e calde. Io ho fatto versione salata con prosciutto crudo e formaggio di montagna e versione dolce con zucchero a velo e gocce di cioccolato.

pannenkoeken dolcepannenkoeken con cioccolato

23 settembre 2017

Crêpes con fiocchi avena

Crêpes con fiocchi avena



A casa stiamo prendendo il ritmo delle super colazioni che risvegliano bene e fanno arrivare all’ora di merenda per uno spuntino tampona fame, e nutrimento al cervello. Per fare queste colazioni ci prendiamo il nostro tempo: quindi ci si alza presto, ci si mette comodi a tavola e si mangia tranquillamente… poi si corre nel resto delle preparazioni per uscire. Ma la colazione è “sacra”… Infatti patiamo parecchio quando dobbiamo saltarla per motivi medici. Queste colazioni, a cui molti storceranno il naso, ci consentono, come dicevo, di partire bene al mattino e di non avere cali di “attenzione” o di energia. Si arriva alla merenda con un piccolo panino con marmellata, o frutta, per ridare la carica fino all’ora di pranzo. E poi si arriva da tutta una notte di digiuno, insomma chi si alza di notte a fare uno spuntino? I bebè e i nottambuli. Non so se vi è mai capitato dover stare in piedi tutta la notte, bèh io ad esempio devo avere generi di confort mangerecci che mi consentono di stare sveglia. Quindi bando alle ciance e via con buone sane colazioni! Poi non so voi, ma se io faccio una buona colazione di solito a pranzo posso solo spiluccare qualcosa senza dovermi rimpinzare come ad un pranzo pantagruelico, che poi mi fa anche venire sonno. Per una sana alimentazione che tiene conto della dieta, meglio mangiar poco ma più spesso che tanto in poche volte, dicono i nutrizionisti. Una volta che ci si abitua a fare davvero colazione, e non con i prodotti industriali (che per me non saziano ma fanno solo ingrassare, almeno al mio organismo), vi assicuro che non se ne può più fare a meno. E siccome al mattino il tempo è tiranno, io mi organizzo preparando nel fine settimana e conservando in contenitori ermetici, in frigorifero o freezer, e scaldo la mattina nel microonde o nel forno. Molti obietteranno sul microonde, ma a dispetto della querelle su questo elettrodomestico, posso dire che ha una sua utilità. Se invece si vuole farle calde calde e fresche di giornata in padella, una mia amica preparava la pastella e la conservava in frigorifero in una bottiglia. Io ho qualche dubbio su quanto si possa conservare, forse un paio di giorni… però io ammetto una mia pigrizia e lentezza mattiniera, e preferisco il primo metodo.
E questa settimana ci risvegliamo con delle golose e profumate crêpes.

Ingredienti
  • 500 ml di latte
  • 4 uova bio
  • 50 gr di fiocchi d’avena
  • 200 gr di farina (io tipo 0)
  • 20 gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • burro per ungere padella
In una ciotola capiente mescolo il latte con le uova. Unisco la farina setacciata, lo zucchero, una pizzico di sale e infine i fiocchi d’avena. Mescolo bene il tutto e faccio riposare in frigorifero coperto. Se volete potete anche provare il metodo bottiglia usata come uno shaker: con un imbuto si versano all’interno della bottiglia tutti gli ingredienti, e una volta chiusa col tappo, si scuote, agita ben bene per ottenere una bella pastella. Anche in questo caso si lascia poi riposare.
Prendo una padella antiaderente con i bordi bassi, la ungo leggermente con del burro e quando calda verso un po’ di pastella (che avrò avuto cura di mescolare prima) la stendo bene e quando si stacca dalla padella la giro e faccio cuocere per qualche minuto anche l’altro lato. Continuo con la seconda crêpe, finché non finisco la pastella. Servo completando, a piacere, con zucchero a velo vanigliato, miele, marmellate, etc, quello che si preferisce… bonjour et bon appétit.

28 agosto 2016

Crêpe Bretonne... con nota aromatica

Crêpe Bretonne... con nota aromatica

Crêpe Bretonne

Per la serie si continua con colazioni golose, stavolta ho provato la ricetta delle crêpes trovata su sito bretone suggeritomi da cara amica, alla quale, a sua volta, era stato indicatole da un suo caro amico ballerino bretone. Mi piace questo passaparola, in fondo la cucina è questo: condivisione.
Purtroppo non ho tutti ingredienti bretoni originali, ma ci accontentiamo lo stesso, o no? Mia figlia direi che ha apprezzato ugualmente. Ho aggiunto, rispetto alla ricetta, una nota aromatica agrumata con del zest di limone. Questa idea mi è venuta grazie a mia zia che me l'ha fatta assaggiare quest'estate e avevo trovato l'insieme molto piacevole: con questo impasto profumato la crêpe si può mangiare, naturalmente, farcita con creme e marmellate o miele, e la nota agrumata si accompagna bene anche con il salato... ma vi posso dire che è deliziosa anche da sola proprio grazie a questo suo gusto molto speciale.

Ingredienti
  • 250 g di farina di grano tenero (io ho usato la 0)
  • 50 g di burro salato di Bretagna (ma se come me non l'avete, si ripiega su altro burro salato, o burro semplice e si mette il sale nell'impasto)
  • 500 ml di latte
  • 100 ml di acqua
  • 4 uova
  • 2 cucchiai di zucchero semolato
  • un pizzico di sale di Guérande (sale grigio dell'atlantico)
  • zest di limone bio (non è nella ricetta originale, ma io ho aggiunto nell'impasto questa nota aromatica)

Metto in una scodella capiente la farina, lo zucchero e il sale, e zest di limone. Verso il latte e l'acqua, mescolo e poi unisco le uova sbattute con una forchetta. Infine aggiungo il burro fuso. Amalgamo bene il composto in modo che non abbia grumi. Lascio riposare la pastella almeno 30-45 minuti in frigorifero. Io ho fatto riposare anche 4 ore, preparato a pranzo per la sera, ma può anche stare tutta la notte o un giorno, basta avere l'accortezza di riscaldare l'impasto per far sciogliere il burro e dargli una bella mescolata.
Per cuocere uso una padella antiaderente, quando ben calda la ungo con un po' di burro e verso la pastella. La crêpe deve essere sottile, la faccio cuocere 2 minuti per lato circa. Proseguo con il resto dell'impasto.
Come suggeriscono i bretoni, il trucco di vero successo è mescolare prima gli ingredienti solidi e poi aggiungere quelli liquidi, e fondamentale il riposo dell'impasto. Altro trucco che suggeriscono è far sciogliere il burro prima di spennellarlo nella padella, così sarà più facile ungere la padella in modo uniforme, e poi passare un foglio di carta assorbente per l'eccesso. A dire il vero degli amici che sono stati in Bretagna a vari festival di danza, mi dicono che per i bretoni non c'è un eccesso di burro, anzi... ma questa è un'altra storia per condire le crêpes salate...

Crêpe Bretonne

 

11 aprile 2016

Una tranquilla oziosa Pasquetta...

Una tranquilla oziosa Pasquetta...


Una Pasquetta oziosa, ma non per questo meno golosa. 
Ho tantissimi albumi avanzati dalla preparazione delle pastiere, e sinceramente non ho molta voglia di farci dei dolci, così, visto che a Pasquetta si mangian uova, perché non farci delle crêpes che van bene sia da antipasto che da dessert? Per di più queste crêpes di albumi sono leggerissime, se sembran troppo pallide basterà aggiungere della curcuma all'impasto. Mia figlia ne va pazza, letteralmente pazza. In effetti son più leggere. 
Le crêpes di antipasto le ho farcite con salmone, caprino e ricotta (il ripieno dei ravioli) profumato con erba cipollina.
Si continua poi con dei ravioli di magro conditi con del sugo di pomdori freschi. Questi ravioli li ho mangiati la prima volta da una mia zia nel Cilento, ed eran deliziosi, delicati e profumati. Peccato non riuscire a trovare anche qui gli stessi formaggi per il ripieno, ancora fatti in modo artigianale. Qui mi sono accontentata e arrangiata con qualcosa di simile: del caprino fresco, freschissimo, cosicché non abbia il gusto caratteristico un po' forte e pungente che di solito hanno i formaggi di capra, e lo ammorbidisco con un po' di fior di ricotta vaccina (ideale sarebbe stata un po' di ricotta di bufala). La sfoglia per i ravioli è stata fatta usando solo gli albumi. È una pasta che va lavorata per renderla elastica, e poi va fatta risposare prima di stenderla e farcirla. Per far apprezzare il ripieno della pasta faccio un semplice sugo con dei pomodori datterini confit con origano e basilico e frullati. A discrezione se aggiungere alla fine sulla pasta condita il parmigiano, servito "a parte". Per divertirmi ho fatto anche tre ravioloni a forma di teiera e tazze da tè... Chissà per il mio blog? Un omaggio ad "Alice nel paese delle meraviglie" a cui si è appassionata mia figlia, e che anticipa la sua torta di compleanno alla quale sto già lavorando? Chi lo sa....
Per dolce, visto che si deve chiudere in crescendo, prendo la crêpes e la farcisco con una crema di ricotta, zucchero, e cioccolato fondente, e la ricopro di cioccolato fondente fuso...
Dopodiché tutti a oziare sul divano... 
Naturalmente la giornata non poteva finire se non con una cena leggera ma golosa. la mia bimba mi ha richiesto un risottino con ortiche (io ho sembre quelle secche in barattolo ermetico in dispensa), ma per renderlo speciale ho preso in prestito un'idea dello chef Simone Rugiati, per un suo risotto alla zucca, in cui aveva dato una nota croccante e gustosa facendo del crumble con la crosta del parmigiano (che è edibile e sapida). Io già uso la crosta del parmigiano a sciogliere nelle zuppe per dar sapore, ma questa idea mi è piaciuta molto e mi permette di utilizzare le croste anche nel periodoin cui non cucino zuppe calde. Inoltre aggiunge questa nota croccante, saporita e piacevole, inaspettata.

Crêpes di albumi dolci e salate

Ingredienti
  • 150 gr di albumi bio
  • 75 gr farina (io tipo 0)
  • 100 ml di latte
  • 1 pizzico di sale
  • Burro per ungere la padella
Ho preparato la pastella delle crêpes mescolando prima gli albumi con il latte e un pizzico di sale. Quando gli albumi son belli rotti e mescolati col latte, aggiungo la farina. Mescolo fino a creare una bella pastella liscia e senza grumi. Copro la scodella con della pellicola e metto a riposare in frigorifero.
Riprendo la pastella pochi minuti prima di dover cuocere le crêpes.
Metto una padella antiaderente sul fuoco, la imburro leggermente, e poi verso un sottile strato di pastella. Quando la pastella si rapprende e si stacca dal fondo è ora di girarla. 
Attenzione che queste crêpes restano pallide. Quando pronta la farcisco col ripieno fatto di salmone affumicato, caprino e ricotta mescolati, sale, pepe e erbette cipollina. Chiudo la crêpes farcita e servo subito. 
Nel caso in cui le preparassi prima e le servissi più tutte insieme, procedo alla cottura di tutte le crêpes e le tengo al caldo fino al momento di servire.

Ravioli

Ingredienti per 2 persone
  • 75 gr di albumi bio
  • 150 gr di farina 0 e semola rimacinata
  • 1 cucchiaio d'acqua tiepida (se serve)
  • 1 pizzico di sale
  • 180 gr caprino fresco
  • 50 gr fior di ricotta vaccina
  • 1 pizzico di sale 
  • Pepe
Ho impastato le farine con gli albumi, e se serve aggiungo un po' di acqua tiepida. impasto a lungo per rendere la pasta elastica, e poi la metto a riposare coperta da pellicola. Mi preparo il ripieno dei ravioli mescolando il formaggio caprino con la ricotta, sale e pepe. Lavoro bene il ripieno per renderlo bello morbido.
Lavo bene i pomodori, li metto in una teglia da forno, condisco con olio, sale (grosso), basilico e origano, e metto in cottura in forno ventilato a 200 C circa per una ventina di minuti. Poi metto i pomodori e il succo di cottura in un bicchiere del frullatore e frullo il tutto. Metto da parte per condire i ravioli.
Riprendo la pasta, la lavoro ancora un po' sul piano e poi procedo a stenderla in modo sottile, metto il ripieno con il cucchiaino, richiudo con altra sfoglia e ritaglio e chiudo bene i ravioli. Se non si consumano tutti subito, si possono anche congelare senza cuocerli prima, e poi al bisogno buttarli direttamente nel'acqua in ebollizione.
Faccio bollire i ravioli in acqua salata e condisco con la salsa al pomodoro appena fatta. Aggiusto di sale e pepe e impianto. A parte servo anche del formaggio grattugiato, per chi non ne può fare a meno. Personalmente io li preferisco senza aggiunta di formaggio grattugiato, in cui percepisco bene la particolarità del ripieno che viene anche esaltato dalla salsa al pomodoro confit.


Riso con ortiche e crumble di parmigiano

Il risotto con le ortiche lo faccio spesso, qui la variante è data da questo crumble di crosta di parmigiano, che le dà la nota croccante gustosa, e anche... inaspettata...

Ingredienti
  • 4 cucchiai di ortiche essiccate
  • 1 cipolla piccola tritata
  • 2 cucchiaini di zenzero
  • 350/400 gr di riso baldo (o comunque un riso a chicco tondo per risotti)
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Sale, pepe
  • Acqua calda q.b. (o brodo vegetale)
  • Parmigiano grattugiato
  • crosta di parmigiano
  • 2 cucchiai olio
  • Una noce di burro
Ho pulito e tritato finemente una cipolla, messa in un tegame con olio, burro, zenzero e le ortiche essiccate e un po' di acqua. Ho fatto appassire a fuoco basso. Quando la cipolla è trasparente sfumo col vino bianco, e appena evapora, aggiungo il riso e lo faccio tostare. Allungo poi il tutto con acqua calda, o del brodo vegetale (o di carne), in cui ho sbollentato anche la crosta di parmigiano, e aggiusto col sale grosso integrale. 
Prendo la crosta di parmigiano ammorbidita e la taglio a cubetti piccoli che metto poi a rosolare, prender colore e rendere croccanti in una padella antiaderente, e metto da parte.
Quando il riso è cotto aggiusto di sale e pepe, tolgo dal fuoco, metto il parmigiano e chiudo con coperchio per un paio di minuti. Dopodichè tolgo il coperchio e mescolo bene, in questo modo ottengo una bella mantecatura. Impiatto il risotto, metto il crumble di crosta di parmigiano eservo in tavola spolverizzando con una macinata di pepe nero.

16 giugno 2014

Galettes... crepes de sarrasin (crepes di grano saraceno)

Galettes... crepes de sarrasin (crepes di grano saraceno)



Giornata uggiosa e, per fortuna, fresca, voglia di andare... tanta... e allora evasione sia almeno con la mente e la cucina. Adoro le crêpes, e poi ho conosciuto anche le galettes bretonnes o galettes de sarrasin. La versione delle crêpes con grano saraceno è molto diffusa in Bretagna, è un piatto da consumare quasi settimanalmente in casa. Quando sono andata in Francia le ho sempre mangiate, e se mi capiterà di tornare, ovviamente riconsumerò. Qui a casa, con un mio carissimo amico francese abbiamo scoperto una crêperie che propone crêpes e galettes à la mode français.
Oggi, aiutata anche dalla temperatura, e dal latte da consumare parto con l'idea di fare le crêpes... e strada facendo le trasformo in galettes.
Le galettes sono sottili sfoglie di grano saraceno, leggere e al tempo stesso nutrienti. Il grano saraceno è adatto anche per chi è intollerante al glutine. 
Di seguito riporto semplicemente la ricetta della pastella per le galettes, che ho farcito con una crema di patate, cipolle fritte, e fondutina di formaggio, e un'altra con crema di patate,  salmone e erba cipollina. Le ho fatte usando la farina di grano saraceno pura, senza mischiarla con altro, e ho usato come liquidi solo il latte (alcune ricette prevedono che si usi solo acqua o metà acqua e metà latte). Il risultato è stato molto goloso, un gusto più intenso e rustico.
Sono un piatto veloce da fare tanto che spesso si trasforma spesso in un salvacena/pranzo dell’ultimo minuto, come quando si torna a casa stanchi e con tanto bisogno di consolazione, così un cibo calorico e corroborante, unito alle temperature più basse diventa risolutivo e amato all’istante. Ma io non mi limiterei alle temperature più fresche, basta cambiare i ripieni e si presteranno benissimo anche con il caldo. Infatti le mangio anche a colazione: quelle che mi sono avanzate, e che conservo in frigorifero in contenitore ermetico, al mattino ne prendo una, la scaldo e la farcisco con miele, marmellata, etc... per iniziare bene la giornata... in fondo non è sempre stato detto da medici, dietologi e nutrizionisti che la colazione è il pasto più importante di tutta la giornata?

Ingredienti
  • 250 ml di latte
  • 1 uovo
  • 100 gr di farina di grano saraceno
  • 1 pizzico di sale
  • burro per padella
Ho amalgamato, montato, con una frusta (o sbattitore elettrico) il latte, l'uovo, la farina, un pizzico di sale. Ho fatto riposare la pastella almeno mezz'ora (ma meglio sarebbe 2 ore in frigorifero). Nel frattempo mi preparo i ripieni che possono essere salati e dolci.
Metto a scaldare una padella antiaderente con una nocciolina di burro, mescolo la pastella, e con un mestolo la verso nella padella calda e faccio cuocere su entrambi i lati. Attenzione nel girare la crêpes in quanto è molto delicata e tende a rompersi, data la mancanza di glutine. Farcisco a piacere, chiudo a pochette o a quadrato (ripiego i bordi verso interno lasciando vedere ripieno centrale).
Se non consumo subito metto in un piatto e tengo al caldo. Posso anche congelarle o conservarle in frigorifero e scaldare quando servono.

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