Torta Vianne di "Chocolat"

Torta Vianne di "Chocolat"

Torta Vianne di "Chocolat"

 

Rivedo “Chocolat”, film uscito nel 2000, tratto dall’omonimo libro di Joanne Harris, con Juliette Binoche e Johnny Depp, ambientato a Lansquenet-sur-Tannesin, un tranquillo paesino della Francia nel 1959.

La bella Vianne, con la sua cioccolateria, insieme alla figlia Anouk, portate dall’irrequieto vento del Nord, si trasferiscono nel tranquillo, austero, bigotto, rigido e chiuso paesino francese. Vianne realizza questa torta al cioccolato, una delle tante tentazioni con cui riesce ad arrivare al cuore dei cittadini del piccolo paese, sconvolgendo completamente le loro austere, monotone, tranquille vite.

Un film dal ritmo lento, delicato, delizioso, al profumo di cioccolato e spezie, dove il “diverso” e chi osa pensare in modo “personale”, non convenzionale, o semplicemente diverso dagli altri non viene ha posto in quella società… finché, con l’arrivo di Vianne, piano piano le cose cambiano e alla fine tutti trovano il loro posto ridando serenità agli abitanti del paesino…

Ho visto il film molte volte, ma stavolta non resisto alla tentazione di rifare la torta di Vianne, d'altra parte la visione del film è una vera tentazione, tenta con le sue prelibatezze di cioccolato. È un dolce davvero godurioso, oserei dire “peccaminoso”, un autentico tripudio di cioccolato, da cui si sprigionano note agrumate e profumate d’arancio, dall’aspetto, volutamente, un po’ disordinato.

Semplicemente un dolce da non perdere!


Ingredienti per stampo da 22-24 cm

Per la torta

125 g di burro a temperatura ambiente

130 g di zucchero semolato

2 uova intere

250 g di latte

buccia di un’arancia grattugiata

200 g di cioccolato fondente (io al 70%)

220 g di farina per dolci

1 bustina di lievito per dolci

30 g di cacao amaro (2 cucchiai)

1 cucchiaio di Brandy (o Cointreau o Rhum)

Per la ganache

250 g di cioccolato fondente

375 g di panna fresca

cacao amaro per spolverare


Sciolgo il cioccolato a bagnomaria e lascio intiepidire.

Monto burro e zucchero fino ad ottenere una specie di crema. Aggiungo al composto un uovo alla volta, inserisco il successivo solo dopo che il primo si è ben amalgamato. Successivamente metto il cioccolato fuso, il liquore e la buccia di un’arancia grattugiata.

Setaccio le polveri (farina, cacao, lievito) e le incorporo delicatamente al composto, alternandole con il latte.

Verso l’impasto in una tortiera imburrata, o rivestita con carta forno, e cuocio in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti (verifico comunque la cottura con uno stecchino).

Sforno, lascio riposare qualche minuti prima di togliere la torta dallo stampo e farla freddare su una griglia.

Nel frattempo preparo la ganache.

Trito il cioccolato al coltello e lo metto in una ciotola capiente.

Scaldo la panna e prima che arrivi a piena ebollizione la verso sul cioccolato in tre volte, emulsionando, mescolando bene con una spatola per sciogliere il cioccolato e creare una sorta di crema. Ripongo in frigorifero a solidificare per una decina di minuti.

Monto poi la ganache con la frusta fino ad ottenere un composto arioso, simile a una mousse, con la quale rivestire la torta, coprendo bene i bordi e spatolando la superficie per creare un motivo ad onde. Ripongo in frigorifero.

Prendo la torta e la lascio a temperatura ambiente per un’ora prima di servirla. Completo la decorazione spolverando con cacao amaro.

School buns

School buns

School buns

school buns
 
Gli school buns sono dei deliziosi soffici panini dolci ripieni di crema alla vaniglia. Sono molto diffusi, tradizionalmente confezionati per le merende e pranzi scolastici, o venduti alle bancarelle di torte per una tipica pausa hygge.

In Norvegia sono conosciuti come  skoleboller o skolebrød e sono glassati con zucchero e cocco. In Svezia sono i vanilijbuller, dove, al posto della glassa al cocco, i panini appena sfornati vengono spennellati con un po' di burro fuso e immersi nello zucchero semolato.

Gli school buns rientrano perfettamente nello stile hygge, una confortevole pausa con buoni e semplici sapori e profumi: un panino soffice, poco dolce e profumato di cardamomo, farcito da una golosa crema pasticcera alla vaniglia, resa ancora più golosa con l'aggiunta panna. 

Non ho seguito fino in fondo la tradizione scandinava, non li ho glassati, ma semplicemente spolverati con zucchero a velo vanigliato... 

 

Ingredienti

Pasta madre dolce

40 g pasta madre rinfrescata

40 g di latte freddo

40 g di farina frumento forte

10 g zucchero

 

Impasto

500 g di farina di frumento (11-13% di proteine)

130 g di pasta madre dolce (5-10 g lievito di birra fresco)

80 g di zucchero semolato

9 g di sale fino

2 g di cardamomo

1 uovo grande (circa 60 g, o 2 medi)

230-250 g di latte freddo

90 g di burro a temperatura ambiente

1 uovo per spennellare (facoltativo)

¼ tsp di vaniglia tritata o estratto (facoltativo)

 

Crema alla vaniglia (vanilla pastry cream)

125 g di latte

125 g di panna fresca liquida

2 tuorli

2 tbs di zucchero semolato

1 tbs di frumina (o altro amido)

½ tsp di estratto di vaniglia


Scegli se preferisci usare la pasta madre o il lievito di birra.

Prepara la pasta madre dolce: impasta la pasta madre rinfrescata con latte, farina e zucchero. Copri e lascia lievitare al caldo per circa 4 ore, finché non raddoppia di volume.

Prepara l’impasto: metti tutti gli ingredienti, tranne il burro, in un grande ciotola e impastali finché non sono amalgamati. Puoi aiutarti con una planetaria. Copri e fai riposare (autolisi) per 30 minuti.

Dopo il riposo reimpasta a velocità media per 5-10 minuti, poi aggiungi un pezzetto di burro alla volta, lentamente, e aspetta che venga assorbito prima di metterne altro. Quando tutto il burro è stato aggiunto continua ad impastare, sempre a media velocità, per 15-20 minuti.

Quando l’impasto è ben incordato, lucido ed elastico, forma una palla, trasferiscilo in una ciotola oliata e lascia lievitare al caldo per circa due ore. Dopo trasferisci l’impasto in frigorifero per almeno 6 ore (max 15).

Prepara la crema alla vaniglia: porta a bollore la panna con il latte e la vaniglia. In una ciotola sbatti i tuorli con lo zucchero, quando lo zucchero è sciolto aggiungi la frumina, mescola bene. Stempera il composto con un paio di cucchiai di latte, poi aggiungi tutto il latte, amalgama bene. Riporta tutto sul fuoco e sempre mescolando fai addensare. Quando la crema sarà pronta, togli dal fuoco, mettila in una scodella con pellicola a contatto e fai raffreddare.

Tira fuori l’impasto e lascialo a temperatura ambiente per 30 minuti, poi dividilo in palline da 120 g per dei panini grandi, 90 g per dei panini piccoli… io li ho fatti da 60 g. Sistema i panini in una teglia, rivestita con carta forno, uno vicino all’altro e lascia lievitare, coperto con pellicola alimentare, fino al raddoppio. Con le dita crea un incavo, un buco, al centro dei panini fin quasi a bucare il fondo (puoi allargarlo sempre con le dita), farcisci le cavità con la crema e poi fai cuocere in forno preriscaldato statico a 200° C per 15-18 minuti.

Sforna i panini quando sono belli dorati e fai intiepidire su una griglia.

Ora puoi completarli a piacere.

Per la versione svedese spennella i panini appena sfornati con il burro fuso e poi passali nello zucchero semolato.

Per la versione norvegese, fai raffreddare i panini e poi prepara la glassa: mescola lo zucchero a velo e l'acqua fino a formare una glassa densa. Usa un cucchiaio per versare la glassa su ogni panino. Infine cospargi con il cocco disidratato per la versione norvegese.

Oppure per la versione più semplice, spolverali con zucchero a velo vanigliato.

 

school buns

Zuppa di cipolle e porcini.

Zuppa di cipolle e porcini.

Zuppa di cipolle e porcini.

zuppa di cipolle e porcini

 

Autunno è arrivato e con lui la stagione delle zuppe.

Con zuppe non bisogna pensare a qualcosa di triste, ma al contrario, di confortevole, qualcosa che scalda e al tempo stesso sostiene. Ma oserei dire di più, la zuppa porta con sè il tempo della pausa, quella vera da fare con calma, di quella tranquillità che consente di gustare il piatto caldo e fumante.

Inauguro la stagione zuppe con questa che potrei chiamare ai profumi d’autunno, con cipolle e i primi porcini della stagione, freschi, carnosi, profumati.

Come tutte le zuppe necessita del suo tempo per la preparazione e una lenta cottura, meglio se in tegami di coccio, proprio come si faceva una volta.

Pochi ingredienti per un piatto molto saporito.


Ingredienti

  • 700 g di cipolle dorate o bianche
  • 250 g di funghi porcini
  • 50 g di burro
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 750 ml di brodo di carne o vegetale
  • 2 cucchiai di brandy
  • 6 fette di pane tagliato a dadini, meglio se raffermo
  • sale
  • pepe nero del Madagascar macinato fresco

Pulisco e affetto le cipolle il più finemente possibile, mi aiuto con una mandolina. Pulisco i funghi e li taglio a dadini grossolani.

In una grossa pentola scaldo il burro e l’olio, aggiungo le cipolle e le rosolo a fuoco dolce finché sono morbide e dorate, mescolando spesso. Aggiungo i funghi e cuocio per altri 10 minuti. Aggiungo il brodo e il brandy, condisco con il sale e il pepe nero, porto a bollore e lascio sobbollire per almeno 45 minuti.

Preparo i piatti, o meglio le cocotte, con il pane raffermo tagliato a dadini sul fondo, che andrò a ricoprire con la zuppa calda fumante.

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