17 gennaio 2016

Marshmellows per la calza della Befana

Marshmellows per la calza della Befana

Cosa metto quest anno nella calza della Befana?
Confesso che mi piacciono i marshmellows ... Lo so sono stucchevolmente dolci, ma quella morbidezza e quel profumo di vaniglia li rendono irresistibili. 
Da quando sono diventata vegetariana, e per di più con la fissazione di leggere le etichette degli alimenti, non li ho più acquistati, ma la tentazione è rimasta... Poi ecco che mi saltano in mano, o sotto gli occhi delle ricette per farli in casa. Evviva! Decido di provarci per riempire la calza della Befana, naturalmente faccio anche una versione simil carbone.
Chi mi conosce sa che non amo i coloranti artificiali, e per il mio finto carbone uso del buon cacao. Come addensante uso l'agar agar, invece dei fogli di gelatina... Così in pochissimo tempo ecco che prendon forma i miei golosissimi dolcetti. 
Ed ecco che il giorno della Befana ho fatto trovare i dolcetti e il "carbone" alla mia bimba, e non solo... Devo confessare che il "carbone" ha riscosso molto successo... Quasi quasi vale la pena esser un po' monelli...

Ingredienti
  • 240 gr di zucchero
  • 120 ml acqua
  • 60 gr albume
  • 2,5 gr di agar agar
  • Aroma a piacere (di solito vaniglia)
  • Zucchero a velo e cacao amaro per decorare
Ho iniziato mettendo zucchero, agar agar e acqua in un pentolino a sciogliere e creare uno sciroppo. Quando raggiunge la temperatura di 122° C, spengo e attendo che la temperatura scenda a 121° C.
Mentre preparo lo sciroppo monto gli albumi, e quando saranno semi montati aggiungo a filo lo sciroppo. Continuo a montare fino a quando il composto non si sarà raffreddato.
Riempio con il composto una sac a poche e do forma ai marshmellows sistemandoli su una superficie spolverata di zucchero a velo, e per quelli al finto carbone zucchero a velo e cacao setacciato.
A questo punto si possono decorare a piacere. Nel mio caso ho usato solo zucchero a velo e zucchero a velo con cacao amaro setacciato. Ma si può usare quello che si preferisce dalla frutta secca, a frutta liofilizzata, o bruciarli col cannello.
Dopodiché dubito che ci sarà la necessità di conservarli per più giorni. Ma in caso, basterà spolverizzarli bene con lo zucchero a velo e un po' di maizena, metterli in una scatola ermetica e conservarli in frigo per pochi giorni.

9 dicembre 2015

Compleanno Bilance!

Compleanno Bilance!

Finalmente mi ritaglio del tempo, mi siedo e provo a scrivere e pubblicare, ovviamente con tutta calma, delle preparazioni culinarie della serata dei compleanni Bilance. Ero partita con l'idea di una cena francese, tanto per cambiare un po',  e alla fine di francese è rimasta l'idea, l'ispirazione... è venuta fuori una cena francesa rivisitata con altri sapori e profumi.
Il menu della serata consisteva in antipasto con quiche con zucchine e bufala, una primo con un'immancabile zuppa di cipolle con formaggio stagionato di bufala, e infine ho provato a "sfidarmi" con la costruzione di un dolce famoso per il suo effetto scenografico, il croquembouche con crema al limoncello.

Quiche zucchine e bufala

Ingredienti
  • pasta sfoglia (homemade)
  • 300 gr di zucchine
  • 1 cipolla
  • 300 gr di ricotta di bufala
  • 100gr abbondanti di formaggio di bufala stagionato
  • 40 gr di parmiggiano reggiano
  • 2 uova medie bio
  • 1/2 - 1 cucchiaino di zenzero
  • noce moscata
  • pepe
  • sale
  • olio evo
  • brandy/cognac
Ho pulito e affettato sottilmente la cipolla, messa a stufare in padella con un filo di olio e un filo di acqua.
Ho pulito e affettato le zucchine, aggiunte in padella con la cipolla e lasciate stufare con un po' di sale. Quando sono quasi pronte ho sfumato con del brandy, ho aspettato che  evaporasse, ho spento e lasciato raffreddare le zucchine.
Ho lavorato la ricotta con le uova, il sale, le spezie, aggiunto i formaggi grattugiati, ed infine ho unito la padellata di zucchine.
Ho steso la pasta sfoglia in uno stampo da 24 cm, ho versato l'impasto di zucchine e formaggi, livellato bene, cotto in forno statico a 160°C per circa 30/40 minuti.
Ho servito la quiche tiepida.

Zuppa di cipolle

  • 800 gr di cipolle (ho usato le bionde)
  • 100 gr di burro
  • formaggio parmigiano
  • formaggio di bufala stagionato
  • pane cassetta tostato (fatto con pasta madre, homemade)
  • acqua
  • 1 cucchiaio di farina
  • pepe, sale
  • brandy /cognac
Taglio le cipolle a fettine sottili e le lascio appassire dolcemente nel burro. La rosolatura deve essere lenta, quindi aspetto, con pazienza, che  le cipolle siano quasi sfatte aiutandomi ogni tanto con l'aggiunta di un po' di acqua. Aggiungo un cucchiaio di farina per far fare una cremina, e dopo acqua per completare la cottura.
Intanto grattugio i formaggi e taglio il pane.
Faccio tostare il pane in forno.
Prendo le terrine di coccio da forno quanti sono gli ospiti adagio i crostini di pane, metto i formaggi, ricopro con cipolle e brodo, macinata di pepe, rimetto spolverata di formaggi, sfumo con un po' di brandy e metto a gratinare il forno.
Servo bollente.

Croquembouche

Ecco la mia versione del tutto particolare della piramide del croquembouche, che mi è costata anche bruciatura da caramello sul dito indice... ma a parte gli incidenti di percorso, e la struttura alquanto particolare, il risultato finale a livello gustativo è stato molto soddisfacente: la pasta choux racchiude una leggerissima crema al limoncello, quindi anche fresca, e il caramello dà il croccante che ben contrasta l'interno morbido e la sofficità del bignè. Ci siamo divertiti a spiluccare il dolce prendendo i bigné con le mani, si ritorna un po' bambini, e immancabilmente piace anche di più, e in questo modo, senza che uno se ne accorga, questi bignè diventano come le ciligie, uno tira l'altro e si continua a mangiarli.
Ingredienti
  • pasta sfoglia homemade
Pasta choux classica
  • 250 gr acqua
  • 100 gr di burro
  • 5 gr di sale
  • 150 gr di farina (io uso la tipo 0)
  • 6 uova bio
Crema pasticciera al limoncello
  • 340 gr dilatte fresco intero
  • 4 tuorli bio medi
  • 60 gr di zucchero semolato
  • 20 gr di amido di mais 
  • 10 gr di farina di riso
  • 1 bicchiere di limoncello
  • 100 gr di panna fresca da montare
  • 25 gr di zucchero a velo
caramello
  • 500 gr di zucchero 
  • 1 dl di acqua
Preparazione della pasta choux classica per i bignè. In una pentola scaldo l'acqua e il burro. Quando l'acqua bollirà e il burro sarà completamente sciolto, aggiungo in un colpo solo la farina e il sale. Cuocio a fiamma dolce continuando a mescolare. Il composto si indurisce quasi subito, quindi per i prossimi due/tre minuti servirà un bel lavoro di muscoli. Quando l'impasto si staccherà dalle pareti, lasciando sul fondo e sui bordi della pentola una patina bianca, lo trasferisco nella planetaria con la frusta a foglia e lo lascio raffreddare. Poi aggiungo le uova intere uno alla volta, facendo bene attenzione a non mettere il successivo se il primo non è ben amalgamato all'impasto. Naturalmente si può fare questa operazione anche a mano, lavorando l'impasto in una ciotola e con un cucchiaio di legno, e usando la stessa attenzione nell'incorporare le uova. Trasferisco poi il composto in una sac-à-poche con bocchetta liscia (n.7) e formo i bignè su una placca ricoperta con carta forno. Mantengo una certa distanza tra uno e l'altro, perchè in cottura si gonfieranno. Se si forma un ciuffetto sulla cima mentre si sistemano sulla placca, è consigliabile schiacciarlo con un dito inumidito di acqua. Attenzione anche alle dimensioni che dovranno essere tutte uguali. Cuocio in forno preriscaldato statico per 20 minuti circa a 200°C. Poi faccio raffreddare e farcisco.
Preparazione della crema pasticciera, con il metodo vulcanico del maestro pasticciere Ernst Knam. Scaldo il latte con il limoncello. Nel frattempo lavoro i tuorli con lo zucchero in una ciotola. Quando lo zucchero si è completamente sciolto, butto in un colpo solo la farina e l'amido setacciati insieme, e amalgamo. Prima che il latte bolla, prelevo qualche cucchiaiio e stempero il composto di uova. Quando il latte bolle verso il composto delle uova nella pentola sul fuoco acceso, e non mescolo, lascio che si formi una specie di coperchio. Quando il latte, sotto il coperchio di impasto, inizia a bollire e forma delle bolle, quasi come se eruttasse (stile polenta), inizio a mescolare bene con una frusta per 30/40 secondi. Poi tolgo dal fuoco e verso la crema così ottenuta in una ciotola e coprocon pellicola a contatto, per non far formare la crosticina, e faccio raffreddare.
Stendo la pasta sfoglia, creo un disco spesso massimo 2 mm, la bucherello con i rebbi di una forchetta e metto in forno per 20 minuti a 200°C. Passato questo tempo, tiro fuori la teglia, spolvero con zucchero a velo da entrambi i lati e faccio cuocere a 260°C per massimo 3 minuti. Sforno e faccio raffreddare.
Monto ora la panna con lo zucchero a velo, e la unisco alla crema pasticciera, amalgamando bene. Riempio una sac-à-poche con la crema ottenuta e farcisco i bignè.
Preparo il caramello mettendo in un pentolino, dal fondo spesso, lo zucchero con l'acqua. Faccio sciogliere lo zucchero e assumere un bel colore biondo. Levo dal fuoco per non far scurire troppo il caramello e renderlo amaro. Prendo i bignè farciti e li passo nel caramello uno per uno (facendo attenzione alle dita, come dicevo) immergendo solo metà del bignè, e uno alla volta, li adagio sulla pasta sfoglia, creando un edificio a base circolare e creando così il mio cono. Se il caramello si dovesse raffreddare, basterà scaldarlo su una pentola con dell'acqua calda, a bagnomaria.
Finita la costruzione creare dei fili col caramello avanzato, mi aiuto con una forchetta facendo colare il caramello direttamente sul mio cono di bignè. Volendo fare una cosa particolare, io ci ho provato infatti non si vede in foto, ho usato del fruttosio, l'ho fatto sciogliere esattamente come lo zucchero, creo il caramello e ho aggiunto dei brillantini alimentari.

16 settembre 2015

Torta ricotta e pere... ispirata al maestro Sal de Riso

Torta ricotta e pere... ispirata al maestro Sal de Riso

torta ricotta e pere

Un dolce tra i classici della costiera amalfitana. Esistono moltissime versioni di questa torta, e tra queste tante c'è anche la ricetta di un noto maestro pasticciere di Minori: Sal de Riso. 
Tutte le volte che faccio questa torta è un sicuro successo: buonissima, bella a vedersi nella sua semplicità, facile da realizzare, fresca e profumatissima. Un dolce che racchiude i profumi, i sapori e le bellezze di luoghi incantati.
Ho voluto realizzare due versioni dello stesso dolce: una torta grande per gli adulti, e una monoporzione abbondante per i bambini o coloro che non gradiscono una bagna alcolica. Di solito io non uso bagne alcoliche perché tutti devono poter mangiare il dolce, altrimenti faccio evaporare bene l'alcool o, come in questo caso, faccio delle porzioni senza la nota alcolica. Trascrivo di seguito la ricetta del maestro, pubblicata nel suo libro "I dolci del Sole", tra parentesi le mie variazioni. Per la versione non alcolica ho lievemente bagnato il pan di spagna solo con lo sciroppo di zucchero. Avendo fatto più torte ho aumentato le dosi che sono indicate nella ricetta, soprattutto con la crema di ricotta ho modificato i quantitativi usando quasi 600gr di ricotta vaccina con 200 gr di panna fresca e 200 gr di zucchero. Già così viene una crema dolce ma non eccessivamente dolce, stucchevole. Come decorazione mi sono presa la libertà di giocare con il caramello creando delle gocce e una composizione con dei fili.

Ingredienti

Pan di Spagna alle nocciole, due stampi da 20-22 cm

  • 65 g di zucchero
  • 3 uova intere
  • 90 g di nocciole intere e tostate (meglio sarebbe avere quelle di Giffoni)
  • 30 g di farina 00 (io uso la tipo 1 o 0)
  • 50 g di burro fuso
Crema alla ricotta
    torta ricotta e pere
  • 400 g di ricotta di latte vaccino
  • 150 g di panna montata fresca
  • 150 g di zucchero
  • 1 baccello di vaniglia (o 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere)
Bagna alle pere
  • 100 g di acqua
  • 70 g di zucchero
  • 50 g di distillato di pere (o un liquore che possa andar bene con le pere come una grappa)
Farcia alle pere
  • 175 g di pere pennate di Agerola (o pere Williams)
  • 50 g di zucchero
  • 10 g di distillato di pere
  • 3 g di amido di mais (io amido di riso)
  • 1/2 limone di Costa d'Amalfi
  • olio extravergine d'oliva 
Decorazione
  • zucchero a velo
  • pera sciroppata
  • caramello
Preparo il pan di Spagna montando le uova con lo zucchero per 12-15 minuti, finché non avranno quadruplicato il loro volume iniziale.
Frullo le nocciole insieme alla farina. Faccio ammorbidire, sciogliere, il burro in un piccolo tegame facendo attenzione a non riscaldarlo troppo.
Quando le uova saranno ben gonfie, usando una paletta, incorporo delicatamente la farina con le nocciole miscelate. Infine aggiungo il burro.
Stendo il composto dello spessore di 1 cm in due tortiere dal diametro di 22 cm, precedentemente imburrate e infarinate. Inforno per circa 10 minuti in forno statico preriscaldato a 180° C.
Per la farcia alla ricotta, manteco la ricotta con lo zucchero e la polpa di vaniglia (i semi), e la lavoro con le fruste elettriche per 5 minuti circa. A questa crema unisco la panna montata ben soda.
Per la bagna alle pere faccio bollire l'acqua con lo zucchero per 30 secondi. Lascio raffreddare e unisco il distillato di pere (o grappa). Prima di unire il liquore metto un po' di sciroppo da parte per la versione non alcolica.
Preparo la farcia alle pere. Sbuccio le pere e le taglio a cubetti, unisco lo zucchero e il succo di mezzo limone. In una padella antiaderente verso un filo di olio d'oliva, metto le pere con lo zucchero e il succo di limone, e faccio cuocere a fuoco medio. Quando sul fondo della padella si vedrà il succo delle pere, spolvero con l'amido di mais (o riso) e faccio cuocere ancora per 2 minuti. Aggiungo il distillato di pere (o grappa), tolgo dal fuoco e faccio raffreddare a temperatura ambiente. Anche in questo caso levo e metto da parte un cucchiaio abbondante di pere cotte prima di aggiungere il liquore.
Per la composizione della torta non seguo proprio le istruzioni del maestro, ma preferisco stratificare gli ingredienti. Il maestro, scrive nella ricetta, mette tutta la ricotta sul pan di Spagna, incorpora le pere e ricopre con l'altro pan di Spagna. Io sistemo sul piatto da portata un disco di pan di Spagna, attorno metto un'anello d'acciaio di 22 cm di diametro e 4,5 cm di altezza. Bagno il pan di Spagna con la bagna, metto un primo strato di crema di ricotta, sopra metto le pere e ricopro con un altro strato di crema di ricotta. Adagio l'altro disco di pan di Spagna, bagno anche questo con la bagna alla pera, e infine metto il dolce in freezer a rassodarsi per 2 ore. Trascorso questo tempo, sfilo l'anello d'acciaio riscaldandolo leggermente con il phon, e trasferisco la torta in frigo fino al momento di servirla. Prima di portare in tavola, la cospargo abbondantemente con zucchero a velo e decoro. Il maestro sistema una pera sciroppata e decorazioni di caramello... io, in passato ho fatto sia la versione suggerita dal maestro, e ultimamente con decorazioni di caramello.

torta ricotta e pere



7 settembre 2015

Torta Giulio, mou salato e cioccolato, del maestro Ernst Knam...

Torta Giulio, mou salato e cioccolato, del maestro Ernst Knam...



Questa è tra le torte che  amici e conoscenti mi chiedono di più. Ho trovato la ricetta nel libro del maestro Ernst Knam, il quale aveva dedicato questa crostata a uno dei suoi figli, e infatti ne porta il nome.
Non è una ricetta leggera: caramello, anzi mou salato e ganache al cioccolato si fondono per un'alchimia particolare di sapori racchiusi in una croccante frolla al cacao con sentori di sale. Sale e cioccolato sono un insieme speciale: il cioccolato viene esaltato dal sale. Ho seguito la ricetta alla lettera, o quasi, così la riporterò, con tra parentesi le mie variazioni.
Per San Valentino ho pensato di decorare con i simboli romantici per eccellenza: biscotti con la frolla della base, e cuuori di cioccolato fondente e bianco.
Nel realizzare la ricetta bisogna solo fare attenzione alla preparazione del mou: il caramello bollente potrebbe schizzare quando viene versata la panna, se questa non è ben calda.
E' una torta sicuramente dai sapori ben decisi, adatta a golosi veri e veri amanti del cioccolato e del mou.

Ingredienti

- Pasta frolla al cacao
  •  125 gr di burro (io ho usato quello leggermente salato)
  • 125 gr di zucchero
  • 1 uovo
  • stecca di 1/2 vaniglia (io ho usato vaniglia in polvere del Madagascar)
  • 5 gr di lievito in polvere (io non l'ho messo)
  • 200 gr di farina 00 (io ho usato la farina 1)
  • 40 gr di cacao in polvere
  • 4 gr di sale (ne ho messo un pizzico)
- Ganache al cioccolato
  •  220 ml di panna fresca liquida
  • 300 gr di cioccolato fondente al 60% (io ho usato due tavolette al 50% e una al 72%)
- Mou salato
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 100 gr di panna fresca liquida
  • 90 gr di burro (io leggermente salato)
  • 2 gr di sale di Maldon più qualche fiocco per decorare
Innanzitutto preparo la frolla al cacao: in una planetaria, o a mano,  impasto il burro precedentemente ammorbidito con lo zucchero e la vaniglia. Quando gli ingredienti saranno amalgamati, unire lentamente l'uovo, quindi la farina, il cacao, il lievito (se lo usate) e il sale. Appena la farina è incorporata, smetto di impastare, mi sposto su un piano di lavoro e velocemente formo un panetto che avvolgo nella pellicola e faccio riposare in frigorifero per almeno 3 ore.
Imburro una tortiera del diametro di circa 20 cm. Stendo la frolla in un disco spesso di circa 2,5 mm e fodero lo stampo. Ricopro la frolla con carta forno e all'interno metto i pesi per fare la cottura in bianco. Cuocio in forno statico preriscaldato a 175° C. Dopo 15 minuti, tolgo i pesi e la carta forno, e proseguo la cottura per altri 5 minuti, dopodichè sforno, levo dallo stampo e metto su una gratella per dolci a raffreddare. 
Mi dedico al mou salato: in un pentolino scaldo lo zucchero senza toccarlo e lo lascio caramellare. Quando sarà di un bel colore bruno aggiungo la panna, che avrò scaldato a parte, e faccio ridurre per 5 minuti a fuoco vivo, mescolando continuamente: gli ingredienti si dovranno amalgamare alla perfezione. Quando avrò raggiunto questo risultato, tolgo il pentolino dal fuoco e incorporo con cura il burro precedentemente ammorbidito con il sale.

Verso il mou nel guscio di frolla fino a metà altezza del bordo. Metto tutto nel congelatore a rassodare (ci vorrà circa un'ora).
Mentre la torta è nel congelatore mi dedico alla ganache al cioccolato: porto la panna a bollore, unisco il cioccolato tritato, a pezzi o in gocce, e amalgamo sino a quando la ganache non sarà del tutto emulsionata.
Prendo la torta e verso la ganache al cioccolato nello spazio rimanente, rimetto tutto a raffreddare in frigorifero per un'altra ora.
Appena prima di servire, decoro con qualche cristallo di sale di Maldon.




25 agosto 2015

Torta bosco, del pasticciere Andrea De Bellis

Torta bosco, del pasticciere Andrea De Bellis

Sfogliando uno dei miei libri di pasticceria/cucina, vedo questa torta del pasticcere Andrea De Bellis e mi annoto mentalmente che prima o poi devo provare a farla. L'occasione si presenta per una cena con amici speciali, davvero molto speciali, che si inventano lavori che mi piace fare per aiutarmi, e mentre scrivo di loro o quando li penso immancabilmente mi vien da sorridere...
Così eccomi a preparare questo particolare dolce, sia per esecuzione che per sapori, davvero speciale, e foto a parte, si presenta come un trionfo di fragole e lamponi, che nascondono una delicatissima crema pasticciera, il tutto poggiato su un biscotto alla mandorle (il daquoise), l'essenza di rosa poi conferisce un profumo e una delicatezza particolare all'insieme.  Questo dolce è perfetto anche per le persone intolleranti al glutine.

Ingredienti
  • 200 gr di albume (circa 5)
  • 165 gr di zucchero
  • 200 gr di farina di mandorle
  • 1 zest di limone non trattato
  • 250 gr di latte
  • 85 gr di panna
  • 80-85 gr di tuorlo (circa 4)
  • 65 gr di zucchero
  • 25 gr di maizena
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 200 gr di fragole e lamponi
  • qualche goccia di acqua di rosa
Ho preparato la dacquoise di mandorla e limone: monto gli albumi con lo zucchero e delicatamente, senza smontare il composto, aggiungo la farina di mandorle con zest di limone. Stendo con una sac-à-poche all'interno di un anello da 18/20 cm un primo strato di dacquoise, levo poi l'anello e creo poi degli spuntoni regolari per formare il bordo della torta, spolvero con lo zucchero a velo e inforno a 175°C per 15 minuti.
Mi dedico poi alla crema pasticcera alla vaniglia. Faccio bollire la panna, il latte e la bacca di vaniglia aperta in due e grattata. In una scodella d'acciaio sbatto i tuorli con lo zucchero e la maizena. Verso la metà del latte bollente sul composto, mescolo e riverso tutto quanto nuovamente sul latte in ebollizione. Cuocio la crema per circa due minuti, e poi faccio raffreddare, un po' velocemente.
Pulisco le fragole e le taglio a metà, profumo i lamponi con qualche goccia di acqua di rose.
Non resta che comporre il dolce: farcisco la base di dacquoise con la crema pasticcera, sopra la crema posiziono in circolo le fragole e i lamponi. Spolvero con dello zucchero a velo (che sulla frutta ha anche il magico potere di lucidarla e conservarla).
Se si ha la fortuna di avere dei petali di rosa cristallizzati si possono usare per guarnire il dolce (io non li avevo e mi sono accontentata).
Prima di servire, rispolvero con pochissimo zucchero a velo e porto in tavola questo trionfo di profumi e colori.

11 luglio 2015

Cheesecake ricotta, yogurt e pere caramellate, senza cottura

Cheesecake ricotta, yogurt e pere caramellate, senza cottura

Siamo in vacanza sulla costa del Cilento, si organizza pranzo in compagnia con parenti e per completare il suddetto pranzo si decide di portare il gelato ricotta e pere, che ci vien detto sia speciale. Così partiamo e andiamo in masseria per acquistarlo e… ahimè, proprio stavolta, non hanno fatto il gusto ricotta e pere.
Un po’ delusi ci concediamo pausa caffè, e allora mi viene in mente che potrei fare un cheesecake con pere caramellate. Bisogna dire che esistono due versioni di questo dolce: una con cottura e uno completamente freddo senza cottura, sono rispettivamente la versione americana e inglese.
Visto il terribile caldo di questi giorni mi trovo a dover scegliere per la versione senza cottura, e che tra l’altro è quello che più si avvicina all’idea del gelato di partenza, anche se personalmente preferisco la versione americana.
Prendiamo gli ingredienti, e ovviamente mi adatto con quello che trovo. La ricotta, anche quella vaccina, qui è deliziosa, non le viene tolta la panna, quindi non ne aggiungo nell’impasto per arricchirlo (o come nella maggior parte delle ricette viene indicato). Mentre mi accontento della colla di pesce, che personalmente non amo, in quanto non si trova l’agar agar, l’alga vegetale sostitutiva alla colla di pesce. Anche per lo yogurt ne prendo uno bio alla vaniglia, invece del mio solito bianco a cui aggiungo poi io le essenze. Per la base del cheesecake invece di fare briciole di frolla, utilizzo, proprio come scrivono la maggior parte delle ricette estere, i biscotti digestive.
Per il resto la realizzazione è semplice, e, appunto, non necessita di cottura, ma solo di riposo in frigorifero e freezer.
La parte forse più lunga è caramellare le fette di pera, e disporle sulla torta.

Ingredienti
  • 700 gr ricotta vaccina (fior di ricotta, con panna, oppure 500 gr di ricotta e 200 gr di panna)
  • 375 gr yogurt alla vaniglia (o meglio yogurt bianco più semi vaniglia, o zest di limone)
  • 100 gr burro
  • 280 gr biscotti digestive
  • 100-120 gr di burro
  • 2 cucchiai abbondanti zucchero semolato
  • 1 pizzico di sale
  • 90/100 gr di zucchero a velo
  • 2/3 fogli di colla di pesce, gelatina alimentare (meglio ancora agar agar)
  • 40 ml di latte
  • 4/5 pere (dipende dalla grandezza)
  • 5 cucchiai di zucchero semolato
  • 1 cucchiaio scarso di olio d’oliva
  • succo e zest limone facoltativo
Ho sbriciolato i biscotti, mescolati con 2 cucchiai di zucchero un pizzico di sale, e amalgamati con il burro sciolto. Ho foderato una tortiera con cerniera con carta forno, e creato la base e i bordi con i biscotti sbriciolati e compattato con il dorso di un cucchiaio. Ho messo la base a raffreddare in freezer.
Ho messo i fogli di colla di pesce in ammollo in acqua fredda.
In una grossa ciotola ho mescolato la ricotta scolata con lo zucchero a velo fino a renderla una crema. Ho aggiunto lo yogurt alla vaniglia. A questo punto si aggiunge anche la panna semimontata.
Scaldo il latte in un pentolino e faccio sciogliere i fogli di colla di pesce (o seguo le istruzioni per usare l’agar agar), e poi lo unisco alla ricotta. Mescolo bene e delicatamente, e verso questa crema sul guscio di biscotti. Metto il tutto in frigorifero (o freezer) a raffreddare.
Preparo le fette di pere caramellate con le quali decorare e ricoprire la torta. Ho lavato bene le pere, e tagliate a fette sottili. Ho messo un cucchiaio scarso di olio d’oliva in una padella, le fette di pera e 5 cucchiai di zucchero semolato a coprire, e faccio cuocere a fuoco medio dolce. A seconda della qualità della pera, il frutto potrà rilasciare più o meno acqua. Quando le pere sono tenere, faccio ritirare l’acqua di cottura, e poi lascio raffreddare prima di decorare la torta.
Dispongo le fette di pera sulla superficie della torta e verso anche lo sciroppo che si è creato dalla cottura. Lascio il cheesecake in frigorifero fino al momento di servire.

4 luglio 2015

Granita cacao e cannella

Granita cacao e cannella

Lontana dalla mia macchina da cucire, e dai lavori sartoriali, provo a rimettere ordine tra le molteplici bozze che aspettano di essere pubblicate.
Ora con il caldo estivo opprimente, almeno per me, trovo che questa sia la ricetta giusta con cui riprendere la mia attività di scrittura culinaria.
La granita trovo che sia un toccasana, che gratifica con pochi sensi di colpa, tira su, e rinfresca immediatamente.
Nelle esplorazioni delle gelaterie artigianali mi sono imbattuta in una granita dal gusto diverso del solito: cacao e cannella. Una goduria!!! Mi è piaciuta talmente tanto che ho portato altre persone a conoscere questo piccola gelateria artigianale delle meraviglie. Il difetto di questo gusto così paericolare? è che poi non se ne può fare a meno.
Così ho voluto provare a rifarla a casa. Ci vuole solo un po’ di pazienza, soprattutto se non si è provvisti di gelatiera (proprio come me), ma per il resto è di facilissima esecuzione. Facendosela da soli si possono personalizzare ovviamente le dosi delle spezie, del cacao e del cioccolato secondo i propri gusti. Ad esempio, in rete, si trovano ricette che non usano il cioccolato fondente, o cambiano le dosi di cacao, etc. Comunque sia, qualsiasi ricetta e personalizzazione si farò, il risultato sarà piacevolmente sorprendente, goloso e gratificante. Fosse uno spot pubblicitario sarebbe proprio un attimo tutto per noi stessi con delle espressioni beate.

Ingredienti
  • 150 gr zucchero
  • 400 ml di acqua
  • 40 gr di cacao amaro
  • 20 gr cioccolato fondente (facoltativo)
  • 2 cucchiaini di cannella
Ho messo acqua e zucchero in un pentolino d'acciaio e ho fatto sciogliere lo zucchero. 
Quando la soluzione è pronta, ossia con lo zucchero completamente sciolto e l’acqua trasparente, ho tolto il pentolino dal fuoco e ho aggiunto il cacao e la cannella (meglio setacciati per evitare grumi). Il cacao lo aggiungo fuori dal fuoco per evitare di bruciarlo. Ho mescolato bene con una frusta per sciogliere le polveri e gli eventuali grumi. Ho unito il cioccolato fondente tritato o sciolto e ho rimesso il pentolino sul fuoco dolce. Ho continuato a mescolare, facendo cuocere per 5/10 minuti dall'ebollizione.
Verso il tutto in contenitori, meglio di acciaio, e metto a bagnomaria freddo, per accelerare il processo di raffreddamento, e poi trasferisco in freezer per almeno 5 ore. Mescolo ogni ora, circa, la granita per rompere i cristalli di acqua che si formano. Ovviamente con la gelatiera questo processo è molto più semplice. 

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