9 febbraio 2014

Cheesecake light e... senza cottura

Cheesecake light e... senza cottura


Un dolce per il brunch della domenica, volevo, o mi è stato richiesto non ricordo più, qualcosa di sfizioso, gustoso e leggero. Ho del fior di ricotta, yogurt... ed ecco l'idea di provare a fare un cheesecake light che non richiede cottura, rendendolo goloso con il cioccolato.In più finalmente provo ad usare questa famosa agar agar e se mi piace finalmente potrò rifare delle ricette che prevedono uso di colla di pesce e che così posso tranquillamente sostituire con questa alternativa vegetale. E' venuto fuori decisamente un dolce superlight che ha molto il gusto di yogurt.

Ingredienti
  • 200 gr di ricotta (io ho usato una ricotta vaccina morbida)
  • 300 gr di yogurt bianco
  • 100-120 gr di zucchero a velo (dipende dall'acidità dello yogurt)
  • 3 gr di agar agar (al posto della colla di pesce)
  • 50 ml acqua
  • 50 gr di riso soffiato
  • 100 gr di cioccolato fondente
  • 80-100 gr di gocce di cioccolato (io fondente)
  • cacao e scaglie di cioccolato per guarnire
Ho fatto sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente a cui ho unito il riso soffiato. Ho riverstito con carta forno una tortiera da 20-22 cm, e ho messo uniformemente il riso soffiato con il cioccolato, pressandolo anche in modo che venga compatto, e ho messo in frigo a riposare e solidificare.
Ho sciolto l'agar agar in 50ml d'acqua, poi messo sul fuoco e portato a bollore per un minuto.
Ho unito lo yogurt e la ricotta e  lo zucchero a velo e mescolato bene per non avere grumi. Ho aggiunto l'agar agar rimescolando ben bene, e infine unito le gocce di cioccolato.
Ho versato la crema ottenuta nello stampo con la base di riso soffiato e messo a raffreddare in frigorifero (non meno di 3 ore).
Prima di servire ho guarnito con cacao in polvere, e per i più golosi ho aggiunto scaglie di cioccolato.

Pagnottine di Santa Chiara... pizzette e calzoni...

Pagnottine di Santa Chiara... pizzette e calzoni...


Brunch della domenica, giornata invernale, e mi capita tra le mani la ricetta delle pagnottine di Santa Chiara che si fanno nella tradizione partenopea in occasione di Santa Chiara appunto, e quindi d'estate...
Ma perché limitarsi all'estate per chi ama pizze e calzoni etc.? Io poi adoro fare impasti lievitati. Questa versione inoltre in cui si usano le patate nell'impasto non l'ho mai provata e quindi eccomi qui con le mani in pasta.
L'esperimento è riuscito molto bene: un impasto soffice e molto leggero. Naturalmente ho apportato delle varianti rispetto alla ricetta base, date anche dalla mia esperienza nel cercare il giusto equilibrio per i lievitati come pane e pizza, che faccio abbastanza sovente a casa. La ricetta originale non prevede uso del miele, latte e yogurt, che io invece utilizzo per attivare bene il lievito. Ben diverso sarebbe se avessi lievito madre. Inoltre la ricetta tradizionale prevede il pepe nell'impasto, ho preferito evitare visto che oltre alle pagnottine ho fatto anche delle pizzette e degli altri mini calzoni con ripieno di verdure e pomodoro e mozzarella, che mangiano anche i bimbi...

Ingredienti
  • 500 gr di farina (io ho usato una farina tipo 0 per pane e pizza)
  • 2 patate media grandezza
  • 25 gr di lievito di birra, quello fresco (altrimenti una bustina di quello secco)
  • 1-2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 1 bicchiere di latte tiepido
  • 2 cucchiai di yogurt bianco (facoltativo, se si ha in casa però...)
  • 1 cucchiaino di miele
  • acqua tiepida q.b.
  • origano
  • basilico
  • 400 gr di pomodorini (o pelati)
  • filetti alici (a gusto)
  • 1 mozzarella
  • parmigiano
  • bietole 
  • cipolla
Ho lessato le patate. Nel frattempo ho scaldato il latte, ho sciolto il miele, aggiunto lo yogurt (è facoltativo, ma se lo si ha in casa diciamo che aiuta all'attivazione del lievito), e infine sciolto il lievito. Ho messo la farina in una ciotola capiente, schiacciato le patate, il sale e iniziato ad impastare. Poi ho unito il latte con il lievito sciolto, e impastato, aggiunto olio, e infine acqua tiepida quanto basta per creare un impasto morbido, ma non appiccicoso. Ho lavorato l'impasto sulla spianatoia infarinata per renderlo elastico. Ho messo l'impasto a riposare in una ciotola, coperto con pellicola e sotto una bella coperta di lana, al calduccio su una mensola sopra il termosifone per due ore. 
Intanto ho messo olio in una pentola, i filetti di alici a far sciogliere. Quantitativo di alici, la ricetta partenopea ne prevede molte, ma molto dipende da quanto piacciono. Quando le alici sono belle spappolate ho aggiunto i pomodori (o i pelati), basilico e origano, e lasciato cuocere e restringere. Volendo sta bene una macinata di pepe.
Ho stufato le bietole con cipolla e alici.
Dopo due ore ho ripreso l'impasto, che nel frattempo sarà molto più che raddoppiato di volume, e steso sulla spianatoia con aiuto di farina. Faccio diversi panetti che stendo come pizzette e farcisco con la salsa con le alici, chiudo come a mò di calzone e rimetto a lievitare in una placca da forno.
Altri calzoni li farcisco con le bietole, e altri con pomodoro e mozzarella.
Inoltre, per la gioia di mia figlia, preparo delle pizzette con pomodoro, mozzarella e parmigiano.
Cottura in forno preriscaldato, statico, a 200° per circa 15-20 minuti.
Sforno le pagnottine di Santa Chiara e le servo mettendo sulla superficie ancora un po' di sughetto di pomodoro e alici che ho tenuto da parte.

7 febbraio 2014

Pasta con salmone

Pasta con salmone

Una pasta dalle molte versioni: con panna e salmone, qualcuno aggiunge anche del pomodoro e così diventa rosa, qualcuno la fa con la vodka, ed è molto buona e particolare, in una variante più leggera al posto della panna uso la ricotta (qualcuno anche larobiola, ma prende un gusto più acidulo), e infine ecco questa versione leggerissima direi, il cui gusto del salmone fresco o affumicato non viene coperto da altri sapori. Inoltre direi che è la versione più leggera in assoluto. Ha ricevuto molti consensi da chi lo ha provato e non solo dai grandi, i bimbi lo apprezzano tantissimo, e mangiano il pesce.

Ingredienti
  • 400 gr di pasta (del formato che si preferisce, io ho usato fusilli bucati)
  • 200 gr di salmone (fresco o affumicato)
  • 1 scalogno (o una cipolla piccola dolce)
  • pepe (io ho macinato quello mix 4 stagioni)
  • 1 cucchiaio scarso d'olio extra vergine d'oliva
  • 10-20 gr di burro
Ho messo l'acqua per la pasta e intanto ho tritato finemente lo scalogno e messo ad appassire dolcemente in padella con olio e burro, allungando se necessario con acqua per la pasta. Ho fatto a pezzetti il salmone e aggiunto allo scalogno. Ho messo a bollire la pasta e poco dopo che ha raggiunto la metà cottura (o prima che arrivi alpunto di cottura) l'ho buttata in padella con il condimento e fatta risottare allungando con l'acqua di cottura.
Ho aggiustato di sale e pepe, volendo guarnire si possono mettere dei fili di erba cipollina, impiattato e servito.

6 febbraio 2014

Migliaccio gluten free

Migliaccio gluten free

migliaccio con miglio
 
Un dolce di memoria tradizionale regionale campano, di cui esistono molte varianti e versioni. Quella più antica, e da cui ha origine il nome, prevede l'uso del miglio, successivamente poi sostituito con la semola.
Ho voluto provare a fare entrambe le versioni di migliaccio, qui quello più antico con il miglio. Si può usare il miglio decorticato, una volta cotto passo tutto con il frullatore ad immersione, o se la trovate con la farina di miglio. Di questa ne esistono due versioni: quella chiara e quella bruna.
In questa versione con il miglio ho usato il miele e aggiunto i canditi. Come per tutte le ricette tradizionali, tramandate, non esiste una sola versione ma molte che cambiano da famiglia a famiglia, e da zona a zona, paese...
Il migliaccio con il miglio è adatto anche ai celiaci, agli intolleranti al glutine.
E' un dolce del periodo di Carnevale della cucina partenopea, campana, ed è uno dei pochi dolci al forno, non fritti. 
La consistenza è simile a una mousse, un flan, o un cheesecake senza la base, profumato, soffice e cremoso.


Ingredienti 

  • 250 g di miglio decorticato o farina di miglio dorato
  • 1 litro d'acqua
  • 1 pizzico di sale
  • buccia di limone e arancia biologiche grattugiate
  • 300 g di zucchero
  • 50 g di miele millefiori
  • 4 uova medie
  • 250 g di ricotta vaccina
  • 1-2 cucchiaio di canditi misti (ho usato scorze arancio, limone e cedro)
Si può procedere in due modi, una più semplice: usare la farina di miglio dorato, e una un pochino più difficile e partire con il miglio e cercare di ridurlo in farina insieme alle zest di limone e arancia. Ho messo a bollire l'acqua con un po' di sale, e al primo bollore ho abbassato la fiamma e versato a pioggia la farina di miglio con le zest di agrumi e ho mescolato con una frusta per evitare grumi. Appena raggiunge consistenza polenta (dopo circa un minuto), ho spento e lasciato raffreddare.
Nel frattempo ho montato le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Ho unito la ricotta, i canditi tagliati piccolissimi, e infine la polenta di miglio. Ho continuato ad amalgamare (con la frusta) fino a che il composto non risulta cremoso e omogeneo. Ho versato il tutto in uno stampo da 22-24cm imburrato e infarinato. Ho cotto in forno preriscaldato statico a 200° per circa 45 minuti, o comunque fin quando la superficie non risulterà dorata.
Ho servito tagliato a fette direttamente dentro la teglia, al naturale o spolverizzato di zucchero a velo, solo una volta raffreddato.



5 febbraio 2014

Torta di mele russa "Zvetajevsky"

Torta di mele russa "Zvetajevsky"


Mi sono imbattuta in questa ricetta e non ho potuto non provarla subito. Mi piace assaggiare ricette nuove e straniere. Mi ricordo che moltissimi anni fa avevo mangiato in un ristorante russo, gestito proprio da russi, e ho amato la loro ospitalità e il loro cibo. Purtroppo forse, era troppo particolare perché avesse successo, e quindi eccetto quell'unica volta, di cui gelosamente conservo il ricordo, non ho avuto altre occasioni per assaggiare e inebriarmi di quell'atmosfera molto particolare e calda.
Poi navigando in rete, ecco che mi imbatto del blog di Rossa di sera e scopro che ha tutta una serie di ricette russe, tra cui questa torta. Allora, innanzi tutto, ringrazio colei che gestisce quel blog per queste fonti preziose, ed eccomi a preparare la torta di mele. Insomma non potevo sottrarmi: ricetta nuova, dolce e con le mele!!!
Ovviamente il primo esperimento è stato "modificato" perché mia figlia mi ha interrotto continuamente, quindi a dispetto delle regole di pasticceria ordine, calma e precisione, sono andata di fretta e nella pasta base ho aggiunto un uovo che non c'era e la crema di copertura è stata un po' "pasticciata", ma il sapore è piaciuto molto lo stesso a grandi e piccoli. Così ho deciso di rifarla praticamente subito, e senza distrazioni stavolta. Il secondo esperimento andato decisamente meglio, sono rimasta fedele, nella calma mattiniera della mia cucina, alla ricetta: volevo assaporare il gusto originale. E' un dolce molto particolare sia di gusto che consistenza. Di seguito riporterò fedelmente la ricetta originale, anche se penso che in futuro se mi capiterà di rifarla la modificherò un po' usando meno burro e zucchero integrale o miele.
In molti mi chiedono dove trovo la panna acida, bhé me la faccio in casa, è molto semplice: stesso peso di yogurt intero bianco e panna fresca, e succo di limone (a discrezione, qualche goccia o 1-2 cucchiai al massimo, dipende dalle quantità di panna e yogurt), mischio bene e lascio riposare qualche minuto.
La foto mostra la torta più piccola, ho dimezzato le dosi e usato tortiera da 20 cm.

Ingredienti per la base
  • 340 gr di farina (io ho usato una farina 0 per dolci e pasta fresca)
  • 120 ml di panna acida
  • 115 gr di zucchero
  • 150 gr di burro sciolto 
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
 Ingredienti per la crema
  • 240 ml di panna acida
  • 60 gr di zucchero
  • 1 uovo 
  • 1 kg circa di mele renette
Mescolo tutti gli ingredienti per la base, che deve risultare morbida ma non appiccicosa. Fodero il fondo di una tortiera a cerniera da 24/26 cm con carta forno, e imburro i bordi e con le mani sistemo l'impasto stendendolo. Sbuccio le mele, elimino i torsoli e le taglio a fettine sottili che vado a sistemare sull'impasto nella tortiera. Io le ho messe molto vicine, quasi una sull'altra.
Mescolo tutti gli ingredienti per la crema, che verso sopra le mele in modo uniforme.
Inforno a 200° per 50-60 minuti, e servo tiepida o fredda.

Pasta con tonno e pomodorini

Pasta con tonno e pomodorini

Piatto unico leggero, velocissimo da fare e semplice e molto colorato, quindi anche piacevole a vedersi, in fondo noi mangiamo prima con gli occhi, annusiamo i profumi e poi assaporiamo...
E' un piatto adatto a tutti ma per i bimbi meglio omettere il peperoncino, che possiamo aggiungere in un secondo tempo.

Ingredienti 
  • 400 gr pasta del formato che si preferisce (io ho usato i fusilli bucati)
  • 1 scalogno
  • 200-300 gr pomodorini datterino o ciliegini (a discrezione)
  • 2 scatole di tonno in tranci
  • olio extravergine d'oliva
  • 2 manciate di olive taggiasche (ho usato quelle già denocciolate per comodità)
  • sale 
  • peperoncino
  • 1 manciata di capperi sotto sale
Ho fatto lessare la pasta e nel frattempo ho preparato il condimento.
Ho tagliato sottilmente lo scalogno e messo in una padella saltapasta con l'olio a stufare a fiamma dolce. Ho preparato dadolata di pomodorini un po' grossolana e aggiunta allo scalogno in padella.Ho unito le olive, i capperi lavati, il tonno che ho sminuzzato in padella con forchetta e peperoncino.
Prima che la pasta arriva al punto di cottura, l'ho buttata in padella, e fatta risottare (aiutandomi con acqua di cottura) e ultimata la cottura. Ho aggiustato di sale e impiattato.



Pasta con bottarga, olio e peperoncino

Pasta con bottarga, olio e peperoncino

Piatto semplice, veloce e appetitoso.
Però proprio la sua semplicità potrebbe essere insidioso nella preparazione: bisogna far creare quella giusta viscosità alla pasta in modo che si leghi bene al condimento. Unico difetto? E' un autentico peccato di gola: la bottarga è una concessione da concedersi ogni tanto facendo attenzione a cosa la si abbina, e poi "compensare" con l'alimentazione dei giorni successivi per "smaltire". Ma i peccati di gola fatti con coscienza ogni tanto ce li possiamo concedere, vero Sister? E' assolutamente un piatto da mangiare in compagnia.
Di bottarghe in commercio ce ne sono molte: di muggine, di tonno, già grattugiate o intere da sminuzzare.
Non sarebbe un piatto adatto ai bambini sia per la presenza del peperoncino che del gusto molto particolare della bottarga, però se si desidera farglielo assaggiare bisogna avere l'accortezza di omettere il peperoncino, che potrà aggiungere successivamente, e al massimo dare una macinata di pepe.

Ingredienti

  • 400 gr di pasta (io ho usato le linguine)
  • bottarga 
  • olio extravergine d'oliva
  • peperoncino
Ho messo a bollire la pasta con poco sale, nel frattempo in una padella saltapasta ho messo l'olio, bottarga grattugiata, e peperoncino, e allungato con un po' di acqua di cottura della pasta per far "sciogliere" la bottarga.
Ho tirato su la pasta a metà cottura, circa, e messa nella padella con il condimento, allungando con acqua di cottura. Ho finito di cuocere la pasta, risottandola, con il condimento, allungando quando necessario con l'acqua di cottura. In questo modo si creerà una buona viscosità con il condimento che ben si legherà alla pasta.
Aggiusto, se serve di sale e peperoncino, e quando al dente impiatto.

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