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20 aprile 2022

Japanese Cheesecake

Japanese Cheesecake

 

japanese cheesecake

Questo cheesecake giapponse nasce in una piccola pasticceria ad Osaka, in Giappone, nel 1980, è un dolce etereo e soffice che sembra in tutto e per tutto una nuvola, potrebbe chiamarsi soufflé cheesecake. E’ a metà strada tra un cheesecake senza la base, una mousse e un soufflé, conquista per la sua leggerezza e consistenza tanto da essere conosciuta anche come cotton cake, perché sembra un batuffolo di cotone.

Come dice lo chef Hiro, il dolce è amore…

E questo japanese cheesecake è stato fatto proprio in onore di una ricorrenza, un compleanno... più amore di così...

Qualche consiglio e accorgimento preliminare per un'ottima riuscita della torta: per garantire la morbidezza e l'umidità interne del dolce le uova devono essere a temperatura ambiente e la cottura a bagnomaria. Attenzione anche alla temperatura del forno che non deve essere troppo alta, altrimenti si rischiano delle crepe sulla superficie. Una volta in forno, non bisogna mai aprire lo sportello.

Il segreto di questo dolce è usare la frusta quando si incorporano gli albumi montati all’impasto, facendo un movimento come di una planetaria, anche se delicato. In questo modo l’albume montato si smonta, creando un composto fluido, come una mousse, e la giusta consistenza dell’impasto si ottiene proprio montando e smontando gli albumi. Diversamente se si incorporano gli albumi montati senza smontarli il dolce si comporterà come un soufflé, crescerà, aumenterà di volume e si creperà sulla superficie.

Il japanese cheesecake è davvero magico, in bocca è delicatissimo, si scioglie, è una coccola, leggerissimo. Il limone dona freschezza e sgrassa un composto fatto di uova e formaggi che altrimenti potrebbe risultare pesante. Questo dolce può essere servito tiepido o dopo un riposo in frigorifero di almeno 4 ore (io tutta la notte) e lasciato a temperatura ambiente un’ora prima di consumarlo. Non so come sia caldo, forse assomiglierà in tutto e per tutto a un soufflé, ma da fresco è assolutamente paradisiaco si scioglie in bocca come una mousse, risulta talmente leggero e fresco da consentire di fare il bis e non solo… un autentico piacere.

Il cheesecake giapponese è’ ottimo da solo, spolverato con poco zucchero a velo o decorato con della frutta fresca, ma pochissima, per non coprire la sue delicatezza.

E anche questo japanese cheesecake entrerà tra le ricette preferite di casa.

Ingredienti

200 g di formaggio spalmabile( tipo quark, Abitella, Philadelphia o mascarpone)

200 g di latte

4 uova

70 g di zucchero semolato

40 g di farina per dolci

10 g di fecola di patate (o altro amido)

5 gocce di estratto di vaniglia (o semi di una bacca)

buccia grattugiata di un limone

20 g di succo di limone

In un pentolino ho fatto sciogliere il formaggio nel latte mescolando con una frusta. Non deve scaldarsi troppo, appena il formaggio si sarà sciolto, la consistenza assomiglierà a uno yogurt, lo sposto dal fuoco e lascio raffreddare.

Separo i tuorli dagli albumi in due ciotole.

Metto nei tuorli 20 g di zucchero, presi dal totale, e con una frusta a mano mescolo, sbatto, per farlo sciogliere. Verso il latte, raffreddato, sui tuorli, mischio, infine aggiungo le polveri setacciate e amalgamo, il composto deve essere fluido e non presentare grumi. Per ultimo aggiungo l’estratto di vaniglia, la buccia grattugiata e il succo di limone, mescolo bene e metto da parte.

Con le fruste elettriche, o con la planetaria, inizio a montare gli albumi, appena cominciano a imbianchirsi, e non vedo la parte liquida, verso lentamente lo zucchero. Continuo a montare fino ad avere gli albumi ben sodi, a neve ferma, bianchi, lucidi e fermi... la prova è che se rovescio la ciotola non scivolano.

Ora aggiungo gli albumi montati all’impasto in tre volte, e amalgamo usando la frusta. Questo è il segreto di questo dolce. L’albume incorporato con le fruste viene leggermente smontato facendo un movimento come di una planetaria, ma lento e delicato. Deve venire una consistenza cremosa, omogenea, né troppo montata né troppo smontata, una mousse, questa è la giusta consistenza.

La cottura del dolce è a bagnomaria, lenta, è il vapore che lo cuoce. 

Rivesto uno stampo da 20 cm chiuso, non a cerniera e con i bordi alti, con la carta forno, volendo lo spennello di burro per far aderire meglio la carta allo stampo. Verso l’impasto nello stampo, lo batto leggermente per eliminare le bolle d’aria. Ora metto lo stampo in una teglia o un altro stampo più grande sul cui fondo ho sistemato due fogli di carta assorbente piegati (servirà a dare stabilità e spessore alla tortiera), nello spazio tra i due stampi verso l’acqua calda, a circa 80° C, per 2 cm di altezza. Cuocio in forno statico preriscaldato a 160° C per 20 minuti, poi a 125° C per altri 40 minuti. Durante la cottura non bisogna aprire la porta del forno. Una volta pronto, se la superficie non è colorata uso la funzione grill per qualche minuto. Sforno la torta e la lascio riposare nello stampo per 1 ora, solo dopo la sformo.

Il japanese cheesecake può essere servito tiepido, oppure dopo averlo fatto riposare in frigorifero per almeno 4 ore (o tutta una notte), così sprigionerà tutti i suoi aromi. 

Decorare a piacere con frutta fresca, coulis di frutta, o semplicemente dello zucchero a velo per apprezzarne in pieno la sua delicatezza.

Si conserva in frigorifero per 2 giorni.

japanese cheesecake


 

12 ottobre 2021

School buns

School buns

school buns
 
Gli school buns sono dei deliziosi soffici panini dolci ripieni di crema alla vaniglia. Sono molto diffusi, tradizionalmente confezionati per le merende e pranzi scolastici, o venduti alle bancarelle di torte per una tipica pausa hygge.

In Norvegia sono conosciuti come  skoleboller o skolebrød e sono glassati con zucchero e cocco. In Svezia sono i vanilijbuller, dove, al posto della glassa al cocco, i panini appena sfornati vengono spennellati con un po' di burro fuso e immersi nello zucchero semolato.

Gli school buns rientrano perfettamente nello stile hygge, una confortevole pausa con buoni e semplici sapori e profumi: un panino soffice, poco dolce e profumato di cardamomo, farcito da una golosa crema pasticcera alla vaniglia, resa ancora più golosa con l'aggiunta panna. 

Non ho seguito fino in fondo la tradizione scandinava, non li ho glassati, ma semplicemente spolverati con zucchero a velo vanigliato... 

 

Ingredienti

Pasta madre dolce

40 g pasta madre rinfrescata

40 g di latte freddo

40 g di farina frumento forte

10 g zucchero

 

Impasto

500 g di farina di frumento (11-13% di proteine)

130 g di pasta madre dolce (5-10 g lievito di birra fresco)

80 g di zucchero semolato

9 g di sale fino

2 g di cardamomo

1 uovo grande (circa 60 g, o 2 medi)

230-250 g di latte freddo

90 g di burro a temperatura ambiente

1 uovo per spennellare (facoltativo)

¼ tsp di vaniglia tritata o estratto (facoltativo)

 

Crema alla vaniglia (vanilla pastry cream)

125 g di latte

125 g di panna fresca liquida

2 tuorli

2 tbs di zucchero semolato

1 tbs di frumina (o altro amido)

½ tsp di estratto di vaniglia


Scegli se preferisci usare la pasta madre o il lievito di birra.

Prepara la pasta madre dolce: impasta la pasta madre rinfrescata con latte, farina e zucchero. Copri e lascia lievitare al caldo per circa 4 ore, finché non raddoppia di volume.

Prepara l’impasto: metti tutti gli ingredienti, tranne il burro, in un grande ciotola e impastali finché non sono amalgamati. Puoi aiutarti con una planetaria. Copri e fai riposare (autolisi) per 30 minuti.

Dopo il riposo reimpasta a velocità media per 5-10 minuti, poi aggiungi un pezzetto di burro alla volta, lentamente, e aspetta che venga assorbito prima di metterne altro. Quando tutto il burro è stato aggiunto continua ad impastare, sempre a media velocità, per 15-20 minuti.

Quando l’impasto è ben incordato, lucido ed elastico, forma una palla, trasferiscilo in una ciotola oliata e lascia lievitare al caldo per circa due ore. Dopo trasferisci l’impasto in frigorifero per almeno 6 ore (max 15).

Prepara la crema alla vaniglia: porta a bollore la panna con il latte e la vaniglia. In una ciotola sbatti i tuorli con lo zucchero, quando lo zucchero è sciolto aggiungi la frumina, mescola bene. Stempera il composto con un paio di cucchiai di latte, poi aggiungi tutto il latte, amalgama bene. Riporta tutto sul fuoco e sempre mescolando fai addensare. Quando la crema sarà pronta, togli dal fuoco, mettila in una scodella con pellicola a contatto e fai raffreddare.

Tira fuori l’impasto e lascialo a temperatura ambiente per 30 minuti, poi dividilo in palline da 120 g per dei panini grandi, 90 g per dei panini piccoli… io li ho fatti da 60 g. Sistema i panini in una teglia, rivestita con carta forno, uno vicino all’altro e lascia lievitare, coperto con pellicola alimentare, fino al raddoppio. Con le dita crea un incavo, un buco, al centro dei panini fin quasi a bucare il fondo (puoi allargarlo sempre con le dita), farcisci le cavità con la crema e poi fai cuocere in forno preriscaldato statico a 200° C per 15-18 minuti.

Sforna i panini quando sono belli dorati e fai intiepidire su una griglia.

Ora puoi completarli a piacere.

Per la versione svedese spennella i panini appena sfornati con il burro fuso e poi passali nello zucchero semolato.

Per la versione norvegese, fai raffreddare i panini e poi prepara la glassa: mescola lo zucchero a velo e l'acqua fino a formare una glassa densa. Usa un cucchiaio per versare la glassa su ogni panino. Infine cospargi con il cocco disidratato per la versione norvegese.

Oppure per la versione più semplice, spolverali con zucchero a velo vanigliato.

 

school buns

20 luglio 2020

Cheesecake al lime con frolla al cacao

Cheesecake al lime con frolla al cacao

cheesecake al lime e cacao

In un menu, in cui il protagonista è stato il lime in tutte le portate, non poteva che essere protagonista anche nel dolce.

Date le temperature molto calde, l’idea è stata quella di fare un cheesecake, senza cottura, quindi un british cheesecake. Nella pratica, un pochino il forno è stato usato, perché ho usato come base, il guscio della torta, una pasta frolla al cacao e lime. La pasta frolla croccante fa da contrasto alla crema di formaggio sia come consistenza che cromaticamente. Per quanto riguarda il sapore poi la freschezza del lime si armonizza perfettamente con il cacao. La crema di formaggio, leggera e fresca non necessita di cottura, ho usato l’agar agar (gelatina vegetale) per far addensare. A completare il tutto un gelèe di lime e scorzette di lime semicandite.

Un dolce bello da vedere che appaga gli occhi, profumato, fresco, goloso da mangiare, e se vogliamo anche leggero (la crema di formaggio è solo ricotta con un po’ di panna), la croccantezza della pasta frolla bilancia la cremosità del ripieno, il gusto forte del cacao (negli ingredienti ne ho messo un bel po’) e la freschezza del lime… un dolce dai sentori esotici, che non stanca, non è stucchevole, ma anzi si ha voglia di riprenderlo…

Ingredienti

Per la pasta frolla al cacao (per stampo da 20-22 cm)

  • 210 gr di farina tipo 1 debole (per frolla)
  • 40 gr di cacao amaro
  • 1 uovo intero bio
  • 125 gr di burro (io leggermente salato)
  • 95 gr di zucchero a velo
  • zest di 1 lime

Per la crema al formaggio

  • 250 gr di ricotta vaccina
  • 200 gr di panna fresca liquida
  • 20 ml di latte
  • 60 gr di zucchero a velo
  • zest e succo di 1 lime
  • 5-7 gr di agar agar

Gelèe al lime

  • 110 ml acqua
  • 40 gr zucchero
  • succo di 2 lime
  • 3-5 gr agar agar

Scorzette semicandite

  • 50 ml di acqua
  • 50 gr di zucchero
  • buccia di lime tagliata sottile a striscioline

Inizio a preparare la pasta frolla al cacao in giorno prima. Per prima cosa setaccio la farina e il cacao. Nella planetaria, con il gancio a foglia, metto il burro a tocchetti e 20 gr di farina e inizio a impastare. Mescolo la farina e il cacao insieme e li verso nella planetaria quando il burro avrà assorbito la prima dose di farina. Quando la farina e il cacao avranno assorbito il burro aggiungo lo zucchero, lo zest di lime. In ultimo unisco l’uovo leggermente sbattuto, e se serve un pizzico di sale. Faccio amalgamare il tutto, ottengo un composto morbido. Formo un panetto, lo avvolgo nella pellicola alimentare e lo metto in frigorifero per 12 ore.

Trascorso il tempo di riposo prendo la frolla e, con l’aiuto di poca farina e della carta forno, stendo la pasta dello spessore di 3-4 mm e ricopro uno stampo da crostata da 20-22 cm (ho usato quella forata). Faccio aderire bene nelle scanalature, poi metto lo stampo in freezer a rassodare per 15-30 minuti. Intanto accendo il forno in modalità statica a 170° C. Quando il forno raggiunge la temperatura, prendo il guscio di frolla e cuocio per circa 20 minuti. Una volta cotta, anche se ancora morbida, sforno e lascio raffreddare su griglia prima di toglierla dallo stampo.

Procedo con la preparazione della crema di formaggio al lime. Sciolgo l’agar agar nel latte e poi faccio addensare sul fuoco, mescolando, per 5 minuti dopo l’ebollizione . Monto la panna con lo zucchero. In un’altra ciotola lavoro la ricotta, per renderla morbida e cremosa, con una spatola, aggiungo il succo e zest di lime e amalgamo bene. Verso il latte con l’agar agar nella ricotta, mescolo bene e infine, delicatamente, unisco la panna montata. Verso la crema ottenuta nel guscio di frolla raffreddato, livello bene la superficie e metto in frigorifero.

Per il gelèe al lime: metto in un pentolino l’acqua, lo zucchero, l’agar agar e il succo di lime, mescolo bene e faccio addensare su fuoco dolce, per 5 minuti dopo l’ebollizione. Poi tolgo dal fuoco e faccio intiepidire prima di versare sulla superficie della torta fredda. Rimetto poi la torta in frigorifero.

Come decorazione finale preparo le scorzette di lime semicandite. Taglio la buccia del lime in striscioline sottili, in un pentolino sciolgo lo zucchero nell’acqua e immergo le scorzette di lime. Metto il tutto sul fuoco e mescolando continuamente, e rigirando le scorzette, faccio sobbollire per 5 minuti. Lascio raffreddare le scorzette nel liquido di cottura, poi le scolo bene e le sistemo sulla torta.

Tengo la torta in frigorifero fino al momento di servire.

7 aprile 2014

Japanese cheesecake

Japanese cheesecake



Mi piacciono i cheesecake, ma non amo molto le basi di biscotto e burro, così eccomi a ricercare ricette di questo dolce senza base di biscotto. Ho trovato una ricetta dello chef Gordon Ramsey che posterò in seguito, ho provato una volta a dedurne la cottura e gli ingredienti guardando la trasmissione americana del Boss delle Torte... alcuni conoscenti me ne hanno parlato. Finchè navigando in rete mi imbatto in questo nome particolare pubblicato sul blog Il pranzo di Babette. Mi ha subito incuriosito, e mi sono segnata la ricetta. Finché ecco arrivare il giorno per provarla. Prometto a un mio caro amico che gli avrei preparato la cheesecake, uno dei suoi dolci preferiti, ed ecco l'occasione per questa ricettiva, in questo modo se mi avanza la torta la posso dare anche alla mia bimba per merenda, essendo diciamo leggera. Naturalmente rispetto alla ricetta originale io non uso formaggio spalmabile ma solo ricotta vaccina, così sarà sicuramente più leggera.
Risultato direi eccellente, approvata in pieno. E' ottima sia da sola che accompagnandola con coulis di lamponi o fragole, a seconda di quanto dolce vi piace. Unica cosa mi mancavano i miei amatissimi limoni d'Amalfi, la torta ne avrebbe guadagnato sicuramente in più sia in sapore che profumo. Nell'insieme la torta è leggera, soffice, appena umida e usando la ricotta il gusto di formaggio non si sente proprio.
Sicuramente questa ricetta verrà rifatta molte altre volte, unica cosa cottura molto lunga, quindi prendetevi del tempo, anche perché deve restare di colore chiaro, la sua bellezza è proprio questa.

japanese cheesecake
Ingredienti
  • 150 g di ricotta vaccina
  • 50 g di burro
  • 3 uova
  • 80 g di zucchero
  • 40 g di farina
  • 50 ml di latte
  • un cucchiaino di succo di limone (io ho messo il succo di un limone naturale piccolo piccolo)
  • buccia grattugiata di un limone (il mio era quello che ho spremuto dopo, quindi piccolo anche se naturale)

Lascio il burro a temperatura ambiente finché non si ammorbidisce. Poi lo metto in una ciotola con la ricotta e lavoro bene fino ad avere una crema densa e liscia. Senza smettere di mescolare aggiungo il latte, i tuorli, il succo e la scorza grattugiata di un limone. Unisco la farina setacciata e amalgamo bene. Monto a neve ben ferma gli albumi con lo zucchero. Delicatamente unisco i due composti: metto prima 1 o 2 cucchiai di albumi a neve nella crema, in gergo si direbbe "a perdere", e mescolo dal basso verso l'alto per incorporarli, poi aggiungo il resto degli albumi e, sempre mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli, amalgamo i due composti. Verso l'impasto in una tortiera di 22 cm di diametro foderata con carta da forno. Ho messo la tortiera a bagnomaria (usando una teglia con acqua calda) e messo il tutto in cottura nel forno statico a 150° per 55 minuti. Trascorso questo tempo ho controllato la cottura, e siccome la mia torta necessitava ancora l'ho lasciata per altri 30 minuti. Ho poi sfornato e lasciato raffreddare il dolce dentro la teglia su una gratella per dolci. Quando è fredda, la tolgo dalla teglia e posiziono su piatto da portata.
Posso servire questa torta così semplice al naturale, ed è delicatissima, oppure fare un coulis di frutta come lamponi o fragole, in cui i primi saranno decisamente più aciduli mentre la fragola sarà più dolce e delicata. O anche, nel massimo della golosità, con cioccolata. Ideale da accompagnare con una tazza di tè, nella sua versione senza creme...
japanese cheesecake
 

9 febbraio 2014

Cheesecake light e... senza cottura

Cheesecake light e... senza cottura


Un dolce per il brunch della domenica, volevo, o mi è stato richiesto non ricordo più, qualcosa di sfizioso, gustoso e leggero. Ho del fior di ricotta, yogurt... ed ecco l'idea di provare a fare un cheesecake light che non richiede cottura, rendendolo goloso con il cioccolato.In più finalmente provo ad usare questa famosa agar agar e se mi piace finalmente potrò rifare delle ricette che prevedono uso di colla di pesce e che così posso tranquillamente sostituire con questa alternativa vegetale. E' venuto fuori decisamente un dolce superlight che ha molto il gusto di yogurt.

Ingredienti
  • 200 gr di ricotta (io ho usato una ricotta vaccina morbida)
  • 300 gr di yogurt bianco
  • 100-120 gr di zucchero a velo (dipende dall'acidità dello yogurt)
  • 3 gr di agar agar (al posto della colla di pesce)
  • 50 ml acqua
  • 50 gr di riso soffiato
  • 100 gr di cioccolato fondente
  • 80-100 gr di gocce di cioccolato (io fondente)
  • cacao e scaglie di cioccolato per guarnire
Ho fatto sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente a cui ho unito il riso soffiato. Ho riverstito con carta forno una tortiera da 20-22 cm, e ho messo uniformemente il riso soffiato con il cioccolato, pressandolo anche in modo che venga compatto, e ho messo in frigo a riposare e solidificare.
Ho sciolto l'agar agar in 50ml d'acqua, poi messo sul fuoco e portato a bollore per un minuto.
Ho unito lo yogurt e la ricotta e  lo zucchero a velo e mescolato bene per non avere grumi. Ho aggiunto l'agar agar rimescolando ben bene, e infine unito le gocce di cioccolato.
Ho versato la crema ottenuta nello stampo con la base di riso soffiato e messo a raffreddare in frigorifero (non meno di 3 ore).
Prima di servire ho guarnito con cacao in polvere, e per i più golosi ho aggiunto scaglie di cioccolato.

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