14 maggio 2015

Torta Santa Rosa, ovvero l'antica sfogliatella nella frolla...

Torta Santa Rosa, ovvero l'antica sfogliatella nella frolla...

torta Santa RosaMentre mi accingo a completare le mie poltrone completamente naturali e terapeutiche nella quali sprofondare, come Lucy Van Pelt (ovviamente una era promessa alla mia bimba, e l'altra è la mia, le foto sono in basso), ritorno nel mio laboratorio cucina pasticceria. Un amico, appassionato di dolci del Sud, mi ha richiesto una Pastiera, ma il preavviso era poco, e per non deluderlo ho ripiegato su un'altra specialità partenopea. Forse meno conosciuta, ma deliziosa e molto antica, e ultimamente la stanno riscoprendo in molti: la sfogliatella nella frolla! Questo dolce è nato nel monastero di Santa Rosa a Conca dei Marini, veniva preparato dalle suore ancor prima della famosa sfogliatella (quella chiamata riccia nella pasta sfoglia). La sua forma ricorda un po' il cappello delle suore. Questo certamente da fare in casa è più semplice rispetto alla sfogliatella più conosciuta. Ultimamente vedo che molti pasticceri stanno proponendo anche questa antica versione.


Io ho usato la ricetta del pasticcere Salvatore De Riso, mi sono concessa solo di modificare la frolla napoletana, che vuole lo strutto, sostituendolo col burro. Naturalmente un burro di ottima qualità.
Per gli amanti dei dolci, e dei sapori del Sud, è sicuramente da provare. Io sin da piccola ho apprezzato le sfogliatelle. Se poi avanza della farcia, si possono sempre fare dei simil budini da cuocere sempre in forno.
Le dosi indicate sono per circa 12 persone, poi tutto dipende dalla grandezza degli stampi monoporzione che si usano.
Questo dolce è preferibile assaporarlo da tiepido, proprio come le sfogliatelle.

Ingredienti  

Per la pasta frolla

  • 500 g di farina debole
  • 3 uova intere (circa 150g)
  • 10 g di sale fino
  • 1/3 di baccello di vaniglia
  • 200 g di zucchero
  • 200 g di burro
  • 1/4 di scorza di limone d'Amalfi
Per il ripieno
  • 350 g d'acqua
  • 85 g di semola di grano duro
  • 3 g di sale
  • 250 g di ricotta
  • 140 g di zucchero
  • 0,5 g di cannella in polvere
  • 1/3 di baccello di vaniglia
  • 140 g di scorze arancia candite
  • 1 uovo intero (circa 55g)
Inizio col preparare la pasta frolla: emulsiono in un robot da cucina le uova, il sale, i semini del baccello di vaniglia, lo zucchero, il burro e la scorza di limone grattugiata. Amalgamo bene tutti gli ingredienti e aggiungo la farina precedentemente setacciata.
Lascio assorbire tutta la farina, impasto velocemente e formo un panetto che avvolgo nella pellicola e lascio raffreddare in frigorifero.
Preparo il ripieno: in una pentola faccio bollire l'acqua con il sale e verso a pioggia la semola mescolando con una frusta. Faccio cuocere per qualche minuto, e quando l'impasto inizia a staccarsi dalle pareti della pentola lo verso in un contenitore e lo lascio raffreddare.
Aggiungo poi la ricotta, lo zucchero, la frutta candita tagliata a cubetti piccoli, i semini di vaniglia, la cannella, zest di un'arancia grattugiata e infine l'uovo intero. Amalgamo tutti gli ingredienti.
Ora stendo la pasta frolla dello spessore di circa 4 mm, e con questa fodero degli stampini monoporzione. Farcisco bene gli stampi fino al bordo e chiudo con un disco di pasta frolla, facendo aderire bene i bordi.
Cuocio in forno preriscaldato statico a 190° per circa 25 minuti, e possibilmente lo servo ancora tiepido.




11 maggio 2015

Una cena Tex-Mex per una serata speciale tra vecchi amici

Una cena Tex-Mex per una serata speciale tra vecchi amici

Qualcosa di speciale per una cena tra amici ritrovati dopo tanto tempo, e questo è stato il pretesto per provare qualcosa di etnico.
Ho scelto piatti della cucina tex-mex: tortillas di mais,  nachos, guacamole, pico de gallo, camarones adobados e pollo stile chilaquiles, il tutto naturalmente accompagnato da birre fredde aromatizzate alla tequila. Solo per il dolce sono rientrata nei profumi italici, e più precisamente da un'agrumata Caprese al limone.
Mi sono decisamente divertita, a dire il vero quando cucino mi succede sempre, poi ancora di più quando lo faccio per gli altri e quando posso fare la piccola alchimista e miscelare e giocare con le spezie. Questi piatti poi sono decisamente veloci da preparare e cucinare, l'unica parte più lunga nei tempi è lasciar marinare gli ingredienti. C'è da dire che poi questi piatti lasciati marinare nel frigorifero, nonostante siano chiusi nelle loro scodelle, emanano dei profumi gradevolissimi e invitanti. Questi aromi poi si diffondono nel resto della casa e aleggiano durante le cotture, un vero invito alla convivialità.
Anche fare le tortillas, senza la pressa o tortilladora, è stato semplice, e da queste ai nachos il passo è breve.
L'unica cosa forse più difficile è reperire gli ingredienti tipici tex-mex, ma in mancanza ci si può adattare con i nostri: esempio il loro peperoncino verde piccante, il jalapenos, può essere sostituito con un nostro peperoncino piccante, anche rosso, mentre per lo chorizo, si possono usare dei salamini calabresi piccanti o salsiccette piccanti. Insomma una soluzione c'è per tutto, basta solo volersi mettere alla prova per fare qualcosa di diverso, sicuramente il risultato artigianale differirà anche rispetto alla cucina proposta dai vari locali etnici.

Tortillas

Sono il tipico accompagnamento ai piatti tex-mex, solitamente fatte con farina di mais, o farina di mais bianca, ma qualche volta la si trova anche di frumento o frumento e mais.
La preparazione è semplice: farina, acqua, sale... e mia libertà ho aggiunto un filo di olio d'oliva extravergine.
Se si usa solo farina di mais, sono un accompagnamento ideale anche per le persone intolleranti al glutine, e necessitano solo di qualche accortezza nello stenderle appunto per la mancanza dell'elasticità data dal glutine.
Di solito viene usata una pressa, chiamata tortilladora, che facilita l'operazione di stendere la pallina pasta e renderla sottile e dalla tipica forma rotonda. Io mi sono aiutata con della carta da forno e il mattarello e sono venute lo stesso sottili, magari non perfettamente rotonde, ma è il bello delle cose artigianali, no?
Cottura velocissima, come se fosse una piadina, in padella, e poi le ho messo in un canovaccio per tenerle al caldo fino al momento di servire.

Ingredienti
  • 500 gr di farina di mais (io ho usato una farina di mais bianca per polenta istantanea)
  • sale
  • olio extravergine d'oliva
  • acqua q.b.
Ho impastato la farina di mais con un pizzico di sale, un po' d'olio, e acqua tiepida quanto basta per rendere l'impasto una palla omogenea e ben amalgamata. Di acqua la farina di mais ne vuole parecchia. Mi preparo delle palline di pasta e le lascio riposare.
Intanto mi preparo la padella e la faccio ben scaldare.
Prendo un piatto e lo ricopro con uno strofinaccio in cotone pulito, sul quale poi adagerò le tortillas cotte, e le ricoprirò affinchè stiano al caldo.
Prendo un foglio di carta forno (o due dipende dalla grandezza), vi adagio una pallina di impasto, copro con altro fogliio di carta forno, e con una mattarello tiro la pasta fino a creare una cerchio sottile.
Metto a cuocere la tortillas nella padella, esattamente come se fosse una piadina, aspetto che prenda colore e poi la giro e faccio prendere colore anche dall'altro lato. Quando pronta la adagio sul telo e procedo con il resto dell'impasto.
Servo poi le tortillas su un piatto, calde, come accompagnamento alle pietanze.

Nachos

I nachos altro non sono che triangoli di tortillas fritti, e possono essere aromatizzati a piacere. Di solito vengono usati come antipasti accompagnati da guacamole e pico de gallo. Spesso si trovano anche all'interno di alcune preparazioni. Oppure, quelli speziati, vengono consumati da soli.

Ingredienti
  • tortillas
  • olio per friggere (io ho usato olio d'oliva)
Quando le tortillas sono cotte, ne prendo alcune, le taglio un triangoli e le metto a friggere. Faccio asciugare su carta fritti, e poi servo con guacamole e pico de gallo.

Guacamole

Questa è la salsa messicana più famosa e diffusa. Di base è fatta con avocado (ricco di grassi buoni) e lime, in seguito ha subito molte interpretazioni che includono i pomodori, coriandolo, aglio e cipolla. Questa salsa viene usata per accompagnare molte ricette della cucina messicana.
Le dosi sarebbero per quattro persone, ma ne viene tantissima, e si mantiene per pochi giorni in frigorifero.

Ingredienti
  • 4 avocado maturi
  • 3-4 pomdori medi maturi
  • 3 cipollotti freschi 
  • 2 lime
  • coriandolo
  • peperoncino piccante verde (io l'ho trovato solo rosso)
  • sale
  • pepe
Taglio i pomodori in quarti eliminando i semi. Divido a metà gli avocado, tolgo il nocciolo e con un cucchiaio ne estraggo la polpa a pezzi. Pulisco e taglio i cipollotti. Unisco tutti gli ingredienti in un frullatore, aggiungo il coriandolo e il peperoncino. Massaggio il lime lo spremo e lo verso sugli altri ingredienti nel frullatore. Frullo il tutto in modo grossolano.
Verso poi in una ciotola, aggiusto di sale e pepe, e se necessario ancora con peperoncino e lime.

Pico de gallo

Questo è una fresca insalata a base di pomodoro, coriandolo fresco e cipolla. E' una salsa molto diffusa e può essere consumata da sola come antipasto con i nachos, o come accompagnamento ad altri piatti.

Ingredienti
  • 4 pomodori maturi
  • 1 cipolla dorata
  • 2 lime
  • coriandolo fresco
  • peperoncino messicano (io ho usato un peperoncino nostrano rosso)
  • sale
Ho tagliato a cubetti il pomodoro, sminuzzato la cipolla, messo tutto in una ciotola e vi ho versato sopra il succo dei lime, aggiunto il coriandolo e il peperoncino tritato fine, questo ultimo fino a raggiungere il grado di piccantezza desiderato.
Aggiusto di sale e mescolo il tutto.

Camarones adobados

Sono dei gameberi (o code di gamberi) marinate e poi appena scottate, molto profumate e appetitose. In questo modo ho dato la scelta tra un secondo di carne e uno di pesce.

Ingredienti
  • 1/2 porzionedi chiplote peperoncino (io peperoncino rosso)
  • 24 gamberi, o code di gamberi, puliti
  • 3 cucchiai d'olio d'oliva evo
  • 1 lime
  • prezzemolo tritato
  • 1/2 cipolla tritata
  • 1 spicchio d'aglio (io non l'ho messo)
Ho pulito le code di gambero sia dal guscio che il filamento nero (gli intestini), li ho marinati con 2 cicchiai d'olio, peperoncino e lime. Ho lasciato i gamberi a marinare in frigorifero almeno 2 ore.
Friggo un cucchiaio d'olio con il trito di cipolla, aggiungo i gamberi, salto per pochi minuti. Servo caldo, spolverando con del prezzemolo.

Chilaquiles di pollo

Questo è stato uno dei primi piatti di questa cucina che ho assaggiato, e ho sempre cercato di rifarlo a casa, senza avere alcuna ricetta scritta. Alla fine è venuta fuori questa versione, che assomiglia abbastanza a quello che poi ho trovato scritto in rete.

Ingredienti
  • 800 gr di pollo
  • 1 cipolla
  • 4 pomodori medi
  • 2 peperoni piccoli/medi rossi e verdi
  • 2 peperoncini rossi
  • 1 cucchiaino di paprika piccante
  • cumino
  • coriandolo
  • un pizzico di zenzero
  • birra alla tequila
  • formaggio (io uso stracchino, ma può essere panna acida, o emmenthal...)
  • olio d'oliva evo
  • sale
  • pepe
La sera prima preparo il pollo e lo metto a marinare: taglio a dadini il pollo, l'ho metto in una ciotola con peperoncino, paprika, cumino, coriandolo, zenzero, e il tutto ricoperto con la birra. Massaggio il pollo con questa marinata, e poi lascio riposare in frigorifero tutta la notte e il giorno dopo.
Per cucinare il pollo metto in una padella l'olio, la cipolla tagliata sottile, il pomodoro e i peperoni,quando questi si sono un po' ammorbiditi, aggiungo il pollo con tutta la marinata.
Lascio asciugare la marinata. Quando il pollo è cotto, all'ultimo verso lo stracchino o la panna acida. Amalgamo bene il tutto. Aggiusto di sale e pepe e porto in tavola.
Se invece uso altro tipo di formaggio tipo emmenthal o provola, lo grattugio sopra e passo sotto il grill per farlo sciogliere.

15 aprile 2015

Torta allo yogurt con pan di Spagna integrale e fragole

Torta allo yogurt con pan di Spagna integrale e fragole


Una torta speciale per il quinto compleanno della mia adorata figlia. La sua passione sono le fragole e la sua richiesta per la torta è con fragole, ovviamente...
In questo periodo (o forse da sempre) le sto spiegando che le cose fatte con le proprie mani sono le più preziose, perchè vanno "da cuore a cuore", perché anche se magari non sono perfette sono speciali perché richiedono tempo, attenzioni e cura e pensieri nel farli. Così in attesa di confezionarle il regalo speciale, eccomi a cercare una ricetta speciale da fare e condividere con la mia specialissima bimba.
Mi sono sfogliata i miei libri, e tra tutte, questa volte mi lascio ispirare dalla "torta Annarella" del maestro pasticcere Salvatore De Riso, pubblicata sul libro Dolci in famiglia.
La torta è composta da un pan di Spagna integrale con mousse allo yogurt e lamponi e granella di nocciole.
Decido di prendere spunto dal maestro pasticcere (spero che non me ne voglia) e di personalizzare la ricetta rispettando le richieste e i gusti della mia bimba.
La torta è speciale: fresca, leggera, e il pan di Spagna dal gusto rustico si amalgama benissimo nell'insieme. Anche l'infuso usato per la bagna è delicato e profumato. Un successo. Inutile raccontarvi l'espressione della mia bimba, il suo volto assorto e concentrato mentre la mangiava, talmente estasiata da non farsi distrarre da nulla di quello che le accadeva intorno. Alla fine credo che lei abbia fatto il regalo a me proprio per il suo apprezzamento: questa è la vera soddisfazione.
Per brindare acqua frizzante, ci son bambini, queste bollicine direi che vanno più che bene.

Ingredienti
- per il pan di Spagna integrale
  • 110 gr di uova intere (2 uova)
  • 70 gr di zucchero di canna
  • 70 gr di farina integrale
 - per la mousse allo yogurt
  • 250 gr di yogurt fresco intero
  • 300 gr di panna semimontata non zuccherata
  • 40 gr di tuorli d'uovo (2 tuorli)
  • 100 gr di zucchero
  • 30 gr di acqua
  • 1 cucchiaio di agar agar
- per la glassa alle fragole
  • 100 gr di fragole fresche
  • 70 gr di zucchero
  • 10 gocce di succo di limone d'Amalfi
- per l'infuso alla vaniglia e limone
  • 60 gr di miele millefiori
  • 150 gr di acqua
  • scorza di 1/2 limone d'Amalfi
  • 1 baccello di vaniglia
- per comporre
  • 100 gr di fragole fresche
Inizio il giorno prima preparando il pan di Spagna: con uno sbattitore monto le uova con lo zucchero per 10-12 minuti circa. Con una spatola unisco la farina integrale setacciata, e incorporo delicatamente mescolando dal basso verso l'alto. Verso l'impasto in una tortiera imburrata e infarinata da 24 cm di diametro e 4 cm di altezza, e faccio cuocere in forno preriscaldato statico a 180-200° C per 18-20 minuti.
Preparo la mousse allo yogurt: faccio bollire in un piccolo tegame l'acqua con lo zucchero e l'agar agar fino ad arrivare a una temperatura di 120° C. Verso lo sciroppo bllente sopra i tuorli d'uovo e monto velocemente con l'aiuto di uno sbattitore per circa 8 minuti. Poi semimonto la panna e la unisco allo yogurt, e infine aggiungo le uova montate. Mescolo bene il tutto.
Preparo la glassa alle fragole: frullo le fragole con lo zucchero, verso il frullato in un pentolino con le gocce di limone e lascio bollire per un minuto. Faccio poi raffreddare a temperatura ambiente.
Faccio l'infuso alla vaniglia e limone: faccio bollire in un pentolino tutti gli ingredienti per un minuto, e lascio raffreddare l'infuso a temperatura ambiente. Filtro l'infuso e lo uso come bagna per il pan di Spagna.
Compongo la torta.
Taglio a metà il pan di Spagna, adagio una metà su un piatto, attorno sistemo un anello di grandezza superiore al diametro del pan di spagna (diciamo da 26/28). Bagno la base del pan di Spagna con l'infuso e stendo uno strato di circa 1,5 cm di mousse allo yogurt. Cospargo con delle fragole a pezzetti sopra la mousse e ricopro con l'altro disco di pan di Spagna. Bagno anche questo disco con l'infuso e riempio il cerchio fino al bordo con la mousse allo yogurt. Faccio congelare in freezer il dolce per 3 ore.
Poi, ho spostato la torta nel frigorifero. Un'ora prima di servirla ho versato la glassa di fragole levando prima il cerchio attorno. Prima di portare a tavola decoro con fragole.

10 aprile 2015

Risotto con rucola e profumo di ortica

Risotto con rucola e profumo di ortica

Ogni tanto riesco a ritagliarmi del tempo per scrivere. Cucino, sperimento, appunto su fogli volanti e poi... mi riprometto di venire a pubblicare... e i fogli volanti si accumulano. A volte li perdo anche.
In questi giorni ho sperimentato questo risolino, leggero e molto aromatico, e ricco di sali minerali. Facendo al spesa mi sono imbattuta nell'ortiche essiccate, e non ho resistito le ho prese, le ortiche fanno molto bene. Essendo in questo formato secco posso dosare io le quantità da usare nelle pietanze, in questo modo posso abituare anche i bimbi al loro gusto un po' forte.
Sono giorni che mia figlia chiede solo riso, e allora sperimentiamo. Ho in frigo anche della rucola, e uso anche lei. Decisamente viene fuori un riso colorato, ricco di sapore e primaverile. Incredibile è stato apprezzato anche da mia figlia.
Esecuzione semplice, e tempi di cottura diciamo abbastanza veloce, ideale se si hanno ospiti intolleranti al glutine. Per dare più sapore si può usare anche del brodo vegetale, io ho usato della semplice acqua. Molto aroma lo darà anche il vino bianco che si userà, e per quello dipende dal vino ognuno è diverso.

Ingredienti

  • 350-400 gr di riso carnaroli
  • 1 cipolla
  • 2 cucchiaini di ortiche secche
  • 2 mazzi di rucola
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • acqua calda, o brodo vegetale
  • sale
  • pepe
  • parmigiano grattugiato
  • 20 gr di burro
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva (meglio extravergine)
Ho pulito e affettato sottilmente la cipolla. Ho messo in una pentola l'olio, il burro, la cipolla affettata e l'ortica e faccio cuocere dolcemente. Quando inizia a soffriggere, e la cipolla sarà tenera, aggiungo il riso. Faccio tostare alzando un po' la fiamma, e sfumo con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato aggiungo l'acqua calda (o il brodo) poca alla volta e faccio cuocere. 
Nel frattempo pulisco e taglio la rucola. Quando il riso sarà giunto quasi a cottura mi sicuro che ci sia ancora del liquido, e quando è pronto aggiungo la rucola, quasi all'ultimo, in questo modo la rucola non diventerà troppo amara e dal gusto forte, e spengo il fuoco sotto la pentola.
Aggiusto di sale e pepe, e manteco con del parmigiano grattugiato. Impatto e servo.

18 marzo 2015

La Tarte Tatin ricetta di Johanne Harris

La Tarte Tatin ricetta di Johanne Harris

Serata dedicata ai miei lavori: prima cucito, sto preparando molto artigianalmente, un cat's trapeze. Questi lavori di cucito sono più che altro delle sfide del genere "vediamo se ci riesco", oltre al fatto che essendo in ristrettezza pecuniarie l'arte di arrangiarsi la fa da padrone. E perché no, anche in un modo in cui ingegno, fantasia, manualità etc, la fanno da padrone. Aggiungiamo che mi diverto e che ha anche del terapeutico. Imparare è sempre bello. Poi una cosa realizzata con le proprie mani, per quanto "arrangiata" è sempre più bella ai nostri occhi, oltre alla soddisfazione che procura. Certamente aleggerà la domanda che cos'è un cat's trapeze... bhè i gattofili sicuramente si saranno imbattuti in questa cuccia-gioco da appendere, simile a un dondolo, ma per gatti. Appena finito ovviamente pubblicherò la foto, sperando che uno dei miei gatti si degni di provarlo per l'occasione. Non so perché ma in fatto di foto i gatti non collaborano mai.
Tra i vari lavori di cucito che mi hanno tenuto lontana dalla tastiera c'è stato anche la realizzazione di questo gioco cuscino per mia figlia. Ho visto la foto su internet, l'ho trovata simpatica, e ho deciso di realizzarne uno per la mia bimba. Devo dire che è stato molto apprezzato e lo mostra con orgoglio. Io mi sono divertita a disegnare il modello dall'immagine e a realizzarlo. Ovviamente aver visto la reazione della mia bimba non ha prezzo. La bimba ha seguito, così come segue tutti i lavori che faccio, di qualsiasi tipo, e io trovo che sia un buon insegnamento. I bimbi piccoli apprendono così e sono ricordi che si portano dietro, oltre insegnamenti. In fondo non è necessario avere chissà cosa per giocare.
Ed ecco la foto di questo cuscino gioco, a tema gatto, anche la mia bimba ha una passione felina.

Secondo lavoro della serata: finalmente scrivo di un dolce buonissimo, almeno per me.
Ultimamente non sto mantenendo i ritmi di scrittura che mi ero ripromessa, ma a volte non è facile concentrarsi e scrivere, ma soprattutto ritagliarsi i tempi per farlo. Scrivere è sempre comunque un qualcosa di intimo per il quale si deve essere predisposti. Ci si mette un po' a nudo, con se stessi e con gli altri. Traspare sempre qualcosa di noi nei nostri scritti.
Ma veniamo alla ricetta: il dolce che ho voluto realizzare è stato fatto per festeggiare il compleanno della mia cara amica, ritrovata, Marina, la quale è golosa di dolci alla frutta. Ed ecco così l'occasione giusta per fare la Tarte Tatin!
Ci sono moltissime varianti per questa torta, e questa volta ho voluto seguire la ricetta della scrittrice Johanne Harris, tratta dal suo Il libro di cucina, in cui lei stessa scrive in merito a questa torta:
"I dolci caldi sono una rarità in Francia, e questa celebre torta è uno dei migliori. Mi piace soprattutto quando è leggermente bruciata e il caramello emana un aroma un po' affumicato e la pasta assume una consistenza collosa e croccante allo stesso tempo. E' più che buona con il gelato alla vaniglia."
Inoltre suggerisce che "questa torta dall'aspetto dorato, è migliore se viene servita calda, di modo che gli aromi abbiano la possibilità di svilupparsi davvero. E' una merivigliosa ricetta autunnale in cui si utilizzano le mele, soprattutto quelle a pasta acidulata, per esempio le Renette."
La realizzazione di per sè è abbastanza semplice, bisogna solo fare attenzione in alcuni passaggi, e soprattutto attenzione a non bruciare e non bruciarsi.
Si racconta che questo dolce sia nato grazie all'errore nella realizzazione di una torta di mele delle sorelle Tatin. Credo che questo famigerato errore abbia prodotto un delizioso risultato.

Ingredienti

per la pasta:
  • 150 gr di farina, più qualche cucchiaio per spolverizzare
  • 100 gr di burro, tagliato a fiocchetti
  • 25 gr di zucchero
  • 2 tuorli d'uovo
per le mele:
  • 100 gr di zucchero
  • 40 gr di burro
  • 5 mele, sbucciate, private del torsolo e tagliate in quarti
Per fare la pasta ho lavorato la farina e il burro, con la punta delle dita, fino ad ottenere delle grosse briciole. Ho aggiunto lo zucchero, e poi i tuorli d'uovo, lavorando l'impasto fino ad ottenere una palla, e la lavoro fino ad ottenere un impasto omogeneo. Avvolgo l'impasto in pellicola alimentare e la faccio riposare in frigorifero per mezz'ora.
Mentre la pasta riposa, metto una teglia/padella/pirofila (che possa essere usate sia in forno che sul fuoco) da 20/25 cm su fuoco medio, in cui faccio sciogliere il burro e lo zucchero fino ad ottenere uno sciroppo.
Sistemo i quarti di mela nella padella sullo sciroppo, e faccio cuocere per 15 minuti. In questo modo le mele assumono un colore dorato e permetto allo zucchero di caramellarsi.
A questo punto stendo la pasta su una superficie leggermente infarinata, e formo una fodera, la stendo della dimensione poco più grande della padella.
Tolgo la padella dal fuoco, e rapidamente stendo sulle mele la pasta, facendo rientrare, rimboccando i bordi, così da sigillare bene la padella.
Sistemo ora la padella in forno preriscaldato statico a 200°C per 20 minuti, poi riduco il calore a 160°C e proseguo per altri 20 minuti.
Tolgo dal forno e delicatamente con un coltello stacco il bordo della torta. Metto un piatto resistente al calore al contrario sopra la padella e giro rapidamente la padella e il piatto, in modo che la torta scivoli sul piatto. Sollevo la padella ed ecco la torta con le mele dorate nella loro salsa sciropposa.
Servo caldo con una palla di gelato alla vaniglia o crema, o della panna fresca, o entrambe.

4 marzo 2015

Panini semidolci con pasta madre

Panini semidolci con pasta madre


I panini semidolci sono buonissimi e si prestano ad accompagnare sia il dolce che il salato.
Mi scuserete se ora diventerò un po’ monotematica usando pasta madre e vicoli, ma siate clementi, ce l’ho in casa e devo usarla e sperimentare. Naturalmente questi panini si possono fare anche con il lievito di birra, lieviteranno più velocemente, e alveolata interna sarà più ampia rispetto all’uso della pasta madre. Anche il sapore cambia. Ben lo sa chi fa uso di lieviti diversi.
L’esperimento devo dire che è riuscito, bisogna solo avere la pazienza della lievitazione… ma poi che soddisfazione. Se poi ci sono i nostri bimbi che assistono e aiutano e anche più divertente. Recentemente la mia adorata piccola bimba ha iniziato a far vedere con orgoglio dove conservo la pasta madre, le leccornie che sono in forno, o la pasta che sta lievitando, etc… Bhè, per noi mamme, è gratificante. La cosa bella è che anche lei ora ha la sua attrezzatura e, se non impasta, osserva attenta quello che faccio, e io le spiego e le faccio sentire gli odori che vengono sprigionati. Spero che siano per lei dei bei ricordi…. come quelli che gelosamente conservo io nella mia memoria. Questo è già sufficiente per la fatica, se così vogliamo chiamarla, di cercare e provare ricette, impastare e preparare etc...

Ingredienti

  • 125 gr di farina (io ho usato il tipo 0)
  • 40 gr di pasta madre 
  • 20 gr di burro
  • 20 gr di olio extravergine d'oliva
  • 60 ml di latte
  • 2 tuorli di uova bio
  • 5 gr di miele millefiori
  • 2,5 gr di sale
Ho impastato in una ciotola la farina con la pasta madre, il latte e il miele. Ho unito poi il burro sciolto tiepido, i tuorli, l'olio e infine il sale. Amalgamo bene tutti gli ingredienti, poi trasferisco l'impasto sul piano di lavoro e lo impasto per almeno 5 minuti. Posso anche usare l'impastatrice. Formo una palla, l'adagio in una ciotola, copro con pellicola alimentare, e metto al riparo da correnti d'aria e al caldo. Lascio lievitare.
Quando l'impasto sarà lievitato formo dei piccoli panini tutti dello stesso peso, io li faccio piccoli 10-20 gr max. Li adagio su una placca ricoperta con carta forno,  copro con un canovaccio o con pellicola oliata, e lascio nuovamente lievitare.
Spennello la superficie, poco prima della cottura, con  l'uovo sbattuto. Cottura in forno preriscaldato statico a 200° C per 12 minuti circa. Sforno e lascio raffreddare prima di servire. Ottimi anche tiepidi.

22 febbraio 2015

Brunch con croque monsieur e french toast alla cannella con mele stufate

Brunch con croque monsieur e french toast alla cannella con mele stufate

Giornata del brunch dedicata ai french toast, versione dolce con ricetta dello chef Gordon Ramsay e versione salata con il classico croque monsieur, madame e sue molteplici varianti.
Decisamente direi che si possono annoverare, almeno per me, tra i confort food.
La preparazione, per entrambe le ricette, ha un qualcosa di ritualistico, elaborato, che richiede del tempo... ma che alla fine premia col risultato del piatto. Certamente non sono preparazioni da tutti i giorni e nemmeno leggere, ma col freddo e entrando nella mentalità dell'eccezionalità del brunch (come una volta era il pranzo della domenica), direi che si può fare uno strappo.
Un po' di storia per quanto riguarda il french toast, che di francese ha solo il nome ma non le origini, che le vanta addirittura del tempo dei romani. Si trova traccia della ricetta nel Apicius, meglio conosciuto come De re coquinaria un manoscritto contemporaneo all'Imperatore Tito ad opera di Marco Gavio, detto Apicio dove il toast compariva con il nome di aliter dulcia, un altro piatto dolce. La ricetta originale prescriveva di "affettare il pane a pezzi grossi, rimuovendo la crosta e intingerlo in una mistura di latte e uova sbattute. Friggere in olio bollente, ricoprire con miele e servire". In Francia, questo piatto dolce, inizia a diffondersi con il nome di pain à la romaine, pane alla romana.
E' tra il XIV e il XV secolo che per il french toast arriva il momento del salto di qualità: in Francia diventa talmente famoso da finire nel ricettario di Taillevent, il famoso cuoco di corte della famiglia reale francese dei Valois, al potere durante la Guerra dei Cent’Anni. Grazie a questo celebre cuoco queste fette di pane arricchite con latte e uova diventano ancora più famose sotto un nuovo nome: tostées dorées prima e pain perdu poi, per ricordare l’ingrediente principale della ricetta, ovvero il pane raffermo che altrimenti sarebbe andato “perduto”.
Passano i secoli, e dall’Europa intere popolazioni attraversano l’oceano per stabilirsi nel Nuovo Mondo, portando con loro, tra le altre cose il french toast. Proprio negli Stati Uniti questo piatto comincerà a conquistarsi un posto tra le schiere dei piatti tipici della prima colazione.
A questo punto avviene una specie di scissione: da una parte c'è il pain perdu, dessert francese dalla preparazione tradizionale tipica, dall'altra la ricetta che prende piede negli Stati Uniti e che si evolve, arricchendosi di nuovi ingredienti come la marmellata tra le fette di pane sulle quali viene adagiato un ricciolo di burro, irrorato da una generosa cascata di sciroppo d’acero, miele o melassa. 
Nella versione americana cambia anche il tipo di pane utilizzato: il pane raffermo viene sostituito dal pane in cassetta che, oltre a dare una consistenza diversa al piatto finale, crea anche la caratteristica forma quadrata, da toast.
La ricetta di base, comunque, è rimasta inalterata nel corso dei secoli: pane intinto in un miscela di uova sbattute e latte e poi fritto nell’olio.
 Il french toast si arricchisce anche di condimenti salati. Il pain perdu nella sua accezione salata, viene servito con prosciutto e formaggio.
Un'ultima curiosità: il 28 novembre è il giorno dedicato al french toast negli Stati Uniti, così come altri piatti tipici hanno altri giorni a loro dedicati.
Finita la storia e le curiosità,  non resta che mettersi al lavoro. Importante tutto deve essere servito caldo.
Bon Appétit

Croque monsieur, madame e varianti...

Inizio con i vari croque: esattamente come per i nostri panini caldi, esistono tantissime versioni e unico denominatore comune è che venga servito caldo e la presenza della besciamella. Esiste poi la versione in cui il pane viene bagnato nel latte e uovo sbattuto (ideale se si ha del pane un po' duro), oppure la ricetta più classica in cui si usano le fette di pane senza "inzuppo" in latte e uova. La besciamella si può aromatizzare con noce moscata, e per dare un po' di grinta in più si può spalmare sulle fette di pane un po' di senape di digione prima dello strato di besciamella. Il ripieno, bhè, il classico prevede prosciutto cotto e emmenthal, ma ci si può sbizzarrire davvero in moltissime varianti: solo con formaggi, con i funghi, uso di erbe aromatiche nella besciamella...  il croque provençal (col pomodoro tagliato a fette in cima) o il croque norvégien (col salmone affumicato al posto del prosciutto)...e via discorrendo.
Importante è lo strato di besciamella superficiale sulla quale viene sparso del formaggio grattugiato (di solito emmenthal)
Fondamentalmente il croque monsieur e il croque madame sono accomunati etimologicamente dal verbo croquer (mordere), e il madame si differenzia dall'uovo in superficie che ricorda il cappello di una signora appunto.

Ingredienti

per la besciamella
  • 20 g di burro
  • 20 g di farina
  • 200 ml di latte
  • sale
  • noce moscata (se piace, io la uso)
per il croque monsieur/madame
  • 4 fette di pan cassetta (io ho fatto e usato pan cassetta semintegrale)
  • 200 gr di prosciutto cotto
  • 6 fette di emmenthal
  • emmenthal o gruviera grattugiato
  • formaggi a scelta o salmone
  • senape di digione (Dijon, facoltativa, se piace)
  • 1 uovo
  • 100 ml di latte
  • salsa Worcester (io non l'ho usata)
  • 1 uovo per il croque madame
Preparo prima la besciamella: sciolto il burro in una casseruola, aggiungo la farina setacciata e mescolo bene, infine unisco il latte e il sale, continuo a mescolare con la frusta su fuoco basso. Aggiungo una grattata abbondante di noce moscata. Sempre mescolando con la frusta faccio addensare: non deve essere liquida, devo spalmarla sul pane, e lascio poi raffreddare.
Preparo il croque monsieur.
La ricetta orgiginale prevede che venga spalmata la senape di digione sulle fette di pane, venga poi spalmata la besciamella, farcito con fette di emmenthal e prosciutto, e si lasciano ammorbidire i panini così composti per un'intera notte in un composto di latte, uovo e salsa  Worcester.
Una versione più semplice è comporre i panini con la senape (se piace), la besciamella sulle fette di pane,  formaggio, prosciutto. Infine si spalma sulla superficie della besciamella e si cosparge con formaggio grattugiato o a julienne fine.
Io ho fatto quest'altra versione: ho inzuppato le fette di pane nel latte e uova sbattuti. Ho spalmato un leggero strato di senape su alcuni, non su tutti, ho steso la besciamella, farciti con formaggio,prosciutto e formaggio (alcuni senza prosciutto ma con formaggio erborinato gustoso), chiuso i panini, e sulla superficie ho steso la besciamella e il formaggio grattugiato emmenthal.
Per il croque madame bisogna aggiungere questo passaggio: prendere una padellina con un poco di olio extravergine (o una noce di burro) e cuocervi l'uovo lasciandolo ancora un po' crudo. Poi delicatamente, con l'aiuto di una paletta, e facendo attenzione a non romperlo, adagiarlo sulla superficie del panino prima di infornare.
Ho adagiato i panini su una teglia da forno, e informato a 200° C, posizionando la teglia in alto, con funzione grill più ventilato, per 10-20 minuti.
Ho poi impiattato e servito caldo.

French toast alla cannella con mele stufate, di Gordon Ramsay

Ho seguito con molto interesse le trasmissioni in cui lo chef Gordon Ramsay prepara ottimi piatti nella sua favolosa cucina di casa. Che dire una cucina spettacolare da far invidia a chiunque. In una di queste pochissime puntate, in cui cucina appunto, e insegna... molto affascinante anche sulla materia prima dei prodotti etc, il tema era il brunch domenicale, e ha preparato la sua versione del french toast con le mele stufate.
Me la sono tenuta a mente, riproponendomi di farla prima o poi... e oggi è stata la giornata ideale. Ho ovviamente servito questi french toast come dolce, riducendo ovviamente le dosi, ma se invece di una fetta di pane,ne mangiamo due, come prevedere lo chef, ecco che la colazione della tarda mattinata è bella che fatta edè sicuramente sostanziosa, appetitosa e golosa.

Ingredienti
  • 4 fette di pane bianco (io ho usato il pan cassetta intregrale da me fatto)
  • 1 uovo
  • 4 cucchiai di latte (100 ml circa)
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 cucchiaio di zucchero
per le mele stufate
  • 1 mela
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 3 cucchiai d'acqua
  • 1 noce di burro
per cuocere i french toast
  • una padella antiaderente
  • 1 cucchiaio di olio di semi ( io ho usato olio d'oliva)
  • 20g di burro
Inizio con il preparare le mele stufate. In una padella mettoe lo zucchero e faccio caramellare. 
Lavo una mela, la taglio a spicchi e la privo solo del torsolo, lasciandole la buccia, la taglio a cubetti, in questo modo non si disferanno in cottura. Metto la mela tagliata insieme allo zucchero appena questo si  sarà leggermente dorato. Quindi aggiungo il burro e quando si sarà sciolto l'acqua. Lascio cuocere per una ventina di minuti, finché si sarà formata una salsa dorata e le mele saranno morbide.
In una terrina sbatto l'uovo, aggiungo il latte, lo zucchero e infine la cannella. Quando le mele sono pronte inizio a preparare le fette di pane.
Intingo per bene nel composto di uovo le fette di pane da entrambi i lati.
Metto in una padella antiaderente l'olio e il burro e quando quest'ultimo si sarà sciolto vi cuocio le fette di pane e le faccio dorare 90 secondi per lato.
Impiatto i french toast accompagnandoli con le mele stufate e con la loro salsina.

Created By lacreativeroom