4 luglio 2015

Granita cacao e cannella

Granita cacao e cannella

Lontana dalla mia macchina da cucire, e dai lavori sartoriali, provo a rimettere ordine tra le molteplici bozze che aspettano di essere pubblicate.
Ora con il caldo estivo opprimente, almeno per me, trovo che questa sia la ricetta giusta con cui riprendere la mia attività di scrittura culinaria.
La granita trovo che sia un toccasana, che gratifica con pochi sensi di colpa, tira su, e rinfresca immediatamente.
Nelle esplorazioni delle gelaterie artigianali mi sono imbattuta in una granita dal gusto diverso del solito: cacao e cannella. Una goduria!!! Mi è piaciuta talmente tanto che ho portato altre persone a conoscere questo piccola gelateria artigianale delle meraviglie. Il difetto di questo gusto così paericolare? è che poi non se ne può fare a meno.
Così ho voluto provare a rifarla a casa. Ci vuole solo un po’ di pazienza, soprattutto se non si è provvisti di gelatiera (proprio come me), ma per il resto è di facilissima esecuzione. Facendosela da soli si possono personalizzare ovviamente le dosi delle spezie, del cacao e del cioccolato secondo i propri gusti. Ad esempio, in rete, si trovano ricette che non usano il cioccolato fondente, o cambiano le dosi di cacao, etc. Comunque sia, qualsiasi ricetta e personalizzazione si farò, il risultato sarà piacevolmente sorprendente, goloso e gratificante. Fosse uno spot pubblicitario sarebbe proprio un attimo tutto per noi stessi con delle espressioni beate.

Ingredienti
  • 150 gr zucchero
  • 400 ml di acqua
  • 40 gr di cacao amaro
  • 20 gr cioccolato fondente (facoltativo)
  • 2 cucchiaini di cannella
Ho messo acqua e zucchero in un pentolino d'acciaio e ho fatto sciogliere lo zucchero. 
Quando la soluzione è pronta, ossia con lo zucchero completamente sciolto e l’acqua trasparente, ho tolto il pentolino dal fuoco e ho aggiunto il cacao e la cannella (meglio setacciati per evitare grumi). Il cacao lo aggiungo fuori dal fuoco per evitare di bruciarlo. Ho mescolato bene con una frusta per sciogliere le polveri e gli eventuali grumi. Ho unito il cioccolato fondente tritato o sciolto e ho rimesso il pentolino sul fuoco dolce. Ho continuato a mescolare, facendo cuocere per 5/10 minuti dall'ebollizione.
Verso il tutto in contenitori, meglio di acciaio, e metto a bagnomaria freddo, per accelerare il processo di raffreddamento, e poi trasferisco in freezer per almeno 5 ore. Mescolo ogni ora, circa, la granita per rompere i cristalli di acqua che si formano. Ovviamente con la gelatiera questo processo è molto più semplice. 

14 maggio 2015

Torta Santa Rosa, ovvero l'antica sfogliatella nella frolla...

Torta Santa Rosa, ovvero l'antica sfogliatella nella frolla...

torta Santa RosaMentre mi accingo a completare le mie poltrone completamente naturali e terapeutiche nella quali sprofondare, come Lucy Van Pelt (ovviamente una era promessa alla mia bimba, e l'altra è la mia, le foto sono in basso), ritorno nel mio laboratorio cucina pasticceria. Un amico, appassionato di dolci del Sud, mi ha richiesto una Pastiera, ma il preavviso era poco, e per non deluderlo ho ripiegato su un'altra specialità partenopea. Forse meno conosciuta, ma deliziosa e molto antica, e ultimamente la stanno riscoprendo in molti: la sfogliatella nella frolla! Questo dolce è nato nel monastero di Santa Rosa a Conca dei Marini, veniva preparato dalle suore ancor prima della famosa sfogliatella (quella chiamata riccia nella pasta sfoglia). La sua forma ricorda un po' il cappello delle suore. Questo certamente da fare in casa è più semplice rispetto alla sfogliatella più conosciuta. Ultimamente vedo che molti pasticceri stanno proponendo anche questa antica versione.


Io ho usato la ricetta del pasticcere Salvatore De Riso, mi sono concessa solo di modificare la frolla napoletana, che vuole lo strutto, sostituendolo col burro. Naturalmente un burro di ottima qualità.
Per gli amanti dei dolci, e dei sapori del Sud, è sicuramente da provare. Io sin da piccola ho apprezzato le sfogliatelle. Se poi avanza della farcia, si possono sempre fare dei simil budini da cuocere sempre in forno.
Le dosi indicate sono per circa 12 persone, poi tutto dipende dalla grandezza degli stampi monoporzione che si usano.
Questo dolce è preferibile assaporarlo da tiepido, proprio come le sfogliatelle.

Ingredienti  

Per la pasta frolla

  • 500 g di farina debole
  • 3 uova intere (circa 150g)
  • 10 g di sale fino
  • 1/3 di baccello di vaniglia
  • 200 g di zucchero
  • 200 g di burro
  • 1/4 di scorza di limone d'Amalfi
Per il ripieno
  • 350 g d'acqua
  • 85 g di semola di grano duro
  • 3 g di sale
  • 250 g di ricotta
  • 140 g di zucchero
  • 0,5 g di cannella in polvere
  • 1/3 di baccello di vaniglia
  • 140 g di scorze arancia candite
  • 1 uovo intero (circa 55g)
Inizio col preparare la pasta frolla: emulsiono in un robot da cucina le uova, il sale, i semini del baccello di vaniglia, lo zucchero, il burro e la scorza di limone grattugiata. Amalgamo bene tutti gli ingredienti e aggiungo la farina precedentemente setacciata.
Lascio assorbire tutta la farina, impasto velocemente e formo un panetto che avvolgo nella pellicola e lascio raffreddare in frigorifero.
Preparo il ripieno: in una pentola faccio bollire l'acqua con il sale e verso a pioggia la semola mescolando con una frusta. Faccio cuocere per qualche minuto, e quando l'impasto inizia a staccarsi dalle pareti della pentola lo verso in un contenitore e lo lascio raffreddare.
Aggiungo poi la ricotta, lo zucchero, la frutta candita tagliata a cubetti piccoli, i semini di vaniglia, la cannella, zest di un'arancia grattugiata e infine l'uovo intero. Amalgamo tutti gli ingredienti.
Ora stendo la pasta frolla dello spessore di circa 4 mm, e con questa fodero degli stampini monoporzione. Farcisco bene gli stampi fino al bordo e chiudo con un disco di pasta frolla, facendo aderire bene i bordi.
Cuocio in forno preriscaldato statico a 190° per circa 25 minuti, e possibilmente lo servo ancora tiepido.




11 maggio 2015

Una cena Tex-Mex per una serata speciale tra vecchi amici

Una cena Tex-Mex per una serata speciale tra vecchi amici

Qualcosa di speciale per una cena tra amici ritrovati dopo tanto tempo, e questo è stato il pretesto per provare qualcosa di etnico.
Ho scelto piatti della cucina tex-mex: tortillas di mais,  nachos, guacamole, pico de gallo, camarones adobados e pollo stile chilaquiles, il tutto naturalmente accompagnato da birre fredde aromatizzate alla tequila. Solo per il dolce sono rientrata nei profumi italici, e più precisamente da un'agrumata Caprese al limone.
Mi sono decisamente divertita, a dire il vero quando cucino mi succede sempre, poi ancora di più quando lo faccio per gli altri e quando posso fare la piccola alchimista e miscelare e giocare con le spezie. Questi piatti poi sono decisamente veloci da preparare e cucinare, l'unica parte più lunga nei tempi è lasciar marinare gli ingredienti. C'è da dire che poi questi piatti lasciati marinare nel frigorifero, nonostante siano chiusi nelle loro scodelle, emanano dei profumi gradevolissimi e invitanti. Questi aromi poi si diffondono nel resto della casa e aleggiano durante le cotture, un vero invito alla convivialità.
Anche fare le tortillas, senza la pressa o tortilladora, è stato semplice, e da queste ai nachos il passo è breve.
L'unica cosa forse più difficile è reperire gli ingredienti tipici tex-mex, ma in mancanza ci si può adattare con i nostri: esempio il loro peperoncino verde piccante, il jalapenos, può essere sostituito con un nostro peperoncino piccante, anche rosso, mentre per lo chorizo, si possono usare dei salamini calabresi piccanti o salsiccette piccanti. Insomma una soluzione c'è per tutto, basta solo volersi mettere alla prova per fare qualcosa di diverso, sicuramente il risultato artigianale differirà anche rispetto alla cucina proposta dai vari locali etnici.

Tortillas

Sono il tipico accompagnamento ai piatti tex-mex, solitamente fatte con farina di mais, o farina di mais bianca, ma qualche volta la si trova anche di frumento o frumento e mais.
La preparazione è semplice: farina, acqua, sale... e mia libertà ho aggiunto un filo di olio d'oliva extravergine.
Se si usa solo farina di mais, sono un accompagnamento ideale anche per le persone intolleranti al glutine, e necessitano solo di qualche accortezza nello stenderle appunto per la mancanza dell'elasticità data dal glutine.
Di solito viene usata una pressa, chiamata tortilladora, che facilita l'operazione di stendere la pallina pasta e renderla sottile e dalla tipica forma rotonda. Io mi sono aiutata con della carta da forno e il mattarello e sono venute lo stesso sottili, magari non perfettamente rotonde, ma è il bello delle cose artigianali, no?
Cottura velocissima, come se fosse una piadina, in padella, e poi le ho messo in un canovaccio per tenerle al caldo fino al momento di servire.

Ingredienti
  • 500 gr di farina di mais (io ho usato una farina di mais bianca per polenta istantanea)
  • sale
  • olio extravergine d'oliva
  • acqua q.b.
Ho impastato la farina di mais con un pizzico di sale, un po' d'olio, e acqua tiepida quanto basta per rendere l'impasto una palla omogenea e ben amalgamata. Di acqua la farina di mais ne vuole parecchia. Mi preparo delle palline di pasta e le lascio riposare.
Intanto mi preparo la padella e la faccio ben scaldare.
Prendo un piatto e lo ricopro con uno strofinaccio in cotone pulito, sul quale poi adagerò le tortillas cotte, e le ricoprirò affinchè stiano al caldo.
Prendo un foglio di carta forno (o due dipende dalla grandezza), vi adagio una pallina di impasto, copro con altro fogliio di carta forno, e con una mattarello tiro la pasta fino a creare una cerchio sottile.
Metto a cuocere la tortillas nella padella, esattamente come se fosse una piadina, aspetto che prenda colore e poi la giro e faccio prendere colore anche dall'altro lato. Quando pronta la adagio sul telo e procedo con il resto dell'impasto.
Servo poi le tortillas su un piatto, calde, come accompagnamento alle pietanze.

Nachos

I nachos altro non sono che triangoli di tortillas fritti, e possono essere aromatizzati a piacere. Di solito vengono usati come antipasti accompagnati da guacamole e pico de gallo. Spesso si trovano anche all'interno di alcune preparazioni. Oppure, quelli speziati, vengono consumati da soli.

Ingredienti
  • tortillas
  • olio per friggere (io ho usato olio d'oliva)
Quando le tortillas sono cotte, ne prendo alcune, le taglio un triangoli e le metto a friggere. Faccio asciugare su carta fritti, e poi servo con guacamole e pico de gallo.

Guacamole

Questa è la salsa messicana più famosa e diffusa. Di base è fatta con avocado (ricco di grassi buoni) e lime, in seguito ha subito molte interpretazioni che includono i pomodori, coriandolo, aglio e cipolla. Questa salsa viene usata per accompagnare molte ricette della cucina messicana.
Le dosi sarebbero per quattro persone, ma ne viene tantissima, e si mantiene per pochi giorni in frigorifero.

Ingredienti
  • 4 avocado maturi
  • 3-4 pomdori medi maturi
  • 3 cipollotti freschi 
  • 2 lime
  • coriandolo
  • peperoncino piccante verde (io l'ho trovato solo rosso)
  • sale
  • pepe
Taglio i pomodori in quarti eliminando i semi. Divido a metà gli avocado, tolgo il nocciolo e con un cucchiaio ne estraggo la polpa a pezzi. Pulisco e taglio i cipollotti. Unisco tutti gli ingredienti in un frullatore, aggiungo il coriandolo e il peperoncino. Massaggio il lime lo spremo e lo verso sugli altri ingredienti nel frullatore. Frullo il tutto in modo grossolano.
Verso poi in una ciotola, aggiusto di sale e pepe, e se necessario ancora con peperoncino e lime.

Pico de gallo

Questo è una fresca insalata a base di pomodoro, coriandolo fresco e cipolla. E' una salsa molto diffusa e può essere consumata da sola come antipasto con i nachos, o come accompagnamento ad altri piatti.

Ingredienti
  • 4 pomodori maturi
  • 1 cipolla dorata
  • 2 lime
  • coriandolo fresco
  • peperoncino messicano (io ho usato un peperoncino nostrano rosso)
  • sale
Ho tagliato a cubetti il pomodoro, sminuzzato la cipolla, messo tutto in una ciotola e vi ho versato sopra il succo dei lime, aggiunto il coriandolo e il peperoncino tritato fine, questo ultimo fino a raggiungere il grado di piccantezza desiderato.
Aggiusto di sale e mescolo il tutto.

Camarones adobados

Sono dei gameberi (o code di gamberi) marinate e poi appena scottate, molto profumate e appetitose. In questo modo ho dato la scelta tra un secondo di carne e uno di pesce.

Ingredienti
  • 1/2 porzionedi chiplote peperoncino (io peperoncino rosso)
  • 24 gamberi, o code di gamberi, puliti
  • 3 cucchiai d'olio d'oliva evo
  • 1 lime
  • prezzemolo tritato
  • 1/2 cipolla tritata
  • 1 spicchio d'aglio (io non l'ho messo)
Ho pulito le code di gambero sia dal guscio che il filamento nero (gli intestini), li ho marinati con 2 cicchiai d'olio, peperoncino e lime. Ho lasciato i gamberi a marinare in frigorifero almeno 2 ore.
Friggo un cucchiaio d'olio con il trito di cipolla, aggiungo i gamberi, salto per pochi minuti. Servo caldo, spolverando con del prezzemolo.

Chilaquiles di pollo

Questo è stato uno dei primi piatti di questa cucina che ho assaggiato, e ho sempre cercato di rifarlo a casa, senza avere alcuna ricetta scritta. Alla fine è venuta fuori questa versione, che assomiglia abbastanza a quello che poi ho trovato scritto in rete.

Ingredienti
  • 800 gr di pollo
  • 1 cipolla
  • 4 pomodori medi
  • 2 peperoni piccoli/medi rossi e verdi
  • 2 peperoncini rossi
  • 1 cucchiaino di paprika piccante
  • cumino
  • coriandolo
  • un pizzico di zenzero
  • birra alla tequila
  • formaggio (io uso stracchino, ma può essere panna acida, o emmenthal...)
  • olio d'oliva evo
  • sale
  • pepe
La sera prima preparo il pollo e lo metto a marinare: taglio a dadini il pollo, l'ho metto in una ciotola con peperoncino, paprika, cumino, coriandolo, zenzero, e il tutto ricoperto con la birra. Massaggio il pollo con questa marinata, e poi lascio riposare in frigorifero tutta la notte e il giorno dopo.
Per cucinare il pollo metto in una padella l'olio, la cipolla tagliata sottile, il pomodoro e i peperoni,quando questi si sono un po' ammorbiditi, aggiungo il pollo con tutta la marinata.
Lascio asciugare la marinata. Quando il pollo è cotto, all'ultimo verso lo stracchino o la panna acida. Amalgamo bene il tutto. Aggiusto di sale e pepe e porto in tavola.
Se invece uso altro tipo di formaggio tipo emmenthal o provola, lo grattugio sopra e passo sotto il grill per farlo sciogliere.

15 aprile 2015

Torta allo yogurt con pan di Spagna integrale e fragole

Torta allo yogurt con pan di Spagna integrale e fragole


Una torta speciale per il quinto compleanno della mia adorata figlia. La sua passione sono le fragole e la sua richiesta per la torta è con fragole, ovviamente...
In questo periodo (o forse da sempre) le sto spiegando che le cose fatte con le proprie mani sono le più preziose, perchè vanno "da cuore a cuore", perché anche se magari non sono perfette sono speciali perché richiedono tempo, attenzioni e cura e pensieri nel farli. Così in attesa di confezionarle il regalo speciale, eccomi a cercare una ricetta speciale da fare e condividere con la mia specialissima bimba.
Mi sono sfogliata i miei libri, e tra tutte, questa volte mi lascio ispirare dalla "torta Annarella" del maestro pasticcere Salvatore De Riso, pubblicata sul libro Dolci in famiglia.
La torta è composta da un pan di Spagna integrale con mousse allo yogurt e lamponi e granella di nocciole.
Decido di prendere spunto dal maestro pasticcere (spero che non me ne voglia) e di personalizzare la ricetta rispettando le richieste e i gusti della mia bimba.
La torta è speciale: fresca, leggera, e il pan di Spagna dal gusto rustico si amalgama benissimo nell'insieme. Anche l'infuso usato per la bagna è delicato e profumato. Un successo. Inutile raccontarvi l'espressione della mia bimba, il suo volto assorto e concentrato mentre la mangiava, talmente estasiata da non farsi distrarre da nulla di quello che le accadeva intorno. Alla fine credo che lei abbia fatto il regalo a me proprio per il suo apprezzamento: questa è la vera soddisfazione.
Per brindare acqua frizzante, ci son bambini, queste bollicine direi che vanno più che bene.

Ingredienti
- per il pan di Spagna integrale
  • 110 gr di uova intere (2 uova)
  • 70 gr di zucchero di canna
  • 70 gr di farina integrale
 - per la mousse allo yogurt
  • 250 gr di yogurt fresco intero
  • 300 gr di panna semimontata non zuccherata
  • 40 gr di tuorli d'uovo (2 tuorli)
  • 100 gr di zucchero
  • 30 gr di acqua
  • 1 cucchiaio di agar agar
- per la glassa alle fragole
  • 100 gr di fragole fresche
  • 70 gr di zucchero
  • 10 gocce di succo di limone d'Amalfi
- per l'infuso alla vaniglia e limone
  • 60 gr di miele millefiori
  • 150 gr di acqua
  • scorza di 1/2 limone d'Amalfi
  • 1 baccello di vaniglia
- per comporre
  • 100 gr di fragole fresche
Inizio il giorno prima preparando il pan di Spagna: con uno sbattitore monto le uova con lo zucchero per 10-12 minuti circa. Con una spatola unisco la farina integrale setacciata, e incorporo delicatamente mescolando dal basso verso l'alto. Verso l'impasto in una tortiera imburrata e infarinata da 24 cm di diametro e 4 cm di altezza, e faccio cuocere in forno preriscaldato statico a 180-200° C per 18-20 minuti.
Preparo la mousse allo yogurt: faccio bollire in un piccolo tegame l'acqua con lo zucchero e l'agar agar fino ad arrivare a una temperatura di 120° C. Verso lo sciroppo bllente sopra i tuorli d'uovo e monto velocemente con l'aiuto di uno sbattitore per circa 8 minuti. Poi semimonto la panna e la unisco allo yogurt, e infine aggiungo le uova montate. Mescolo bene il tutto.
Preparo la glassa alle fragole: frullo le fragole con lo zucchero, verso il frullato in un pentolino con le gocce di limone e lascio bollire per un minuto. Faccio poi raffreddare a temperatura ambiente.
Faccio l'infuso alla vaniglia e limone: faccio bollire in un pentolino tutti gli ingredienti per un minuto, e lascio raffreddare l'infuso a temperatura ambiente. Filtro l'infuso e lo uso come bagna per il pan di Spagna.
Compongo la torta.
Taglio a metà il pan di Spagna, adagio una metà su un piatto, attorno sistemo un anello di grandezza superiore al diametro del pan di spagna (diciamo da 26/28). Bagno la base del pan di Spagna con l'infuso e stendo uno strato di circa 1,5 cm di mousse allo yogurt. Cospargo con delle fragole a pezzetti sopra la mousse e ricopro con l'altro disco di pan di Spagna. Bagno anche questo disco con l'infuso e riempio il cerchio fino al bordo con la mousse allo yogurt. Faccio congelare in freezer il dolce per 3 ore.
Poi, ho spostato la torta nel frigorifero. Un'ora prima di servirla ho versato la glassa di fragole levando prima il cerchio attorno. Prima di portare a tavola decoro con fragole.

10 aprile 2015

Risotto con rucola e profumo di ortica

Risotto con rucola e profumo di ortica

Ogni tanto riesco a ritagliarmi del tempo per scrivere. Cucino, sperimento, appunto su fogli volanti e poi... mi riprometto di venire a pubblicare... e i fogli volanti si accumulano. A volte li perdo anche.
In questi giorni ho sperimentato questo risolino, leggero e molto aromatico, e ricco di sali minerali. Facendo al spesa mi sono imbattuta nell'ortiche essiccate, e non ho resistito le ho prese, le ortiche fanno molto bene. Essendo in questo formato secco posso dosare io le quantità da usare nelle pietanze, in questo modo posso abituare anche i bimbi al loro gusto un po' forte.
Sono giorni che mia figlia chiede solo riso, e allora sperimentiamo. Ho in frigo anche della rucola, e uso anche lei. Decisamente viene fuori un riso colorato, ricco di sapore e primaverile. Incredibile è stato apprezzato anche da mia figlia.
Esecuzione semplice, e tempi di cottura diciamo abbastanza veloce, ideale se si hanno ospiti intolleranti al glutine. Per dare più sapore si può usare anche del brodo vegetale, io ho usato della semplice acqua. Molto aroma lo darà anche il vino bianco che si userà, e per quello dipende dal vino ognuno è diverso.

Ingredienti

  • 350-400 gr di riso carnaroli
  • 1 cipolla
  • 2 cucchiaini di ortiche secche
  • 2 mazzi di rucola
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • acqua calda, o brodo vegetale
  • sale
  • pepe
  • parmigiano grattugiato
  • 20 gr di burro
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva (meglio extravergine)
Ho pulito e affettato sottilmente la cipolla. Ho messo in una pentola l'olio, il burro, la cipolla affettata e l'ortica e faccio cuocere dolcemente. Quando inizia a soffriggere, e la cipolla sarà tenera, aggiungo il riso. Faccio tostare alzando un po' la fiamma, e sfumo con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato aggiungo l'acqua calda (o il brodo) poca alla volta e faccio cuocere. 
Nel frattempo pulisco e taglio la rucola. Quando il riso sarà giunto quasi a cottura mi sicuro che ci sia ancora del liquido, e quando è pronto aggiungo la rucola, quasi all'ultimo, in questo modo la rucola non diventerà troppo amara e dal gusto forte, e spengo il fuoco sotto la pentola.
Aggiusto di sale e pepe, e manteco con del parmigiano grattugiato. Impatto e servo.

18 marzo 2015

La Tarte Tatin ricetta di Johanne Harris

La Tarte Tatin ricetta di Johanne Harris

Serata dedicata ai miei lavori: prima cucito, sto preparando molto artigianalmente, un cat's trapeze. Questi lavori di cucito sono più che altro delle sfide del genere "vediamo se ci riesco", oltre al fatto che essendo in ristrettezza pecuniarie l'arte di arrangiarsi la fa da padrone. E perché no, anche in un modo in cui ingegno, fantasia, manualità etc, la fanno da padrone. Aggiungiamo che mi diverto e che ha anche del terapeutico. Imparare è sempre bello. Poi una cosa realizzata con le proprie mani, per quanto "arrangiata" è sempre più bella ai nostri occhi, oltre alla soddisfazione che procura. Certamente aleggerà la domanda che cos'è un cat's trapeze... bhè i gattofili sicuramente si saranno imbattuti in questa cuccia-gioco da appendere, simile a un dondolo, ma per gatti. Appena finito ovviamente pubblicherò la foto, sperando che uno dei miei gatti si degni di provarlo per l'occasione. Non so perché ma in fatto di foto i gatti non collaborano mai.
Tra i vari lavori di cucito che mi hanno tenuto lontana dalla tastiera c'è stato anche la realizzazione di questo gioco cuscino per mia figlia. Ho visto la foto su internet, l'ho trovata simpatica, e ho deciso di realizzarne uno per la mia bimba. Devo dire che è stato molto apprezzato e lo mostra con orgoglio. Io mi sono divertita a disegnare il modello dall'immagine e a realizzarlo. Ovviamente aver visto la reazione della mia bimba non ha prezzo. La bimba ha seguito, così come segue tutti i lavori che faccio, di qualsiasi tipo, e io trovo che sia un buon insegnamento. I bimbi piccoli apprendono così e sono ricordi che si portano dietro, oltre insegnamenti. In fondo non è necessario avere chissà cosa per giocare.
Ed ecco la foto di questo cuscino gioco, a tema gatto, anche la mia bimba ha una passione felina.

Secondo lavoro della serata: finalmente scrivo di un dolce buonissimo, almeno per me.
Ultimamente non sto mantenendo i ritmi di scrittura che mi ero ripromessa, ma a volte non è facile concentrarsi e scrivere, ma soprattutto ritagliarsi i tempi per farlo. Scrivere è sempre comunque un qualcosa di intimo per il quale si deve essere predisposti. Ci si mette un po' a nudo, con se stessi e con gli altri. Traspare sempre qualcosa di noi nei nostri scritti.
Ma veniamo alla ricetta: il dolce che ho voluto realizzare è stato fatto per festeggiare il compleanno della mia cara amica, ritrovata, Marina, la quale è golosa di dolci alla frutta. Ed ecco così l'occasione giusta per fare la Tarte Tatin!
Ci sono moltissime varianti per questa torta, e questa volta ho voluto seguire la ricetta della scrittrice Johanne Harris, tratta dal suo Il libro di cucina, in cui lei stessa scrive in merito a questa torta:
"I dolci caldi sono una rarità in Francia, e questa celebre torta è uno dei migliori. Mi piace soprattutto quando è leggermente bruciata e il caramello emana un aroma un po' affumicato e la pasta assume una consistenza collosa e croccante allo stesso tempo. E' più che buona con il gelato alla vaniglia."
Inoltre suggerisce che "questa torta dall'aspetto dorato, è migliore se viene servita calda, di modo che gli aromi abbiano la possibilità di svilupparsi davvero. E' una merivigliosa ricetta autunnale in cui si utilizzano le mele, soprattutto quelle a pasta acidulata, per esempio le Renette."
La realizzazione di per sè è abbastanza semplice, bisogna solo fare attenzione in alcuni passaggi, e soprattutto attenzione a non bruciare e non bruciarsi.
Si racconta che questo dolce sia nato grazie all'errore nella realizzazione di una torta di mele delle sorelle Tatin. Credo che questo famigerato errore abbia prodotto un delizioso risultato.

Ingredienti

per la pasta:
  • 150 gr di farina, più qualche cucchiaio per spolverizzare
  • 100 gr di burro, tagliato a fiocchetti
  • 25 gr di zucchero
  • 2 tuorli d'uovo
per le mele:
  • 100 gr di zucchero
  • 40 gr di burro
  • 5 mele, sbucciate, private del torsolo e tagliate in quarti
Per fare la pasta ho lavorato la farina e il burro, con la punta delle dita, fino ad ottenere delle grosse briciole. Ho aggiunto lo zucchero, e poi i tuorli d'uovo, lavorando l'impasto fino ad ottenere una palla, e la lavoro fino ad ottenere un impasto omogeneo. Avvolgo l'impasto in pellicola alimentare e la faccio riposare in frigorifero per mezz'ora.
Mentre la pasta riposa, metto una teglia/padella/pirofila (che possa essere usate sia in forno che sul fuoco) da 20/25 cm su fuoco medio, in cui faccio sciogliere il burro e lo zucchero fino ad ottenere uno sciroppo.
Sistemo i quarti di mela nella padella sullo sciroppo, e faccio cuocere per 15 minuti. In questo modo le mele assumono un colore dorato e permetto allo zucchero di caramellarsi.
A questo punto stendo la pasta su una superficie leggermente infarinata, e formo una fodera, la stendo della dimensione poco più grande della padella.
Tolgo la padella dal fuoco, e rapidamente stendo sulle mele la pasta, facendo rientrare, rimboccando i bordi, così da sigillare bene la padella.
Sistemo ora la padella in forno preriscaldato statico a 200°C per 20 minuti, poi riduco il calore a 160°C e proseguo per altri 20 minuti.
Tolgo dal forno e delicatamente con un coltello stacco il bordo della torta. Metto un piatto resistente al calore al contrario sopra la padella e giro rapidamente la padella e il piatto, in modo che la torta scivoli sul piatto. Sollevo la padella ed ecco la torta con le mele dorate nella loro salsa sciropposa.
Servo caldo con una palla di gelato alla vaniglia o crema, o della panna fresca, o entrambe.

4 marzo 2015

Panini semidolci con pasta madre

Panini semidolci con pasta madre


I panini semidolci sono buonissimi e si prestano ad accompagnare sia il dolce che il salato.
Mi scuserete se ora diventerò un po’ monotematica usando pasta madre e vicoli, ma siate clementi, ce l’ho in casa e devo usarla e sperimentare. Naturalmente questi panini si possono fare anche con il lievito di birra, lieviteranno più velocemente, e alveolata interna sarà più ampia rispetto all’uso della pasta madre. Anche il sapore cambia. Ben lo sa chi fa uso di lieviti diversi.
L’esperimento devo dire che è riuscito, bisogna solo avere la pazienza della lievitazione… ma poi che soddisfazione. Se poi ci sono i nostri bimbi che assistono e aiutano e anche più divertente. Recentemente la mia adorata piccola bimba ha iniziato a far vedere con orgoglio dove conservo la pasta madre, le leccornie che sono in forno, o la pasta che sta lievitando, etc… Bhè, per noi mamme, è gratificante. La cosa bella è che anche lei ora ha la sua attrezzatura e, se non impasta, osserva attenta quello che faccio, e io le spiego e le faccio sentire gli odori che vengono sprigionati. Spero che siano per lei dei bei ricordi…. come quelli che gelosamente conservo io nella mia memoria. Questo è già sufficiente per la fatica, se così vogliamo chiamarla, di cercare e provare ricette, impastare e preparare etc...

Ingredienti

  • 125 gr di farina (io ho usato il tipo 0)
  • 40 gr di pasta madre 
  • 20 gr di burro
  • 20 gr di olio extravergine d'oliva
  • 60 ml di latte
  • 2 tuorli di uova bio
  • 5 gr di miele millefiori
  • 2,5 gr di sale
Ho impastato in una ciotola la farina con la pasta madre, il latte e il miele. Ho unito poi il burro sciolto tiepido, i tuorli, l'olio e infine il sale. Amalgamo bene tutti gli ingredienti, poi trasferisco l'impasto sul piano di lavoro e lo impasto per almeno 5 minuti. Posso anche usare l'impastatrice. Formo una palla, l'adagio in una ciotola, copro con pellicola alimentare, e metto al riparo da correnti d'aria e al caldo. Lascio lievitare.
Quando l'impasto sarà lievitato formo dei piccoli panini tutti dello stesso peso, io li faccio piccoli 10-20 gr max. Li adagio su una placca ricoperta con carta forno,  copro con un canovaccio o con pellicola oliata, e lascio nuovamente lievitare.
Spennello la superficie, poco prima della cottura, con  l'uovo sbattuto. Cottura in forno preriscaldato statico a 200° C per 12 minuti circa. Sforno e lascio raffreddare prima di servire. Ottimi anche tiepidi.

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