Pizze fritte...

Pizze fritte...

Pizze fritte...


Finalmente mi dedico a scrivere il pranzo di Ferragosto.
Per non essere da meno dei picnic o delle grigliate, ma distinguendoci sempre, oggi facciamo le pizze fritte. La pizza mette sempre d'accordo tutti i gusti e così faccio tutti contenti.
Da poco mi sono lasciata tentare da un super saldo su una macchina del pane, e dovendo imparare a conoscere l'elettrodomestico,  ho pensato di provare a fare l'impasto con la macchina seguendo le istruzioni della stessa. Così invece dei miei impasti fatti a mano (con valenza anche terapeutici), con la pasta madre, stavolta ho ripiegato su lievito di birra fresco e l'elettrodomestico che lavora al posto mio, mentre io mi dedico ad altro. Il bello della macchina del pane è che uno mette tutti gli ingredienti necessari, imposta il programma e al resto ci pensa lei. Tra l'altro il programma impasto pizza (o base) fa due lavorazioni e di conseguenza due lievitazioni, proprio come farei io (anche se io prediligo lunga lievitazione). Ed eccomi che imposto la mia rumorosa, diciamolo silenziose per quanto possano dire non sono, macchina, e mentre lei impasta io preparo il condimento di pomodoro e grattugio tutti i formaggi necessari, e ovviamente nel frattempo gioco anche con mia figlia. Mia figlia è affascinata dalla macchina del pane. Lei è abituata a vedermi impastare, ma non so bene perché la macchina la incuriosisce, così mi "costringe" a prenderla in braccio per, come dice lei "fammi vedere", io la prendo e alzo il coperchio della macchina per farle vedere appunto, l'impasto che viene lavorato dal gancio. Ma anche la lievitazione ha il suo fascino per lei, la sua espressione è bellissima, e dire che ha anche libri e letture su argomento, e lo ha visto molte volte, ma tutte le volte "è magia". Ed ecco che in una torrida giornata estiva in città mi accingo a lavorare e friggere, ma il tutto è ripagato dalla gioia dei miei ospiti, e ritornando tutti bambini si mangia con le mani e ci si sporca il volto con il condimento. Naturalmente chi prepara e cucina le pizze fritte si siede poco a tavola, perché questo piatto va cotto sul momento e servito bollente. E in queste occasioni un mio pensiero ricorre a mia nonna, che si sedeva pochissimo a tavola con noi per viziare tutti con le sue leccornie...
Ma ora ecco la ricetta che ho seguito per fare impasto della pizza con la macchina del pane, comunque nulla vieta di fare impasto a mano, seguire le ricette della pizza già pubblicate qui, e usare anche impasto con pasta madre. Già sperimentati tutti.
A proposito le pizze fritte si mangiano sia salate che dolci: si può iniziare con quelle salate e finire con quelle dolci... a voi la scelta.

Ingredienti per 1 kg di impasto circa da fare con la macchina del pane.
  • 320 ml di acqua
  • 2 cucchiai di olio oliva (io uso extravergine)
  • 1 e 1/2 mezzo di sale (io ne metto un po' meno)
  • 640 g di farina (io uso la 0)
  • 13 g di lievito fresco o 1 e 1/2 cucchiaino di lievito secco
  • olio per friggere (io uso olio oliva)
  • 1 kg di pomodori da sugo (meglio 2)
  • formaggio grattugiati misti (parmiggiano, cacioricotta vaccino, cacioricotta misto capra vaccino, ricotta salata) 
  • zucchero, miele, etc
Le istruzioni della macchina dicono di inserire tutti gli ingredienti nel cstello nell'ordine indicato, selezionare il programma di solo impasto e avviare.
Io, invece, ho inserito nel cestello della macchina prima la farina, il lievito ben sbriciolato o sciolto in acqua, l'acqua e l'olio, e premo avvio dopo aver selezionato il programma. Aggiungo il sale solo quando il lievito è già ben sciolto e impastato, in modo che non vada a contatto diretto.
Mentre la macchina impasta e fa lievitare preparo il condimento. Lavo i pomodori, li svuoto dai semi, li taglio grossolanamente e li metto in padella con olio d'oliva (extravergine), basilico e sale, copro con coperchio e lascio cuocere a fuoco medio facendo attenzione che non si attacchi, in caso aggiungo un filo d'acqua. Il pomodoro deve venire quasi fritto. Grattugio poi tutti i formaggi.
quando impasto della pizza ha completato la seconda lievitazione, lo levo dalla macchina del pane, infarino leggermente il piano da lavoro, e divido l'impasto in tanti panetti, proprio come se li preparassi per la pizza da forno, copro con un telo e una coperta e lascio rilievitare. A questo punto la lievitazione sarà abbastanza veloce.
Metto l'olio in una padella per friggere, io uso un tegame dai bordi alti, per poter fare fritto ad immersione. Mentre l'olio nella padella raggiunge la temperatura, io stendo in modo sottile (non troppo) i panetti della pizza con le mani. Quando l'olio è pronto procedo con la frittura. La pizza fritta ci mette proprio poco in cottura, appena fa le bolle e si colora è ora di scolarla su carta fritti e servirla. Ricordarsi di girarla per far dorare entrambi i lati, perchè appena farà le bolle verrà "a galla". Ogni ospite si condirà la sua a piacere: infatti i pomodori, i formaggi vengono messi direttamente a tavola. Ma potete anche servire anche già condita.
Per la versione dolce le lascio bianche e le servo insieme al miele o zucchero, ma ho visto usare anche creme spalmabili...

Riso con gamberi e limone

Riso con gamberi e limone

Riso con gamberi e limone

Oggi per me è una giornata un po' difficile, ma nonostante questo ho deciso che dovevo tenere la mente occupata nella mia attesa del conto alla rovescia. Una mia cara compagna pelosa di vita sta, deve raggiungere altre mete, nuovi viaggi, l'accompagnerò tenendola fra le braccia, ma dopo 15 anni, è difficile... è sempe difficile e non ci si abitua mai. Non importa per quanto siano stati con noi, son comunque parte della famiglia, "so' ppiezz' 'e còre". Ho voluto scriverlo in dialetto perché mi sembra che renda meglio che sia incisivo così, tradotto rende ma non alla stessa maniera... chi lo sa, saranno questi ultimi giorni, in cui già sapevo, prima di avere conferma ufficiale che stava andando, che voleva andare, come non capirlo visto che ti ho cresciuta io? sei con me da quando avevi un mese... mia cara coraggiosa amica pelosa sarai sempre nei miei pensieri, sei stata la guardiana di mia figlia in culla e lo sei stata fino alla fine. Che dire grazie mia cara amica pelosa, grazie per quello che solo gli amici animali sanno fare, grazie di questi anni e di tutto, ho moltissimi ricordi di noi, della nostra vita insieme. Semplicemente grazie di averla vissuta con me.
Scusate se mi sono lasciata andare e con le lacrime agli occhi, nascosta da uno schermo ho condividere questo mio sentimento e pensiero. Ma ora torniamo alle ricette.
Ritorno dalle vacanze, ci si ritrova con gli amici per mangiare insieme e raccontarci. Per questa occasione ho preso spunto, ripeto solo spunto, da una ricetta dello chef Antonino Cannavacciuolo, riso con gamberi e agrumi. La differenza tra i due risotti consiste nel fatto che lo chef usa anche l'arancia, tanto prezzemolo e i gamberi rossi (beato lui che li ha), e li mette a crudo. Il mio riso, invece, è profumato solo con limone, e i miei gamberi, ahimè, non essendo quelli rossi, e per sicurezza, li ho fatti saltare in padella e aromatizzati con il limone. Tra gli agrumi il limone, sia nelle preparazioni dolci che in quelle salate, è decisamente il mio preferito, soprattutto se è poi quello di Costiera bio.
Di seguito la mia ricetta del risotto profumato al limone con i gamberi saltati. Una leccornia, assolutamente delizioso, leggero, fresco e stuzzicante...un po' di Costiera a tavola...

Ingredienti
  • 8 gamberi
  • 350 gr riso per risotti
  • 1 cipolla
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano
  • poco prezzemolo, qualche foglia
  • 500 ml di acqua fredda
  • 1 limone bio grande
  • sale marino integrale
  • pepe nero selvatico
  • olio extravergine oliva

Ho pulito i gamberi e li ho privati della testa, del carapace e del budello (il filo nero sul dorso).
In una pentola ho fatto soffriggere nell'olio la cipolla, la carota e il sedano, poi ho unito le teste e i carapaci dei gamberi. Verso l'acqua nella padella per preparare così un fumetto che mi servirà per la cottura del riso. Insaporisco questo brodo con buccia di limone, prezzemolo e qualche granello di pepe nero. Porto a ebollizione, faccio cuocere per 20 minuti, poi filtro il brodo passandolo al colino. In una padella calda faccio tostare il riso, aggiungo il brodo e porto a cottura. Manteco con olio extravergine d'oliva, sale, buccia di 1 limone grattugiata e succo filtrato.
Faccio saltare i gamberi in padella con pochissimo olio e sale e una spruzzata di limone.
Impiatto il riso, aggiungo il prezzemolo, i gamberi e una spolverata di pepe nero selvatico.

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