- 130 gr di farina
- 300 ml di latte
- 2 uova
- 15 gr di burro fuso
- Sale
30 giugno 2014

Pop overs... Pansoufflé
27 giugno 2014

Clafoutis di ciliegie... tratto da Julia Child
Ricette di clafoutis o clafouti ce ne sono moltissime. Ma io ero alla ricerca della ricetta antica, storica, così mi viene in mente il libro di cucina francese scritto dalla cuoca americana Julia Child, che portò e fece conoscere la cucina francese agli americani traducendo le ricette. Il testo è solo in inglese, quindi mi sono armata di pazienza, ho rispolverato il mio inglese e il dizionario e procedo alla traduzione. La parte più difficile è stata convertire le dosi degli ingredienti e temperature per le cotture.
Presa dalla mia passione culinaria mi piace soffermarmi e cercarla anche nelle mie letture e nei film e ho colto l'occasione per vedere il film Julia&Julia, nella cui storia un po' mi ci sono riconosciuta. Il film è piacevole, carino, solo il doppiaggio di Meryl Streep mi lascia un po' perplessa, la trama, bhè ovviamente non la racconterò.
Tornando alla ricetta confesso che mi ha sorpreso per la sua semplicità. L'origine va ricercata nelle famiglie contadine del Limousin in Francia durante la stagione delle ciliegie, e spesso veniva cotto direttamente in padella e poi servito per merenda, una merenda adatta a tutti. L'origine vuole che le ciliegie, quelle nere del Limousin, vengano messe col nocciolo, e che proprio questo nocciolo sprigioni in cottura un'aroma particolare. Bhè qui la scelta è molto personale, io ho scelto di togliere il nocciolo, e a dire il vero anche Julia Child nella sua ricetta parla di ciliegie denocciolate. L'impasto è una pastella simile a quella per le crêpes, velocissima da fare.
Ingredienti
- 500 g di ciliegie
- 3 uova
- 250 ml di latte
- 1 cucchiaio di estratto di vaniglia (anche un po' meno)
- 80 g di farina
- 80 g di zucchero
- burro per pirofila, teglia
Ho preriscaldato il forno statico a 175° C.
Ho lavato e snocciolato le ciliegie.
Ho fatto una pastella sbattendo insieme latte, uova, farina, estratto di vaniglia e zucchero.
Metodo di cottura di Julia CHild: ho imburrato una pirofila e versato la pastella fatta per un'altezza di 0.5 cm. Ho messo su fuoco moderato finchè sul fondo non si sarà asstestato uno strato di pastella. Tolgo dal fuoco, metto le ciliegie (volendo spolvero con un altro po' di zucchero), verso la restante pastella, livello il tutto con il dorso di un cucchiaio da cucina, e metto in forno a cuocere per circa un'ora. Il clafoutis sarà pronto quando sarà gonfio e dorato, e bucandolo con uno
stuzzicadenti nel mezzo questo risulterà pulito.
Altro metodo di cottura: dopo aver imburrato la pirofila e spolverato il fondo con lo zucchero, sistemo le ciliegie e ricopro con la pastella, Inforno per circa un'ora e prima di sfornare controllo la cottura con uno stuzzicadenti.
Il clafoutis non deve essere servito caldo, ma tiepido. Tenderà a sgonfiarsi leggermente durante il raffreddamento. Si porta in tavola direttamente dentro la teglia di cottura spolverando la superficie con zucchero a velo.
In origine veniva servito tagliandolo con cucchiaio, ora sembra più carino a fette... ma in qualsiasi modo verrà servito resta una piacevole leggera golosità...
25 giugno 2014

Riso, zenzero e limone...
- 350-400 gr di riso
- 1 cipolla
- zenzero
- 1 limone bio naturale
- olio extravergine d'oliva
- burro o latte
- acqua
- sale
- pepe arcobaleno
- parmigiano grattugiato
- zest di limone per decorare
22 giugno 2014

Pasta con le melanzane... rivisitazione della Norma in chiave light
Ingredienti
- 2 melanzane
- 1 cipolla
- 300 gr di pomodori
- olio extravergine d'oliva
- olio di semi di mais (o arachide)
- sale
- pepe
- basilico
- cacioricotta o ricotta salata grattugiata
- 400 gr di pasta (io ho usato rigatoni)
Nel frattempo metto a bollire l'acqua per la pasta. Taglio a striscioline la buccia della melanzana, e le asciugo. Metto una pentola dai bordi alti con olio di semi, aspetto che raggiunga la temperatura e friggo le bucce di melanzana, che metterò poi ad asciugare su carta assorbente. Cuocio la pasta e prima che raggiunga la cottura al dente, un paio di minuti prima, con una schiumarola la metto in padella con il condimento, e se serve anche un po' di acqua di cottura, e faccio amalgamare bene il tutto. Aggiusto di sale e pepe. A fuoco spento grattugio la ricotta salata, mescolo bene. Impiatto la pasta, grattugio ancora un po' di cacioricotta, una spolverata di pepe, una fogliolina di basilico e le bucce di melanzana fritte sopra.
21 giugno 2014

Sembrano pangoccioli... light
Rieccomi ad impastare per la colazione. A dire il vero non solo. Avevo rifatto il lievito madre, e visto il quantitativo ho diviso impasto: una parte per la pizza e una parte provo a fare dei pangoccioli light, perdonate se uso un nome usato commercialmente per queste brioche del mattino, ma rendono bene l'idea... spero non abbiano l'esclusiva. Perché light? perché ho usato il miele, poco olio e latte, e niente uova né burro. Vabbè ho poi arricchito con gocce di cioccolato fondente, ma questo nutrizionalmente parlando, e ultimamente molti pareri medici sono d’accordo, fa bene, e poi ho usato (come nella maggior parte dei miei impasti) il miele, zuccheri sì, ma naturale e antibiotico, con moltissime proprietà che aiutano l'organismo. Inoltre lo zucchero non è così dannoso all'organismo, tutto dipende dalle quantità, lavorazioni etc. Il nostro cervello si nutre di zucchero. Dimenticavo di dire che naturalmente queste brioche si possono fare anche con il lievito secco o di birra fresco, come uno si trova più comodo. Risultato dei bei panini leggeri e profumati, adattissimi per merende e colazioni. Il miele si sente, quindi se non piace meglio usarne uno dal gusto “neutro” o sostituire con zucchero. La mattina a colazione scaldati un pochino sono un bell'inizio sano e genuino di energia, accompagnato da tazza di latte, o caffèlatte,
Ingredienti
- 100 g di lievito madre
- 200 g di farina (io ho usato il tipo 2 buratto)
- 150 ml di latte tiepido
- 50 ml scarsi di olio (io ho usato extravergine d’oliva)
- 50 g circa di miele (io ho usato il millefiori, ma potete sostituire con zucchero)
- 50 g circa di gocce di cioccolato
- latte, miele e zucchero per spennellare
Ho messo la farina in una ciotola capiente a fontana, in mezzo ho sistemato il lievito madre. Ho intiepidito il latte, e sciolto il miele. Ho messo il liquido sul lievito madre e iniziato ad impastare aggiungendo pian piano la farina. Ho unito l’olio e continuo ad amalgamare bene il tutto. Deve venire un impasto morbido. Copro con un canovaccio e metto a lievitare in un posto tiepido e lontano da correnti d’aria. La lievitazione con pasta madre è un po’ più lenta, quindi io ho impastato il tutto la sera e lasciato a riposo tutta la notte. Il mattino dopo ho rilavorato l’impasto aggiungendo le gocce di cioccolato, e lascio rielievitare per un paio d’ore. Divido poi l’impasto in piccoli panini, li sistemo su una teglia rivestita di carta forno, e copro con canovaccio e lascio riposare ancora un’oretta. Spennello la superficie con latte in cui ho sciolto un a puntina di miele, e spolvero con un po’ di zucchero. Inforno in forno preriscaldato statico a 180-200° C per circa 20 minuti. Sforno e lascio raffreddare.
Una volta freddi posso congelare quelli che restano e scaldarli poi la mattina per colazione.
20 giugno 2014

Gnocchi con rucola, patate, su fonduta di stracchino
Ingredienti
- 500 gr di patate
- 1 uovo
- farina q.b.
- noce moscata
- 2 mazzetti di rucola
- qualche foglia di basilico
- panna
- stracchino
- sale e pepe
18 giugno 2014

Torta latte, hot milk sponge cake
Cercavo la ricetta di un dolce che mi permettesse di usare il latte, e capito su questo blog che posta la ricetta di questo dolce tratta dal testo di Tish Boyle, The cake book. Sono incuriosita dal titolo del post e lo leggo tutto. La ricetta mi sembra interessante, anche se non mi fa usare tutto il latte che dovevo far fuori (e che saranno poi le galettes ad aiutarmi nello scopo), però decido di farla. Conosco la sponge cake e solitamente sono piene di burro. Questa invece mi sembra di consistenza più leggera, e poi viene paragonata alla japanese cheesecake che ho adorato, quindi ingredienti alla mano, pronti e via... si impasta.
Realizzazione veloce e semplice direi.
All'assaggio neutro, ossia torta senza alcuna crema di accompagnamento o salsa, è molto buona, leggera, spugnosa ma senza risultare grassa o stucchevole. I bimbi l'ameranno, ed è un'ottima merenda. Direi che può essere anche usata da farcire, proprio come fosse un pan di spagna con il pregio che non necessita di una bagna vista la consistenza più spugnosa e umida e non secca tipica del pan di spagna appunto. Io ho poi sperimentato, da buona golosa, di accompagnarla con del cioccolato fondente, cioccolato al latte, ho mischiato anche i due cioccolati, o cioccolato fondente volendo un po' salato. Buonissimo il contrasto. Ci sta anche bene un coulis di fragole o lamponi, a seconda se si vuole un gusto può asprigno e pungente o più dolce. La prossima volta la farò aromatizzata al limone. In questa versione alla vaniglia è buona come chiusura pasto, a merenda e a colazione, e con il tè del pomeriggio... Sono solo indecisa se mi piace di più tiepida o a temperatura ambiente.

Ingredienti
- 120 g di latte fresco intero
- 60 g di burro
- 165 g di farina debole (io ho usato un tipo 0 per dolci e pasta)
- 6 g di lievito per dolci
- 165 g di zucchero
- 3 uova medie a temperatura ambiente
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 1 pizzico di sale