24 febbraio 2014

Guinness Cake, o irish fruit cake

Guinness Cake, o irish fruit cake


Studio le ricette irlandesi per il mio menù di San Patrizio e trovo diversi dolci. Due dolci hanno in comune come ingrediente le Guinness, quella al cioccolato  e questa torta. Questa ricorda molto le fruit cake si preparano sotto le festività natalizie, e in parte ricordano anche alcuni dei nostri dolci dello stesso periodo natalizio.  Il gusto non è troppo dolce, molto profumata. Per apprezzare questo dolce bisogna gradire il gusto della birra, e amare frutta secca e canditi, che son presenti in gran quantità. Nonostante la mole degli ingredienti e il tempo lungo di cottura, è una ricetta facile da fare. Mia mancanza, rispetto alla ricetta, l'assenza delle ciliegie candite che non avevo, e aggiunta di noci tritate. Inoltre non l'ho bagnata con la birra rimasta, lì ricorda proprio una fruit cake o pudding cake dei periodi natalizi in cui si aspettano i tre giorni prima di mangiarla. Credo che lì vada un po' a gusto. Inoltre non le ho dato il tempo di riposare, a casa si è mangiata subito. Nella ricetta non viene usato alcun agente lievitante, in quanto dovrebbe bastare la sola birra a tal scopo. In realtà, se si gradisce un po' più morbida, un pizzico di lievito può aiutare.

Ingredienti
  • 220 gr di burro
  • 200 gr di zucchero di canna
  • 150 ml di Guinness
  • buccia grattata di 1 arancia biologica non trattata (io non l'ho messa)
  • 150 gr di uvetta sultanina
  • 150 gr di canditi (scorzette limone, arancia e cedro, homemade)
  • 40 grammi di ciliegie candite (non le ho messe)
  • 150 gr noci tritate
  • 400 gr di farina
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1/2 cucchiaino di zenzero
  • 1/2 cucchiaino di noce moscata
  • 4 uova
Presriscaldo il forno statico a 180°, e ungo un stampo da 24 cm.
Mescolo bene il burro ammorbidito con lo zucchero, quindi aggiungo le uova e sbatto con una frusta, o con sbattitore elettrico alla minima velocità.
Unisco la farina, i canditi, l'uvetta sultanina, le spezie, e amalgamo bene con un cucchiaio. Verso nel composto 120 ml di Guinness e mescolo piano per impastare bene il tutto. Rovescio l'impasto nella tortiera imburrata e faccio cuocere per circa un'ora. Verifico la cottura con lo stuzzicadenti, se non esce asciutto, lascio cuocere per altri 15-30 minuti, e ricontrollo.

Quando pronta tolgo dal forno e lascio raffreddare.
Volendo, con una siringa, si può bagnare leggermente l’interno della torta con i 30 ml di Guinness rimasta. Si lascia rapprendere e, se si ha tempo, si mette da parte per almeno 2-3 giorni in modo che la Guinness esalti ancora di più, altrimenti servire subito.
Si accompagna con panna montata o gelato alla vaniglia. Ma a me è piaciuta anche sola senza creme e senza bagna aggiuntiva.

Guinness Stew, stufato alla Guinness...

Guinness Stew, stufato alla Guinness...

Si avvicina Saint Patrick's Day, il giorno di San Patrizio, festa irlandese per eccellenza e non posso non iniziare a preparare alcuni piatti della cucina tradizionale irlandese, appunto. Oggi si parte con lo stufato alla Guinness, la variante dell'irish stew fatto con spezzatino di manzo e la famosa birra irlandese.
La prima volte che ho assaggiato queto piatto ero ad un festival celtico e mi aveva conquistato. Ancora non sapevo che sarebbe per me stato l'inizio dello svilupparsi di qualcosa... che si sarebbe sviluppato molti anni dopo...
 Da allora ho iniziato a cercare ricette specifiche, e avevo anche trovato dei testi,  attualmente introvabili, che ho prestato e... sigh, non son più tornati indietro. Meno male che ora c'è il fantastico mondo di internet!!! In questa ricerca ho attualmente scoperto un nuovo testo di ricette tradizionali che prima o poi mi regalerò.
Ma tornando alla ricetta, questo stufato l'ho fatto diverse volte negli scorsi anni e tutte le volte ha riscosso consenso e favore da parte dei miei ospiti. Mi piace ogni tanto prepararlo, sempre in occasione e nell'approssimarsi della festa irlandese per eccellenza, se non proprio il giorno di San Patrizio. Questa ricetta fa parte dell'inizio di quello che poi sarebbe diventato il mio percorso tra i fornelli, una delle mie prime sfide fatte di studio, ricerca e cucina...
E' un piatto particolare, semplice e molto gustoso, poi la salsina che si viene a creare è semplicemente pazzesca, la cremosità data anche dai pezzi di patate tagliati più piccoli che si sciolgono già all'interno... delicati saporiti equilibri... questa è la mia versione con già nella ricetta le patate all'interno... mi sapeva più irlandese... della ricetta originale non ho messo le prugne, che aumentano la dolcezza del piatto... ma per chi piace, perché no...

Ingredienti per 4-6 persone
  • 1 kg di girello di manzo (o carne adatta a spezzatino da cuocere a lungo)
  • 2 cucchiai da tavola di grasso (dice la ricetta irish, io ho usato burro)
  • 2 cipolle marroni grandi tagliate a pezzetti
  • 30 gr di farina
  • 250 - 500 ml di brodo di carne
  • 250 ml di Guinness
  • 2 carote grandi tagliate
  • 1 rametto rosmarino
  • pepe nero macinato fresco
  • 2-4 carote
  • 4-6 patate
Ho ripulito la carne dal grasso in eccesso e tagliata in pezzi da 2 cm circa. Pulito e affettato le cipolle, messe a rosolare con un cucchiaio di burro in una pentola molto capiente (dovrà poi contenere tutta la carne) finché non diventano morbide. Tolgo la  cipolla e la metto su un piatto con della carta assorbente, conservandola per dopo. Nel frattempo pulisco le carote e le patate, le prime le affetto, le seconde le taglio a pezzi irregolari in modo che i pezzi più piccoli si possano disfare in cottura. Ho massaggiato la carne con farina e pepe. Ho messo nella pentola il restante burro, fatto sciogliere e vi ho rosolato la carne. Quando lo spezzatino è ben rosoloto lo tolgo dalla pentola e metto insieme alle cipolle per non farlo raffreddare. Nella pentola, con il fondo di cottura, metto ora tutta la farina e la stempero con un po' di brodo di carne per sciogliere la farinafare una salsa densa, una cremina . Metto 250 ml di brodo, quando arriva a ebollizione e inizia a restringersi, verso la carne e le cipolle, le carote e le patate. A questo punto Aggiungo la Guinness e mescolo fino all'ebollizione.
Ho fatto bollire per un'ora e mezza, mescolando di tanto in tanto in modo che la carne non si attacchi, se dovesse servire si può allungare con un altro po' di brodo per volta. Ho cucinato con la pentola scoperta così il sugo ottenuto si riduce e diventa più denso.
Nota: per chi volesse dare un gusto leggermente più dolce, si possono aggiungere le prugne negli ultimi 30 minuti di cottura.


Boxty Potato Pancakes

Boxty Potato Pancakes

Una ricetta di pancakes irlandesi? Si prova e subito!
Inoltre quale occasione migliore se non assaggiarli nel corso di un intero pranzo all'insegna dell'Irlanda? E così eccomi a provare questa ricetta nata come piatto povero durante uno dei periodi di crisi dell'economia irlandese, quando anche le patate erano "scadenti", impoverite e quindi per dar forza a quelle bollite si aggiungono quelle grattugiate crude, aggiungiamo un uovo, latte e farina e il piatto è bello che pronto. Rispetto ai pancakes a cui sono abituata hanno una strana consistenza data dalle patate grattugiate, di certo sono dedicati a colazione salata, non lasciano minimamente margine per poterli usare anche con il dolce (come invece si può fare con i classici pancakes).

Ingredienti
  • 3-4 patate grandi
  • 3/4 tazza di latte intero
  • 1/4 cucchiaino di sale fino
  • 1 uovo grande
  • 1/3 tazza di farina
  • 1/4 cucchiaino pepe nero macinato fresco
  • 1 pizzico di bicarbonato (mia aggiunta)
  • 1-2 cucchiai di burro non salato a pezzettini
Ho tagliato metà delle patate a pezzi e fatte bollire. Una volta raggiunta l'ebollizione scoprire la pentola e lasciar cuocere finché non sono tenere.
Ho grattugiato le patate rimaste con una grattugia a fori grossi, messo il sale e mescolate.
Ho scolato le patate lesse, aggiunto 1/4 di latte contenuto nella tazza e schiacciate fino a ridurle in purea. Ho unito le patate grattugiate strizzate (asciugate).
Ho fatto una pastella con l'uovo, il latte rimasto, la farina, il pepe e 1 cucchiaino di sale fino.
Ho unito le patate alla pastella e mescolato bene per amalgamare il tutto.
Ho scaldato una padella, messo un po' di burro e cotto i pancakes finché non sono dorati (4-5 minuti per lato).
Vanno serviti caldi.
Potato Scones

Potato Scones

 In un menù irlandese non possono mancare questi deliziosi "panini". Sono degli scones fatti con patate e formaggio. Deliziosi da spiluccare tiepidi come appetizer, ma anche perfetti per accompagnare le pietanze con salse e creme, tipiche della cucina irlandese. Personamente li preferisco servire come appetizer (o spuntino), mentre il soda bread è il pane da servire durante il pranzo. 

Sono facili da fare e molto appetitosi. Ideale sarebbe avere un formaggio irlandese, ma ci si può adattare con altro.  Anticipo di S. Patrick, e quindi un intero pranzo sulla cucina irlandese: si inzia con i potato scones.

Ingredienti

190 g di farina
125 g di purea di patate fredda
30 g di burro fuso
190 ml di latte
60 g di formaggio saporito grattugiato a filetti

Scaldo il forno a 200° e imburro uno stampo.
Setaccio la farina, la unisco alla purea di patate, lentamente verso il burro fuso e il latte fino a formare un impasto morbido. Lavoro l'impasto su una superficie infarinata. Quando l'impasto è ben amalgamato lo divido in otto parti. 

Avendo poco tempo ho dato la forma semplice a panino schiacciato, ideale sarebbe creare un piccolo nodo (celtico). Metto gli scones nello stampo imburrato, spennello la superficie con il latte rimasto e spolvero con il formaggio. Cottura per 15-20 minuti finchè gli scones non diventano dorati.

21 febbraio 2014

Trofie con pesto di rucola e mandorle

Trofie con pesto di rucola e mandorle

Più che un pesto il mio sembra una crema. Già per velocizzare ho usato frullatore invece che pestare nel mortaio, quindi il termine di pesto, per i puristi, sarebbe improprio. Ma nonostante le polemiche che possono nascere in merito al pestare e/o frullare il risultato è un condimento buono, fresco e sano, adatto a tutti grandi e piccini. Certo i piccoli faranno storie, almeno inizialmente sul colore verde, ma se si riesce a convincerli ad assaggiare le difficoltà saranno superate.
Confesso di aver usato tutta il pesto per condire la pasta per me e mia figlia, quando a dire il vero sarebbe stato per 4 persone col risultato che le mie trofei sembrano affogate nel pesto, quasi in una crema... forse ho esagerato stavolta...



Ingredienti
  • 70 gr di rucola
  • 50 gr di mandorle non spellate
  • pecorino grattugiato
  • parmigiano grattugiato
  • olio extravergine d'oliva
  • acqua cottura pasta
  • sale e pepe
  • 400 gr di trofie
Ho messo l'acqua sul fuoco per cuocere la pasta. Mentre aspetto lavo bene la rucola, l'asciugo, e poi frullo (o pesto) con le mandorle non pelate e olio. Mi aiuto per allungare con l'acqua di cottura della pasta. Quando l'acqua bolle butto la pasta e continuo a occuparmi del condimento. Trito bene il mio pesto e aggiungo i formaggi grattugiati e una macinata di pepe. Mi aiuto sempre con l'olio e acqua di cottura. Quando la pasta è al dente la scolo, conservandomi dell'acqua di cottura, e la condisco con il pesto preparato. Se dovesse risultare troppo asciutta allungo con l'acqua di cottura, poco alla volta, e finisco con un filo d'olio extravergine d'oliva. Impiatto e servo.

20 febbraio 2014

Caesar Salad su cialda di parmigiano

Caesar Salad su cialda di parmigiano

Chi di noi non ha assaggiato almeno una volta nella vita una Caesar Salad, o almeno non ne ha sentito parlare o vista nei film o telefilm? Quel condimento dal gusto così particolare... Ebbene grazie a Laurel Evans e al suo libro Insolito Muffin, ecco svelata la salsa di accompagnamento all'insalata, presentata come entrée, anche se con il parmigiano è un "ingresso" sostanzioso. Quello che a me è piaciuto è che non è presente il solito pollo alla griglia. Di solito la caesar salad viene associato, erroneamente, al fatto che ci sia la presenza dei pezzettini di pollo grigliati, in realtà non è così. Infatti nei menu viene all'estero viene data la possibilità di scegliere con cosa la si gradisce. Ora, devo essere sincera, sto iniziando a vederlo anche qui, soprattutto nei locali di stampo americano.
La Caesar salad deve i suoi natali allo chef italiano Cesare Cardini, emigrato negli Stati Uniti dopo la prima guerra mondiale e vissuto a San Diego; nel 1924 lo chef apre e gestisce un ristorante a Tijuana, in Messico, dove crea questa insalata che diverrà molto famosa negli Stati Uniti e in seguito anche in Europa. In questo piatto lo chef vuole unire sapori tipici italiani come il parmigiano, la lattuga romana e l’olio extravergine di oliva, e sapori americani come la salsa Worcestershire che viene usata per il condimento dell’insalata.
Una raccomandazione questa salsa di condimento è da fare e consumare subito per mantenere l'equilibrio nei sapori. Io l'ho fatta la sera, e già il giorno dopo quando l'ho data da assaggiare il gusto dell'aceto era predominante sugli altri ingredienti.

Ingredienti per 4 cialde
  • 120 g parmigiano reggiano
Ingredienti per la caesar salad
  • 4 fette di pane per fare i crostini
  • 90 ml di olio extravergine d'oliva
  • 1 spicchio d'aglio (io non l'ho usato)
  • 2 piccoli cespi di insalata romana (io ho usato un mix di insalate: pomodorini, cipollina, insata ghiaccio, soncino, radicchio...)
  • 1 uovo
  • 1 filetto d'acciuga sott'olio
  • 50 g parmigiano reggiano
  • il succo di un limone
  • 1 cucchiaino di aceto di vino bianco
  • salsa Worcester
  • sale e pepe
Per le cialde ho riscaldato sul fornello una padella antiaderente dal fondo spesso e ho versato un cucchiaio, abbondante, di parmigiano reggiano. Aiutandomi con la parte concava del cucchiaio, ho distribuito uniformemente il formaggio fino a creare un disco (di circa 8-10 cm). Lascio dorare la parte inferiore per qualche minuto, e poi con una spatola sottile stacco la cialda dalla padella, e con gesto rapido l'appoggio sopra uno stampino per muffin (o quello che preferite) e cerco di modellare per formare una coppetta. Lascio raffreddare e solidificare per alcuni minuti prima di usarla. Ripeto il lavoro per le altre cialde. Questa modellazione è fattibile solo quando la cialda è ancora ben calda, e quindi elastica, come si raffredda diventa fragilissima. Comunque se si rompe si può sempre sgranocchiare aggiungendola nell'insalata o semplicemente come chips: è gustosissima.
Scaldo il forno a 180° e inforno il pane tagliato a cubetti per farne i crostini, conditi con olio, circa 30 ml e metà aglio per chi lo vuole (io non l'ho messo), e faccio dorare per circa 10 minuti.
Lavo e asciugo l'insalata. Faccio bollire un pentolino d'acqua e ci immergo l'uovo cuocendolo per un minuto. Scolo l'uovo e lascio intiepidire per qualche minuto prima di romperlo dentro un'insalatiera capiente (io per facilitarmi, ho usato il bicchiere del minipimer). Unisco il filetto d'acciuga tritato, il parmigiano grattugiato, sempre per chi lo vuole l'agio (io ripeto no), il succo di limone, il cucchiaino d'aceto e qualche goccia di salsa Worcester. Amalgamo bene con una frusta (ecco perché ho usato il minipimer), quindi unisco a filo l'olio rimanente mescolando costantemente. Viene una specie di maionese. A questo punto metto il tutto in un'isalatiera: insalata e condimento e mescolo, a piacere aggiusto di sale e pepe.
Riempio le cialde di parmigiano con l'insalata condita, guarnisco con i crostini dorati, a piacere altro parmigiano (ma è un di più), e servo.

18 febbraio 2014

Frittelle di bianchetti o rossetti e alghe...

Frittelle di bianchetti o rossetti e alghe...

Queste frittelle le ho preparate insieme al riso con i bianchetti. Per le dosi confesso sono andata un po' ad occhio. Inoltre, siccome non avevo a disposizione alghe fresche commestibili, come accade a chi abita in posti di mare, e per dare quel gusto in più che ricordavo delle frittelle delle estati della mia adolescenza, ho provato ad aggiungere l'alga nori. Poi le alghe fanno molto bene e quindi introdurle nell'alimentazione, ogni tanto, va più che bene, a qualsiasi età. Ed ecco che stavolta si frigge, sì a casa friggo poco, anche perché detesto dover smaltire gli oli esausti, e sono decisamente contraria a scolarli o smaltirli in modo improprio. Bisognerebbe suggerire ai comuni punti di raccolta più comodi per i cittadini, almeno uno per quartiere, e non solo per gli oli esausti, forse in questo modo si riuscirebbe ad essere più collaborativi in materia di smaltimento rifiuti in chiave ecologica. Vabbè ma non è questa la sede per digressioni ecologiste-politiche, etc... qui ora bisogna friggere e fare lo strappo alla regola anche alimentare, domani dieta per bilanciare :-D

Ingredienti

  • un uovo
  • 1/2 cucchiaino di lievito istantaneo
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 4 cucchiai di farina
  • alga nori spezzettata (per chi non ama le alghe, può provare a usare dello zenzero per dare quel tocco in più)
  • acqua fredda q.b.

Mescolo uovo, farina, bicarbonato, lievito, sale, e acqua fredda quanto basta per fare una pastella la cui consistenza non deve essere né liquida né densa... direi quasi come quella dei pancakes...
Aggiungo l'alga nori in briciole, e infine i pesciolini. Lascio riposare.
Friggo in olio d'oliva, in immersione, prelevando l'impasto a cucchiaiate e buttandolo nella pentola con olio bollente (uso una pentola con le pareti alte), quando la frittella è dorata la scolo e la faccio asciugare su carta per i fritti.
Servo ben calde.

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