Marmellata di Azuki

Marmellata di Azuki

Marmellata di Azuki


Ho preparato questa marmellata di fagioli azuki, o fagioli di soia rossi, per fare uno scherzo a un mio caro amico. Gli ho confezionato un bel vasetto da regalargli. Non ne ho fatta tanta anche perché non sapevo bene come sarebbe venuta, è iniziato come esperimento scherzoso. La caratteristica di questi fagioli di soia rossi è che sono dolci, e la marmellata detta Anko, viene davvero dolce. Io non sono un'amante del legume fagiolo, ma davvero questa marmellata mi ha fatto ricredere. Naturalmente non ne consumo in grandi quantità, però detto da una che non ama il gusto dei fagioli, questa Anko mi è piaciuta. Ho trovato due modi per preparare questa marmellata: una versione un po' più grezza chiamata Tsubuan in cui si riconoscono ancora qualche fagiolo di soia, e una versione più omogenea e amalgamata chiamata Koshian. La versione più grezza di solito in Giappone viene utilizzata per farcire i Dorayaki. La preparazione è un po' lunga, ma diciamo semplice... ci vuole solo un po' di pazienza, il colore della marmellata è molto particolare...

Ingredienti

  • 200 gr di fagioli di soia secchi (azuki)
  • 200 gr di zucchero semolato (stesso peso degli azuki)
  • acqua q.b.
  • un pizzico di sale
Lavo i fagioli due o tre volte, cambiando l'acqua ogni volta in modo da attenuare il sapore tipico dei fagioli, e li lascio a mollo per una notte.
Metto poi i fagioli in una pentola e li faccio bollire a fuoco medio per circa 5 minuti. Li scolo dall'acqua di cottura e rimetto i fagioli nella pentola.
Aggiungo acqua per 3 volte il peso degli azuki: ad esempio 200 gr di azuki = 600 gr d'acqua.
Comincio la cottura a fuoco medio-basso. Aggiungo 1/3 dello zucchero, in questo caso 60/70 gr e mescolo. Una volta sciolto lo zucchero, ne aggiungo ancora e continuo a mescolare. I fagioli assorbiranno l'acqua, ma bisogna fare attenzione che non l'assorbano tutta. Quando i fagioli inizieranno ad ammorbidirsi spengo il fuoco e faccio riposare per altre 10 ore nella pentola con l'acqua di cottura. A me di acqua non ne era rimasta molta e durante il riposo i fagioli se la sono assorbita. Se invece rimane molta acqua, dopo le ore di riposo, si scolano i fagioli, si rimettono in pentola e si cuociono sempre a fuoco basso, aggiungendo acqua solo per tenere in umido i fagioli e non farli attaccare al fondo della pentola. Mescolo e schiaccio finché il tutto non diventa della consistenza di una classica marmellata. Metto poi la marmellata nei barattoli di vetro, lascio raffreddare, e conservo in frigorifero come una normale marmellata di frutta.

Torta Saint'Honoré... ricetta originale storica

Torta Saint'Honoré... ricetta originale storica

Torta Saint'Honoré... ricetta originale storica

Sto seguendo il programma Bake Off Italia e non posso che ammirare coloro che si sono messi in gioco partecipando al programma. Confesso che io non penso riuscirei, mi piace la calma nelle preparazioni e la mia rassicurante cucina, lo stare concentrata senza avere ansia e pressioni. Inoltre per me è la mia cucinoterapia e sotto i riflettori e con ansie legate al tempo questo aspetto terapeutico verrebbe meno, oltre che il mio divertimento nel fare. In una delle prove è stato richiesto di fare la torta Saint'Honoré in modo creativo. Guardando la trasmissione mi sono chiesta come l'avrei fatta io, e non potevo rispondermi perché per personalizzare una ricetta, secondo me, bisogna conoscerne l'originale. Mi sono allora messa a cercare e ho scoperto che nel corso del tempo esistono diverse versioni del dolce, che ben poco hanno conservato della ricetta. A dire il vero in questa ricerca storica, e di esecuzione, viene fuori che la versione della pasticceria italiana di questo dolce, è ben diversa da quella originale francese: presenza di pan di spagna, crema chantilly o pasticcera, spesso aromatizzata al cacao e alterna le due creme, alcuni usano anche pasta frolla e pan di spagna...
La torta Saint'Honoré è una delle fondamentali della pasticceria francese. Si pensano i suoi natali nel 1843 nella pasticceria Chiboust (da cui prende il nome della crema originale usata per la farcia). Non è una torta facile da realizzare, soprattutto a casa: è una torta sontuosa, ricca. Per la cronaca, in alcune versioni anche la crema Chiboust viene aromatizzata al cacao.
Decido di mettermi alla prova e fare questo dolce nella versione della pasticceria francese, quindi l'originale, per festeggiare, come direbbe un mio caro amico, "il mio genetliaco"...
Armata dei miei fidi attrezzi di molta pazienza, e sotto la supervisione di mia figlia a casa malata, inizio a mescolare e impastare. Naturalmente tutto è fatto homemade: pasta sfoglia, pasta choux, e naturalmente la crema Chiboust, e infine il caramello.
Risultato finale mi sento soddisfatta. La crema Chiboust è particolare, un sapore delicato, equilibrato nell'insieme, e, passatemi il termine, leggera, ariosa. La pasta sfoglia molto friabile, e nonostante la presenza di burro, alcuni l'hanno definita leggera confrontandola a quelle che si possono acquistare e senza retrogusti. La pasta choux è poi stato il successone, piaciuta anche ai palati più difficili. Il caramello, che mi è servito per fissare i bignè e glassarli, non l'ho voluto scuro e da un piacevole contrasto croccante.

Ingredienti 

per la pasta sfoglia
per il pastello
  • 350 gr di farina 00 (io ho usato la 0)
  • 150 gr di burro
  • 10 gr di sale
  • 150 gr di acqua
per il panetto
  • 150 gr di farina 00 (io ho usato farina 0)
  • 350 gr di burro
per la crema Chiboust
  • 6 tuorli, uova bio
  • 5 albumi, uova bio
  • 250 ml latte
  • 100 gr zucchero
  • 25 gr amido di mais (maizena)
  • 1 baccello di vaniglia
  • 3 gr agar agar (anche un po' di più - oppure colla pesce o gelatina 5 gr)
per la pasta choux
  • 250 ml acqua
  • 100 gr di burro
  • 5 gr di sale
  • 150 gr di farina 00 (io ho usato farina 0)
  • 6 uova
per il caramello
  •  300 gr zucchero

Inizio con il preparare la pasta sfoglia, che necessita di molti riposi.
Inizio a fare il pastello lavorando la farina con il burro, il sale e l'acqua fredda. Impasto bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Copro con la pellicola l'impasto e lascio riposare in frigorifero per 30 minuti.
Per il panetto: lavoro il burro e la farina e creoun panetto, e ripongo in frigorifero per 20 minuti. Con l'aiuto del mattarello tiro il panetto ad uno spessore di 2 cm. Stendo il pastello in forma rettangolare in modo che possa contenere il panetto. Posiziono al centro del pastello il panetto e lo avvolgo completamente. Stendo il tutto con il mattarello a 1 cm. Effettuo la "piega a tre". Ristendo l'impasto e ripiego in 4 (a libro), copro con pellicola e metto a riposare in frigorifero per 30 minuti un'ora. Ripeto l'operazione delle piegature un'altra volta (alcuni spiegano anche di fare questa operazione per tre volte). Copro con pellicola e lascio sempre riposare in frigorifero.
Stendo poi la sfoglia a 1,5 cm, la ritaglio con la circonferenza della tortiera da 20-22 cm e buco la sfoglia con i rebbi di una forchetta o con la bucasfoglia, e metto a riposare in frigorifero fino a quando non mi servirà.

Preparo ora la pasta choux: metto a scaldare l'acqua e il burro in una pentola. Quando l'acqua bolle e il burro è completamente sciolto aggiungo, in un colpo solo, la farina mescolata con il sale. Cuocio a fiamma dolce continuando a mescolare. Il composto si indurisce quasi subito, quindi per qualche minuto ci vuole un po' di lavoro di braccia. Quando l'impasto si stacca dalle pareti, lasciando sul fondo e sui bordi una patina bianca, lo trasferisco in planetaria con la frusta a foglia e lascio rafferddare. Se non si ha la planetaria si può anche lavorare a mano in una ciotola con un cucchiaio di legno. Quando il composto si è raffreddato unisco le uova, incorporandole una alla volta. Faccio attenzione che il primo uovo sia bene amalgamato prima di unire al composto il successivo. Trasferisco poi il composto ottenuto in una sac-à-poche con bocchetta liscia (n. 7) e formo prima un bordo lungo la circonferenza della pasta (mi tengo lontana dal bordo della pasta sfoglia 1-2 cm perché la pasta choux in cottura cresce), poi faccio i bignè su una placca ricoperta con carta forno.
Metto a cuocere la sfoglia con il bordo di pasta choux in forno preriscaldato statico a 180° C per 20-25 minuti. Cuocio poi i bignè a 200° C, sempre in forno statico,per 20 minuti.

Preparo la crema Chiboust: metto a scaldare il latte con la bacca di vaniglia. Nel frattempo monto i tuorli con 50 gr di zucchero (metà dose), e unisco l'amido. Quando il latte sta per raggiungere il bollore, tolgo la bacca di vaniglia e lo verso nelle uova montate. Mescolo bene, aggiungo l'agar agar, e rimetto il tutto sul fuoco, a fiamma bassa, per fare addensare, sempre mescolando. Una volta che la crema sarà rappresa tolgo dal fuoco.
Monto gli abumi con i 50 gr di zucchero rimasti, devono avere consistenza pastosa.
Incorporo, mescolando delicatamente, gli albumi montati alla crema calda.Oppure procedere facendo una meringa all'italiana, ossia montare gli albumi con uno sciroppo di zucchero caldo. Unire la meringa alla crema che si è intanto raffreddata.
Monto la panna con pochissimo zucchero a velo. Farcisco i bignè con la panna.
Preparo ora il caramello facendo sciogliere lo zucchero in un pentolino, volento si può mettere un cucchiaio di acqua. Quando lo zucchero è completamente sciolto e ambrato, lo sposto dal fuoco.
Composizione del dolce: con l'aiuto di un pennello metto il caramello sui bignè che attacco, incollo con il caramello, sul bordo della pasta choux della base della torta. Spennello anche la superficie dei bignè in modo che siano belli lucidi e ambrati (io ho scelto questo colore di caramello in modo che non diventi amaro scurendo troppo). Verso poi la crema chiboust nel centro, e completo decorando con panna.










Purée alla noce moscata

Purée alla noce moscata

Purée alla noce moscata

Poco tempo fa in una trasmissione di cucina era stato citato un famoso purée di un noto chef. Ho trovato la ricetta in questione, ma me la tengo per una prossima volta. Stavolta ho voluto provare questa ricetta, sempre francese, trovata nel libro della Joanne Harris, Il libro di cucina di Joanne Harris. Proprio come l'autrice, nemmeno io riesco a capire chi compra prodotti confezionati. Questo è un confort food, uno dei piccoli piaceri della vita, e tra l'altro è veloce da preparare. I bimbi ne andranno matti. Ma chi di noi non ama, e non ha amato, il purée?

Ingredienti
  • 1,5 Kg di patate farinose
  • 175 gr di burro
  • 300 ml di latte
  • 1 uovo
  • 1/4di cucchiaio da minestra di noce moscata grattugiata
  • sale e pepe macinato al momento
Ho pelato le patate, tagliate a pezzi, buttato in una pentola di acqua bollente, e cotto per una ventina di minuti. Le scolo bene e le ributto nella pentola a fuoco basso e, scuotendo la pentola, faccio evaporare il liquido in eccesso. Schiaccio le patate fino a renderle morbide, mi aiuto con uno schiacciapatate, per una perfetta purée. Metto il burro e il latte in una casseruola a fuoco medio e porto lentamente a bollore. Verso addagio il burro fuso e il latte caldo nelle patate, mescolando bene. Rompo l'uovo nelle patate e lo sbatto. Alla fine unisco la noce moscata e aggiusto di sale e pepe. Servo subito caldo.

Bicchierini al limone

Bicchierini al limone

Bicchierini al limone

Dolce per la domenica tratto dal Al mercato con Joanne Harris. Avevo dato la scelta alla Sister a dire il vero, al mattino presto, le avevo mandato un messaggio in cui le davo l'opzione tra diversi dolci. A scatola chiusa, in quanto non sapeva proprio di cosa parlassi, ha scelto questa ricetta. Così di prima mattina, diciamo verso le 7.30-8, eccomi a mescolare e infornare... per fortuna sono abbastanza veloci da fare...
Ho usato delle cocotte da forno monoporzione. Questi bicchierini colorati al limone, a cui ho unito i mirtilli, sono un dolce ideale per l'estate in quanto abbinano la frutta di stagione con la crema dal gusto acidulo dato dall'agrume. Ottimi, anzi l'aroma di limone, si attenua un po', se si servono belli freddi. Se vengono assaggiati a temperatura ambiente, o tiepidi, invece, l'acidità del limone si sente molto più forte come gusto. La Harris suggerisce di accompagnarli con panna liquida e biscottini.

Ingredienti per 6 persone
  • 400 gr di mirtilli, o altra frutta morbida di stagione
  • 3 limoni non trattati, succo e scorza grattugiata
  • 150 gr di zucchero
  • 4 uova
  • 300 ml di panna
  • 75 gr di zucchero a velo
Inizio scaldando il forno statico a 150° C.
Sciacquo, asciugo, e divido i mirtilli nelle cocotte. Se si vuole usare altra frutta come pesche o albcocche, sarà necessario dividerle a metà, privare la frutta dal nocciolo, quindi tagliare la frutta a pezzi e sistemarla negli stampini.
Metto il succo di limone, la scorza grattugiata, lo zucchero, e le uova in una ciotola capiente, e li sbatto fino ad ottenere un composto omogeneo, e dopo aggiungo la panna e mescolo bene. Verso la crema al limone nelle cocotte, che pongo a bagnomaria in una teglia da forno dai bordi alti riempita per metà con dell'acqua calda. Inforno per 30 minuti circa. Tolgo poi dal forno e lascio raffreddare.
Una volta freddi li cospargo con lo zucchero a velo, li metto sotto il grill finchè lo zucchero si caramella e diventa dorato (a me è venuta crosticina tipo creme brulée). Lascio di nuovo raffreddare prima di servire.

Gaufre del mercato (gaufre de foyer)

Gaufre del mercato (gaufre de foyer)

Gaufre del mercato (gaufre de foyer)

Devo svuotare il frigorifero dei pochi ingredienti rimasti prima di partire per un po': non che ci sia rimasto molto, anzi, ma ho latte, uovo, e poche verdure. Con uovo e latte che si fa? Una gaufre, così oltre che per cena, quelle che restano me le posso portare come pranzo al sacco, o surgelare. Nei miei appunti di ricette sulle gaufre ne ho molte da provare e stavolta dalla lista ho estratto questa variante.

Ingredienti
  • 250 gr di farina (io ho usato la farina tipo 0)
  • 350 ml di latte (o latte misto acqua, io solo latte)
  • 15 gr di fecola di patate (o amido)
  • 1 uovo (io intero, anche se ricetta dice solo tuorlo)
  • 25 ml di olio (ricetta vorrebbe strutto)
  • 6 gr di bicarbonato di sodio
  • 1 pizzico di sale
  • aroma a scelta (io vaniglia)
Ho mescolato la fecola di patate con la farina e il bicarbonato. Metto tutto in una ciotola e lavoro con la frusta unendo lentamente il latte (o latte e acqua). Aggiungo l'uovo, l'olio, il sale e l'aroma scelto. Mescolo bene. Faccio cuocere nella piastra a fuoco medio, medio basso. Porto a tavola e ognuno condisce a piacere accompagnando con dolce o salato...

Polpettone di patate e zucchine filante

Polpettone di patate e zucchine filante

Polpettone di patate e zucchine filante

Continuo a cercare e sperimentare ricette in cui si usano le zucchine in modo che non vengano a noia e vengano mangiate da tutti: granfie  bambini. Chi ha bimbi in casa da sfamare sa bene a volte la difficoltà nel somministrare il "verde" nel piatto. Ma a volte non solo a loro. Inoltre la zucchina dal gusto così delicato, a volte insipido, necessita di essere arricchita con qualcosa. Mentre, quando non è proprio freschissima perché magari ha qualche giorno di frigorifero e diventa amarognola, necessita di essere... come dire coperta da altri aromi, insaporita o nascosta... Ma al di là tutte le motivazioni le zucchine sono estraente versatili e ultimissime per la ricchezza di sali minerali e poche calorie. Per variare e non friggere stavolta faccio un bel polpettone con patate, amate da tutti, zucchine e insaporisco il tutto con formaggio e mozzarella filante. Se poi amate il contrasto crosticina croccante usate il pangrattato, diversamente no. Lo dico perché ad esempio mia figlia ancora non ama il contrasto di consistenze e quindi la crosticina scrocchiarella non la posso fare... per ora, ma chissà in seguito.
La ricetta è semplice e di sicuro successo, e diventa anche un bellissimo piatto unico.

Ingredienti
  • 4 zucchine
  • 500 gr di patate
  • 1 cipolla
  • 2 uova
  • noce moscata
  • sale
  • pepe
  • olio evo
  • mozzarella
  • parmigiano grattugiato
  • pane grattato (io non l'ho usato)
Ho lessato le patate. Ho pulito e affettato la cipolla, e messa a stufare con olio e un po' d'acqua a fuoco dolce. Ho pulito e tagliato a rondelle le zucchine e messe a stufare insieme alla cipolla. Faccio cuocere zucchine e cipolle finché non sono tenerissime, e aggiusto di sale.
Quando le patate sono cotte, le schiaccio con lo schiacciapatate, aggiungo le zucchine con la cipolla, le uova, il parmigiano e le spezie, e aggiusto di sale e pepe. Se troppo morbido unisco all'impasto del pane grattato. Stendo l'impasto su carta forno, sistemo le fette di mozzarella, arrotolo aiutandomi con la carta forno, cospargo con parmigiano, e se piace la crosticina il pane grattato. Inforno per 20 minuti a 180°-200° C. Sforno e impiatto caldo e filante.

Torta magica al cacao

Torta magica al cacao

Torta magica al cacao


Poco tempo per lavorare, tanto latte, e che dolce faccio per domani? Sister vuole qualcosa al cioccolato o cacao. Così tiro fuori dall'archivio la ricetta della torta magica al cacao, la cui preparazione è velocissima, cottura lenta e lunga, e da fare rigorosamente il giorno prima perché si deve servire fredda.
Avevo già provato la versione al limone, e mi era piaciuta molto.
Devo dire che anche questa al cacao non ha deluso: tagliata a quadretti, ricoperto di zucchero a velo, preso cucchiaino messo un boccone in bocca e... magia, si scioglie, una torta budinosa, a tre strati con tre consistenze diverse, ben blanciata in dolcezza e amaro del cacao, non stucchevole, anzi, da togliere dalla tavola perché un quadrotto tira l'altro. Importante sono le dimensioni dello stampo per la cottura affinché si ottenga questo particolare, magico effetto... Una torta di sicuro successo con poco sforzo...

Ingredienti
  • 65 gr di farina tipo 00 (io ho usato tipo 0)
  • 50 gr di cacao amaro
  • 4 uova medie bio
  • 150 gr di zucchero semolato
  • 125 gr di burro
  • 500 ml latte tiepido
  • 1 cucchiaio di acqua
  • 1 cucchiaio scarso di estratto di vaniglia
  • 1 cucchiaino di succo di limone
Ho diviso i tuorli dagli albumi e ho montato i tuorli con lo zucchero per almeno 10 minuti o finchè il composto non sarà bianco e spumoso. Sempre sbattendo aggiungo un cucchiaio di acqua e uno di estratto di vaniglia. Unisco poi il pizzico di sale, e il burro fuso raffreddato. Setaccio la farina col cacao, e lo aggiungo alle uova sbattute.Continuo a sbattare per incorporare bene tutti gli ingredienti. E' importante che il composto non presenti grumi, e metto da parte.
Monto gli albumi con il limone a neve, la consistenza deve essere neve mordiba, non troppo ferma.
Unisco i due composti mescolando delicatamente per non smontare l'impasto. Verrà un impasto piuttosto liquido.
Imburro una teglia quadrata 20x20 cm, fodero la teglia con carta forno e verso il composto. Inforno in forno statico preriscaldato a 150° C per 80 minuti (se si usa forno ventilato impostate la temperatura 130° C per 70 minuti), finché la superficie della torta non risulterà ben dorata. Prima di sfornarla controllo con uno stuzzicadente che la torta sia cotta, consistenza morbida ma non liquida. Quindi sforno, e lascio raffreddare completamente a temperatura ambiente nella teglia. Dopodichè la copro con pellicola alimentare e la metto in frigorifero a compattare per almeno due ore (io la faccio il giorno prima). Quando la torta si sarà compattata la sformo e taglio a cubotti (mi aiuto con un coltello a lama liscia e lunga, volendo bagnata). Sistemo i cubotti su piatto da portata, spolverizzo con zucchero a velo o cacao amaro, o entrambi e servo.

Gnocchi di patate ai porri

Gnocchi di patate ai porri

Gnocchi di patate ai porri

Questa estate, sfogliando varie riviste, avevo letto un paio di ricette di primi con i porri, e le avevo trovate, almeno nella teoria golose, anche se assolutamente da personalizzare a mio gusto.
I porri mi piacciono molto, e ne ho quasi sempre in casa.
Ora, non sapendo scegliere quale tipo di condimento provare per primo, decido solo di prendere spunto ed ecco che nasce questo piatto. Risultato finale un primo goloso, delicato, e anche abbastanza veloce da fare, se si hanno già gli gnocchi pronti, o la pasta pronta già fatta, il discorso sul tempo cambia se ci mettiamo a fare la pasta in casa. Comunque per questo tipo di condimento consiglio una pasta all'uovo fresca o secca, o gli gnocchi di patate che ben assorbono il condimento cremoso. Un confort food da servire assolutamente caldo, bollente.

Ingredienti per 4 persone
  • 800 gr di gnocchetti di patate
  • 40 gr di burro
  • 20 ml di olio extravergine d'oliva
  • 2 porri
  • 1 bicchiere di latte
  • 50-100 ml di panna
  • sale e pepe
  • parmigiano grattugiato
Ho tagliato a rondelle i porri e li ho fatti stufare dolcemente in burro e olio. Ho unito il latte dopo circa 5-10 minuti, e a fuoco dolce, fatto assorbire. Ho aggiustato di sale.
Ho tagliato a filetti sottili la parte verde del porro e messo nella pentola con l'acqua freddda, dove farò cuocere gli gnocchetti. Quando acqua bolle, salo e butto gli gnocchetti.
Nel frattempo aggiungo la panna ai porri e continuo cottura dolce, quando si sarà ritirato un pochino il condimento, con una schiumarola prendo gli gnocchi venuti a galla con i filetti di porro e li unisco alla padella con il condimento. Faccio amalgamare e insaporire nella padella a fuoco dolce. Aggiusto di sale e pepe, e parmigiano grattugiato. Impiatto e servo caldo.

Zuppa svedese piccante con cozze, vongole, verdure e panna acida

Zuppa svedese piccante con cozze, vongole, verdure e panna acida

Zuppa svedese piccante con cozze, vongole, verdure e panna acida


zuppa svedese piccante con cozze, vongole e verdure


Ho tratto questa ricetta dal libro che avevo acquistato all'Ikea.... e sì riesco a comprare anche libri all'Ikea, ma già assemblati, anche se in modo molto ecologico. Comunque mi sono lasciata tirare da questo libro, dall'aspetto grezzo, ma pieno di curiosità, e a prezzo scontato. Sfogliandolo ecco che leggo questa particolare ricetta per una bella zuppa con i mitili e le verdure: un bel piatto unico!!!
Metto il segno nella pagina col proposito di provarla, prima o poi... e infatti l'ho fatta ed ha avuto successo, tanto che l'ho inserita tra le ricette di casa.

Le verdure vengono cotte nell'acqua delle cozze e vongole insieme al peperoncino. E' un piatto che sprigiona tutto il sapore di mare, caldo e confortante, soprattutto in questa stagione fredda e umida. Le zuppe si sa scaldano dentro e fuori. 

L'ho servita con fette di pane fatto in casa tostato. Non si usa altro condimento che la panna acida, assolutamente necessaria perché rinfresca e attenua il peperoncino (io ne ho usato uno bello forte affumicato).
I pomodori si possono scegliere quelli che si preferiscono, anche se la ricetta suggerisce pomodori di vari colori, così da rallegrare il piatto, e vengono usati gli spinaci al posto delle bietole, anche se lascia la libertà di sotituirli con queste ultime. Tra spinaci e bietole io preferisco di gran lunga le bietole, più delicate di gusto, e trovo che si armonizzino bene con gli altri ingredienti del piatto.

La ricetta è semplice e veloce da rifare, pochi minuti di cottura. La parte piùunga la pulizia delle cozze e delle vongole, che rigorosamente devono essere freschi.



Ingredienti
per 3-4 persone

  • 1 kg di cozze
  • 1 kg di vongole (io ho usato le veraci)
  • 400 ml di acqua
  • 800 gr di pomodori maturi
  • 1 cucchiaino di peperoncino chipotle in salsa adobo tritato finemente o fiocchi di peperoncino affumicato
  • 200 gr di bietole pulite (vanno bene anche quelle surgelate)
  • panna acida
  • manciata di gambi di aneto o di finocchio (non li ho omessi)
  • sale marino
  • fette di pane per accompagnare leggermente tostato (mia aggiunta)

Sistemo le cozze in una grande padella asciutta e molto calda e faccio saltare le cozze per un paio di minuti, quindi aggiungo 200 ml di acqua fredda e metto immediatamente il coperchio. Quando le cozze cominciano ad aprirsi si può interrompere la cottura (circa 3-5 minuti). Verso le cozze in uno scolapasta con una ciotola capiente sotto per recuperare il liquido di cottura, ed estraggo le cozze dalle conchiglie.
Risciacquo, asciugo e rimetto la pentola sul fuoco. Ripeto la procedura per cuocere le vongole.
Filtro, per eliminare eventuali tracce di sabbia, il liquido di cottura dei mitili (circa 600 ml) con un colino a maglie fitte nella pentola pulita.
Preparo la panna acida mescolando qualche goccia di succo di limone alla panna e lascio riposare per almeno mezz'ora, la panna si addenserà e acquisterà un sapore particolare.
Pulisco e taglio le bietole a strisce sottili (si possono usare anche quelle surgelate). Lavo faccio una dadolata di pomodori. Trito finemente il chiplote o il peperoncino affumicato. Metto tutti questi ingredienti nel brodo dei mitili filtrato, metto il coperchio e porto a ebollizione. Faccio cuocere a fuoco lento per 5-10 minuti o finché le bietole non sono al dente. Aggiungo le cozze e le vongole alla pentola, aggiusto di sale marino.
Nel frattempo tosto le fette di pane.

Non resta che impiattare la zuppa aggiungendo la panna acida e l'aneto tritato (per chi gradisce) e servo ben caldo.


Riso, rucola... salmone

Riso, rucola... salmone

Riso, rucola... salmone

Periodicamente mi viene il desiderio di rucola, mi piace moltissimo sia cruda che cotta. Stavolta l'ho usata per un risotto, e andrebbe già bene solo riso e rucola come di solito faccio... poi mentre prendo gli ingredienti dal frigorifero, mi salta anche in mano una fetta di salmone affumicato che mi era avanzato dal giorno prima, e così penso che una nota di colore nel bianco e verde, starebbe bene. Per addolcire e amalgamare il tutto, uso un po' di panna fresca. La panna smorza il gusto forte e amarognolo della rucola, e ben si unisce al salmone affumicato e alla sua salinità. E poi rende il piatto molto goloso. Ma si può anche omettere se si preferisce una preparazione più leggera.
E' un piatto adatto a tutti, grandi e piccoli, agli intolleranti del glutine, ed è, se come me li preferite, un bel piatto unico.

Ingredienti per 3-4 persone
  • 100 gr di rucola
  • 1 cipolla
  • 350-400 gr di riso
  • una nce di burro
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe
  • 100 ml di panna fresca
  • parmigiano grattugiato
  • 1 bicchiere scarso di vino bianco
  • 100-200 gr salmone affumicato
Ho messo olio e burro in una pentola. Ho pulito e affettato sottilmente la cipolla e messa a rosolare nella pentola a fuoco dolce. Ho lavato e tagliato la rucola, e l'ho aggiunta alla cipolla. Ho sfumato col vino bianco e messo a tostare il riso. Aggiungo acqua tiepida per la cottura del riso. Nel frattempo sminuzzo il salmone. Quando il riso è quasi pronto manteco con la panna, faccio ritirare. Aggiungo il salmone sminuzzato. Aggiusto di sale e pepe. Impiatto e servo, a parte metto anche il parmigiano grattugiato per chi lo gradisce. Quando la preparazione è senza il salmone manteco anche con il parmigiano, ma col salmone mi piace senza. Quindi va un po' a gusto personale. Spolverata di pepe, e servo caldo...

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