1 ottobre 2014

Riso, rucola... salmone

Riso, rucola... salmone

Periodicamente mi viene il desiderio di rucola, mi piace moltissimo sia cruda che cotta. Stavolta l'ho usata per un risotto, e andrebbe già bene solo riso e rucola come di solito faccio... poi mentre prendo gli ingredienti dal frigorifero, mi salta anche in mano una fetta di salmone affumicato che mi era avanzato dal giorno prima, e così penso che una nota di colore nel bianco e verde, starebbe bene. Per addolcire e amalgamare il tutto, uso un po' di panna fresca. La panna smorza il gusto forte e amarognolo della rucola, e ben si unisce al salmone affumicato e alla sua salinità. E poi rende il piatto molto goloso. Ma si può anche omettere se si preferisce una preparazione più leggera.
E' un piatto adatto a tutti, grandi e piccoli, agli intolleranti del glutine, ed è, se come me li preferite, un bel piatto unico.

Ingredienti per 3-4 persone
  • 100 gr di rucola
  • 1 cipolla
  • 350-400 gr di riso
  • una nce di burro
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe
  • 100 ml di panna fresca
  • parmigiano grattugiato
  • 1 bicchiere scarso di vino bianco
  • 100-200 gr salmone affumicato
Ho messo olio e burro in una pentola. Ho pulito e affettato sottilmente la cipolla e messa a rosolare nella pentola a fuoco dolce. Ho lavato e tagliato la rucola, e l'ho aggiunta alla cipolla. Ho sfumato col vino bianco e messo a tostare il riso. Aggiungo acqua tiepida per la cottura del riso. Nel frattempo sminuzzo il salmone. Quando il riso è quasi pronto manteco con la panna, faccio ritirare. Aggiungo il salmone sminuzzato. Aggiusto di sale e pepe. Impiatto e servo, a parte metto anche il parmigiano grattugiato per chi lo gradisce. Quando la preparazione è senza il salmone manteco anche con il parmigiano, ma col salmone mi piace senza. Quindi va un po' a gusto personale. Spolverata di pepe, e servo caldo...

26 settembre 2014

Pesche al cacao

Pesche al cacao

Sarà certamente capitato a tutti di comprare delle pesche e scoprirle immangiabili così al naturale come frutto. E allora si riciclano: si fanno cotte e golose. Invece di preparare una marmellata, mi sono ricordata di questo "pasticcio goloso" che ogni tanto cucina mia madre. Ricordano un po' le pesche ripiene che si fanno in Piemonte, ma solo come gusto, perché a vista sembra tutt'altro. Ma non fatevi scoraggiare dall'aspetto, il gusto merita e può diventare, presentato bene, un fine pasto, o un'ottima merenda.
A me piacciono molto, e non mi vergogno a dire che vado direttamente di cucchiaio, e bisogna togliermele da davanti. Non fate come me che inizio a mangiarle da calde, in quanto il gusto è un po' alterato dalla temperatura: è un dolce al cucchiaio da assaporare da freddo. Allora sì che si sentiranno bene tutte le sfumature di sapori. La pesca, che sarebbe meglio buona, ma di questi tempi sembra un'impresa da trovare, ben si sposa col cacao amaro, un contrasto assolutamente stuzzichevole. Se poi volete proprio strafare aggiungete sia in cottura che impiattando degli amaretti, in cottura ovviamente sbriciolati, così si aggiungerà anche una consistenza un pochino croccante. Così sì che ritrovere il gusto delle pesche ripiene che si fanno in Piemonte. Ovviamente consiglio sempre di assaggiare sulle dosi di zucchero: c'è chi ama più o meno dolce, e allora perché non farlo a proprio gusto? e poi molto dipende dalla materia prima pesca, il suo grado di maturazione e sapore iniziale.
E' una preparazione anche abbastanza veloce da fare, poi si conserva tranquillamente in frigorifero per qualche giorno.

Ingredienti
  • 1 kg pesche circa (non importa se bianche o gialle)
  • 5 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • amaretti (se piacciono, io non sempre li metto, anzi quasi mai)
  • facoltativo una nocina di burro (io non la metto)
  • acqua
 Ho pulito le pesche a tagliate a pezzi. Le ho messe in una pentola capiente, aggiungo lo zucchero, il cacao, gli amaretti sbriciolati, e un po' di acqua. Metto sul fuoco basso, mescolo e lascio cuocere e ridurre.
Quando le pesche si saranno tutte disfatte, o quasi, e il liquido ritirato, spengo e lascio raffreddare. A me un pochino di liquido di cottura piace lasciarlo, come si vede dalla foto. Quando freddo ripongo in un barattolo, chiudo bene e metto in frigorifero.
Tiro fuori la preparazione dal frigorifero poco prima di servire.

23 settembre 2014

Crema di zucchine con crostino di segale e salmone

Crema di zucchine con crostino di segale e salmone

La crema, o vellutata di zucchine, è un piatto versatile che si accompagna bene con quasi tutto. La zucchina ha un sapore neutro, o dolce, e per renderla cremosa aggiungo la patata. In questo modo anche la vellutata diventa versatile: più morbida o densa... come la si preferisce.
Stasera ho accompagnato la crema con un crostino di pane di segale con del salmone affumicato. Questo pane di segale che mi è stato donato è particolarissimo, mai mangiato di uguali o simili. Innanzitutto non è affatto pesante, è ben lievitato, e nel sapore ha del sentore di cacao. Insomma particolarissimo. Ho passato la fetta di pane nel burro, e poi ben caldo lo adagio sulla crema e vi metto sopra il salmone affumicato freddo. E anche stasera un bel piatto completo e saporito.

Ingredienti
  • 500 gr di zucchine
  • 1-2 patate
  • 1/2 cipolla
  • salmone affumicato a fette
  • 100 ml di panna
  • 1 noce di burro
  • pane di segale
  • sale e pepe
  • erba cipollina

Ho pulito e tagliato a pezzi la cipolla, la patate e le zucchine. Ho messo le verdure a pezzi in una pentola con dell'acqua, non troppa, dipende dalla densità che si vuole dare alla vellutata. Quando le verdure sono tenere le ho frullate col frullatore ad immersione. Ho unito la panna alle verdure, sono andata un po' ad occhio nelle dosi della panna, dipende dalla densità che si vuole ottenere, e infine aggiusto con sale e pepe. Nel frattempo ho preparato i crostini: ho tagliato il pane e rosolato nel burro.

Ho impiattato la vellutata, sistemato i crostini caldi e sopra adagiato le fette di salmone. Ho aggiunto dell'erba cipollina, un giro di pepe, e servito.

21 settembre 2014

Iles Flottantes

Iles Flottantes

iles flottant

Le "isole galleggianti", iles flottantes, sono delle meringhe su crema al latte.
Queste "isole" sono un dolce popolare da centinaia di anni, è un dessert spettacolare e solo leggermente complicato da preparare, ma anche una merenda golosa e raffinata. Per le isole meringhe ci sono 3 metodi per farle: cotte nell'acqua calda, nel latte aromatizzato alla vaniglia, o infine, quello più semplice, con la cottura in forno. Ma anche se cotte in forno a 110° C per 5-8 minuti saranno altrettanto buone e toglieranno l'ansia a chi cucina, l'importante è che rimangano morbide, una consistenza molto particolare e ben diversa dalla meringa croccante a cui siamo abituati..

Ingredienti per 6 persone

  • 600 ml di latte
  • 100 g di zucchero
  • 1 baccadi vaniglia
  • 5 tuorli d'uovo
  • 3 albumi d'uovo
  • 90 g di zucchero
  • mandorle tostate affettate
  • 75 g di zucchero
  • 100 g di cioccolato fondente
Ho messo a scaldare il latte con la baccadi vaniglia (se si preferisce si possono usare solo i semi della bacca). Sbatto i tuorli con lo zucchero, stempero il composto con qualche cucchiaio di latte caldo, e poi verso il restante latte nella ciotola sempre continuando a lavorare con una frusta. Metto la ciotola a bagnomaria e continuo a mescolare la crema finché non si addensa (ci vorranno circa 10 minuti). Quando la crema è pronta la verso in un grande piatto da portata o in sei scodelle monoporzione, quindi copro con pellicola alimentare a contatto con la superficie affinché non si formi l'antipatica pellicina, e metto da parte.
Per le meringhe metto a bollire in una pentola con i bordi bassi, dell'acqua o del latte con la vaniglia. Inizio a lavorare gli albumi con uno sbattitore, aggiungo lo zucchero, e monto il tutto a neve ben ferma, il composto risulterà morbido e lucido. Con due cucchiai, o meglio cucchiaini, formo delle quenelle che saranno le "isole" e le sistemo nell'acqua o nel latte che sobbolle. Ne cuocio 3 o 4 per volta, 30 secondi per lato. Le estraggo con una schiumaiola e le adagio su uno strofinaccio da cucina ben pulito e asciutto per eliminare il liquido in eccesso. Ripeto l'operazione finché non finisco tutto il composto. 
Se questo metodo sembra complicato e laborioso, si può semplificare mettendo le "isole" in forno a 110° C per 5-8 minuti (dipende dalla grandezza).
Per completare il piatto: sistemo le meringhe nella crema e decoro con qualche mandorla affettata. Poi sciolgo il cioccolato e lo distribuisco sopra, oppure creo un effetto marmorizzato con la crema usando uno stuzzicadenti. Posso anche completare con del caramello, faccio sciogliere lo zucchero a fuoco dolce finché non diventa dorato e lo distribuisco sulle meringhe. Attenzione non caramello e cioccolato insieme, o uno o l'altro.
Per tradizione questo piatto viene servito freddo, ma è davvero delizioso anche caldo.

20 settembre 2014

Torta carote, nocciole, mandorle...

Torta carote, nocciole, mandorle...

Ultimamente ho una predilezione per le torte con carote, e ne provo diversi impasti. Sono una merenda ideale, accompagnate da un buon te, oppure un leggero dessert fine pasto.
Inoltre chi dice che i dolci devono per forza essere grassi e calorici, questa è uno dei tanti esempi in cui siamo nel regime nutrizionalmente corretto, e apportiamo molti elementi sani e utili al nostro organismo e cervello...

Così eccomi nei miei "dolci in forno", mentre cerco di tenere la mente occupata come solo la cucina e soprattutto la pasticceria sa fare. E non solo la mente ma anche le mani...
Mi scuso ma non indico le dosi esatte per la crema di formaggio, quella è stata un'idea dell'ultimo minuto con ingredienti che avevo già in casa... e poi tutto dipende da che tipo di crema di formaggio si preferisce: io amo la ricotta, e... ovviamente, la panna... e così via di frusta. Ma la torta è ottima, anche senza la crema di formaggio, per colazione... Queste torte sono molto amate dai bimbi, ai quali così si riesce a far mangiare della frutta oleosa mescolata nell'impasto, e molto importante per l'organismo. Senza entrare troppo nel dettaglio delle proprietà del singolo frutto oleoso, è comunque importante sapere che i frutti oleosi apportano sostanze per lo più presenti nei prodotti di origine animale e necessarie all’organismo: vitamine B, proteine, fosforo, rame, calcio, proteine e acidi grassi (Omega 3) essenziali importantissimi per lo sviluppo dell’organismo e per il mantenimento di tutte le sue funzioni.

Ingredienti
  • 300 gr di carote grattugiate
  • 60 gr nocciole (o farina di nocciole)
  • 40 gr mandorle (o farina di mandorle)
  • 250 gr farina 0
  • 2 cucchiaini di cannella
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 1 punta di cucchiaino di zenzero in polvere
  • succo di 1 limone (o arancia)
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 150 gr di zucchero (io ho usato 65 gr di canna integrale e 85 gr di bianco)
  • 2 uova
  • 50 ml di olio (extravergine d'oliva)
  • ricotta
  • panna
  • zucchero (volendo a velo)
Ho lavato, asciugato e grattugiato le carote. Ho tritato le mandorle, le nocciole con 2 cucchiai di zucchero. Ho montato le uova con lo zucchero rimanente, ho unito la farina, le spezie, il lievito e il bicarbonato, olio e limone, e amalgamo bene. Per ultimo aggiungo le carote e mescolo bene. Verso in una teglia foderata di carta forno. Inforno a 180° C per circa mezz'ora.
Preparo una crema di formaggio con la quale accompagnare la torta: mescolo 50 gr di panna e 100 gr di ricotta con 1-2 cucchiai di zucchero (dipende quanto la si vuole dolce). Quando la torta sarà pronta e raffreddata la taglio a metà e la farcisco e la ricopro con la crema. Taglio e servo.

18 settembre 2014

Torta carote e mandorle con crema di yogurt

Torta carote e mandorle con crema di yogurt


Alla ricerca delle merende o colazioni sane per la mia bimba, sono entrata nel vortice delle torte di carote. Una volta le snobbavo, non mi convincevano, ma una volta assaggiata ho trovato che le varie versioni di queste torte di carote sono molto buone, non solo, sono anche sane e nutrizionalmente adatte anche per i bimbi.
Ho voluto accompagnare questa torta, già buona anche da sola, con una salsina allo yogurt, non volevo appesantire, anche se desideravo renderla golosa e l'ho servita con un tè bianco in un dopocena con una cara amica. L'insieme è stato molto gradevole. Inoltre questa torta è abbastanza veloce da fare... e allora dolci in forno, per parafrasare una trasmissione. Molto meglio quello che si cucina a casa rispetto a quello che si compra. Non siete d'accordo? Innanzitutto sappiamo gli ingredienti che usiamo, poi la soddisfazione, e ultimo ma non meno importante, è un modo per prendersi cura e apprezzare i nostri ospiti. Non siete d'accordo?


Ingredienti
  • 300 gr di carote grattugiate
  • 200 gr di farina di mandorle
  • 100 gr di farina semintegrale
  • 3 uova
  • 130 gr di zucchero (ho mischiato il semolato bianco con 30 gr di canna demerara)
  • 50 ml di olio d'oliva evo (ma si può sostitire con olio di semi)
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di cannella
  • noce moscata a piacere
  • 1/2-1 cucchiaino di zenzero
  • un pizzico di sale
  • 50 gr di yogurt
  • 20 gr di zucchero a velo
Ho pulito, asciugato e grattugiato le carote. Ho sbattuto le uova con lo zucchero, ho unito le farine, il lievito, un pizzico di sale e le spezie, e l'olio e ho mescolate bene il tutto. Infine ho aggiunto le carote grattugiate, amalgamato bene. Ho foderato una tortiera da 22-24 cm con carta forno, verso l'impasto e inforno in forno preriscaldato statico a 180° per circa mezz'ora (faccio sempre prova stecchino). Quando pronta, lascio raffreddare su griglia per dolci.
Intanto preparo la crema allo yogurt: mescolo, sbatto lo yogurt con lo zucchero a velo.
Al momento di servire la torta la accompagno con la salsa allo yogurt.

13 settembre 2014

Fiori di zucca ripieni con ricotta e... al forno

Fiori di zucca ripieni con ricotta e... al forno

Quanto sono buoni i fiori di zucca? Tantissimo... Di solito vengono pastellati e fritti, semplici o con ripieno. Ben sapete che non amo molto i fritti,non perchè non mi piacciano, anzi tutt'altro, ma insomma son fritti... Così ecco che non mi lascio scoraggiare e, piacendomi i fiori di zucca, prendo in considerazione di passarli al forno. Inoltre questa estate delle care persone, che ringrazio, mi hanno ispirato. Insomma bisogna osare, e così ho osato. Questa ricetta mi è stata ispirata da zia Alfonsina che ringrazio, e come dicevo ispirata, perché naturalmente l'ho personalizzata. Questo piatto è solo un po' lungo in cottura, rispetto al friggere, ma sarete premiati dalla delicatezza.

Ingredienti
  • 12 fiori di zucca
  • 300 gr ricotta (io bufala)
  • 100 gr scamorza affumicata grattugiata o a cubetti (bufala avevo)
  • parmigiano grattugiato
  • sale e pepe
  • un pizzico di zenzero (facoltativo)
  • un po' di latte 
  • burro o olio
Lavo i fiori di zucca, levo il pistillo, e li asciugo. Preparo ilripieno mescolando la ricotta con sale e pepe, parmigiano, un pizzico di zenzero. Se impasto risulta troppo denso, duro, lo allungo con un po' di latte. Mescolo all'impasto anche la scamorza. Questa posso scegliere se metterne un pezzettino all'interno, e far creare il filo, oppure grattugiare e mischiare alla farcia.
Riempio i fiori di zucca, chiudendoli in pacchettini. Adagio in una teglia da forno imburrata o oliata (o con carta forno), cospargo con fiocchetti di burro o un giro di olio d'oliva extravergine e parmigiano grattugiato. Inforno in forno preriscaldato a 180°-200° per circa 20-30 minuti. Sforno e servo caldo.

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