Visualizzazione post con etichetta riso. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta riso. Mostra tutti i post
Riso Apollo con lime, zenzero, salmone e semi papavero

Riso Apollo con lime, zenzero, salmone e semi papavero

riso apollo con lime, zenzero, salmone, semi di papavero

Della serie sperimentiamo perché altrimenti ci si annoia. Aggiungiamo che il riso non è tra i miei ingredienti preferiti, almeno ultimamente, così eccomi a cercare varietà molto profumate e condimenti particolari che possano rendermelo gradevole. Ho trovato una varietà locale del riso thai chiamata Apollo, da cucinare proprio come la varietà orientale. Per quasta ricetta punto tutto su profumi e sapori e aromi decisi. Mi metto a giocare con le mie provette da "strega" pieni di gusti, spezie e aromi... e un pizzico di una cosa e un pizzico dell'altra nel pentolone prende forma la ricetta, e vapori salgono. E continuando a giocare con i barattolini ecco un piatto leggero, profumato, croccante e con un'alchimia di sapori di carattere...

Ingredienti
  • 350 gr di riso Apollo
  • 1 cipolla piccola bianca o dorata
  • 1 lime, succo e zest
  • 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 bicchiere di vino bianco ( gewurztraminer)
  • 200 gr salmone affumicato
  • acqua calda
  • olio evo e burro
  • semi di papavero
  • pepe nero
 Pulisco e affetto sottilmente una piccola cipolla bionda, la faccio appassire dolcemente con olio e poco burro e lo zenzero. Quando la cipolla diventa trasparente verso il riso e lo faccio tostare. Sfumo con il vino bianco e il succo di limone. Procedo nella cottura del riso allungando con acqua calda. Quando il riso sarà cotto, a me piace al dente, spengo il fuoco sotto la pentola, unisco al riso il salmone spezzettato e lo zest del lime, manteco con un poco di burro e aggiusto di sale. Mescolo bene, impiatto, spolvero con semi di papavero e una macinata di pepe nero, io ho usato pepe nero di Sichuan che ricorda note agrumate, sapore intenso tendente all'amaro...
Risotto formaggio e… mele

Risotto formaggio e… mele

risotto formaggio e mele
"Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le...." mele!
Non eran mele eran pere nel detto, ma qui si usan le mele, e... in cottura!!!
Non sono un’amante dei risotti, anzi proprio il contrario, però di recente mi è capitato di assaggiare una ricetta simile che mi ha colpito, e ho deciso di provare a rifarlo a casa. In realtà non avendo la ricetta sono andata a "sentimento", ma il bello della cucina è proprio ed anche questo, no? Così via libera al gusto personale e alla fantasia. Ho scelto la mela tipo Granny Smith, dal sapore più aspro e dalla consistenza soda e croccante. Come formaggio la scelta è caduta su un gorgonzola dolce locale delle valli del Cuneese preso alla Coldiretti, ma si può scegliere il formaggio che si preferisce. Per il riso la scelta è stata carnaroli integrale, a basso indice glicemico, è un carboidrato complesso, a lunga digestione, perfetto per regimi dietetici in quanto da un senso di sazietà maggiore, ed è altamente digeribile, aiuta inoltre a controllare il colesterolo, e mantiene la maggior parte delle proprietà nutritive, sali minerali... insomma ha moltissime proprietà, subisce meno processi di lavorazione... ma, già c'è un ma, deve piacere e la cottura è un più lunga, e va comunque usato in una dieta molto variata.  L'aggiunta della mela, in questa ricetta, conferisce al piatto quel quid in più che lo rende speciale, molto particolare, piacevole, delicato, profumato, non pesante, alleggerisce il gusto del formaggio, creando un insieme equilibrato.

Ingredienti
  • 320 gr di riso carnaroli (io integrale)
  • 1 cipolla piccola
  • 1 mela del tipo Granny del peso di circa 200gr
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • acqua calda o brodo vegetale quanto basta
  • 200 gr di formaggio (io ho usato un gorgonzola)
  • olio d’oliva
  • sale e pepe
  • parmigiano grattugiato a piacere
Ho pulito e tritato finemente una piccola cipolla e messa ad appassire dolcemente in una casseruola capiente con dell’olio d’oliva. Quando la cipolla diventa trasparente, alzo la fiamma, verso il riso e lo faccio tostare. Sfumo con un bicchiere di vino bianco e faccio evaporare. Continuo la cottura del riso allungando con acqua calda o brodo vegetale. Mentre il riso cuoce pulisco e taglio a cubetti una mela che unisco al riso quando sarà arrivato a metà cottura. Se serve continuo sempre la cottura allungando con acqua o brodo. Preparo il formaggio che aggiungo al riso quando sarà quasi cotto e faccio sciogliere. Spengo il fuoco, aggiusto di sale e pepe, e impiatto. Per chi lo gradisce servo con  parmigiano grattugiato da aggiungere.
Risotto con spumante e fiori

Risotto con spumante e fiori

Una ricetta speciale, di una semplicità sorprendente e molto veloce da realizzare. E' un primo piatto leggero, dal gusto delicato e raffinato. Pochi passaggi e ingredienti per realizzare questo particolare risotto: a volte “less is more” risulta essere la scelta giusta. E' importante che la scelta dello spumante o dello champagne sia della qualità brut (secco). Risulterà una scelta perfetta e molto elegante accompagnare il risotto con lo stesso spumante usato in cottura.  Alla ricetta base, ho aggiunto una nota colorata e insolita mettendo alla fine, prima di servire, una spolverata di fiori secchi commestibili, che rende il piatto molto piacevole a vedersi oltre che insolito, prezioso, sofisticato e ricercato. 

Ingredienti
  • 350 gr di riso carnaroli
  • 1/2 cipolla bionda, dorata o bianca ( o due scalogni o 1 cipolla intera piccola)
  • 50 gr di burro
  • 1 cucchiaino d’olio
  • 500 ml di spumante brut, o champagne
  • Brodo vegetale
  • 50 gr di parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai di panna per mantecare, o 20 gr di burro
  • Sale
  • Pepe macinato fresco (io ho usato nero del Madagascar)
  • Fiori secchi commestibili misti
Preparo il brodo vegetale che mi servirà per la cottura del riso.
Trito finemente mezza cipolla grande o una piccola e la faccio appassire, a fuoco dolce, in una casseruola con il burro e un pochino d’olio. Appena la cipolla sarà diventata trasparente aggiungo il riso e lo faccio tostare. Sfumo con lo spumante e lascio evaporare. Poi bagno il riso con un mestolo di brodo vegetale caldo e porto a cottura, e se serve unisco altro brodo poco alla volta. Quando il riso sarà quasi pronto aggiungo la panna. Completo la cottura, aggiusto di sale, e a fuoco spento manteco con il parmigiano. Grattugio il pepe, mescolo bene il tutto.
Se non uso la panna ma il burro, completo prima la cottura del riso e a fuoco spento unisco burro e parmigiano.
Impiatto e sulla superficie metto i fiori essiccati commestibili... non mi resta che servire ben caldo....
Riso con gamberi e limone

Riso con gamberi e limone

Oggi per me è una giornata un po' difficile, ma nonostante questo ho deciso che dovevo tenere la mente occupata nella mia attesa del conto alla rovescia. Una mia cara compagna pelosa di vita sta, deve raggiungere altre mete, nuovi viaggi, l'accompagnerò tenendola fra le braccia, ma dopo 15 anni, è difficile... è sempe difficile e non ci si abitua mai. Non importa per quanto siano stati con noi, son comunque parte della famiglia, "so' ppiezz' 'e còre". Ho voluto scriverlo in dialetto perché mi sembra che renda meglio che sia incisivo così, tradotto rende ma non alla stessa maniera... chi lo sa, saranno questi ultimi giorni, in cui già sapevo, prima di avere conferma ufficiale che stava andando, che voleva andare, come non capirlo visto che ti ho cresciuta io? sei con me da quando avevi un mese... mia cara coraggiosa amica pelosa sarai sempre nei miei pensieri, sei stata la guardiana di mia figlia in culla e lo sei stata fino alla fine. Che dire grazie mia cara amica pelosa, grazie per quello che solo gli amici animali sanno fare, grazie di questi anni e di tutto, ho moltissimi ricordi di noi, della nostra vita insieme. Semplicemente grazie di averla vissuta con me.
Scusate se mi sono lasciata andare e con le lacrime agli occhi, nascosta da uno schermo ho condividere questo mio sentimento e pensiero. Ma ora torniamo alle ricette.
Ritorno dalle vacanze, ci si ritrova con gli amici per mangiare insieme e raccontarci. Per questa occasione ho preso spunto, ripeto solo spunto, da una ricetta dello chef Antonino Cannavacciuolo, riso con gamberi e agrumi. La differenza tra i due risotti consiste nel fatto che lo chef usa anche l'arancia, tanto prezzemolo e i gamberi rossi (beato lui che li ha), e li mette a crudo. Il mio riso, invece, è profumato solo con limone, e i miei gamberi, ahimè, non essendo quelli rossi, e per sicurezza, li ho fatti saltare in padella e aromatizzati con il limone. Tra gli agrumi il limone, sia nelle preparazioni dolci che in quelle salate, è decisamente il mio preferito, soprattutto se è poi quello di Costiera bio.
Di seguito la mia ricetta del risotto profumato al limone con i gamberi saltati. Una leccornia, assolutamente delizioso, leggero, fresco e stuzzicante...un po' di Costiera a tavola...

Ingredienti
  • 8 gamberi
  • 350 gr riso per risotti
  • 1 cipolla
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano
  • poco prezzemolo, qualche foglia
  • 500 ml di acqua fredda
  • 1 limone bio grande
  • sale marino integrale
  • pepe nero selvatico
  • olio extravergine oliva

Ho pulito i gamberi e li ho privati della testa, del carapace e del budello (il filo nero sul dorso).
In una pentola ho fatto soffriggere nell'olio la cipolla, la carota e il sedano, poi ho unito le teste e i carapaci dei gamberi. Verso l'acqua nella padella per preparare così un fumetto che mi servirà per la cottura del riso. Insaporisco questo brodo con buccia di limone, prezzemolo e qualche granello di pepe nero. Porto a ebollizione, faccio cuocere per 20 minuti, poi filtro il brodo passandolo al colino. In una padella calda faccio tostare il riso, aggiungo il brodo e porto a cottura. Manteco con olio extravergine d'oliva, sale, buccia di 1 limone grattugiata e succo filtrato.
Faccio saltare i gamberi in padella con pochissimo olio e sale e una spruzzata di limone.
Impiatto il riso, aggiungo il prezzemolo, i gamberi e una spolverata di pepe nero selvatico.
Risotto gorgonzola, pere e granella di nocciole...

Risotto gorgonzola, pere e granella di nocciole...


A dispetto del fatto che dovremmo essere nella stagione primaverile, ecco una bella giornata uggiosa e freddina, quindi preparo una ricetta che sembrerebbe dai gusti decisamente autunnali, ma che per questa domenica di non si sa in quale stagione mi trovo, sembra perfetta. Non so bene quando, né come, ma facendo la spesa mi era venuto in mente che avrei dovuto provare a cucinare riso con gorgonzola e pere. Il meteo, evidentemente, ha appoggiato l'idea fornendomi la giornata grigia e piovosa.
Ho già provato paste e risi al profumo di agrumi, ma finora non avevo provato nulla con altri tipi di frutta nelle ricette salate... fatta eccezione per la guacamole. Di certo è un abbinamento classico gorgonzola e pere... in genere formaggio e pere. Anzi per osare e dare una nota più caratteristica forse non ci starebbe male un gorgonzola dal gusto un po forte, piccante, un roquefort, ma stavolta mi sono tenuta sul dolce anche per rispetto ai commensali che già osavano con questo abbinamento.
L'insieme è risultato armonico, piacevole, cremoso, e ho dato la nota croccante con delle nocciole sminuzzate a coltello, una granella un po' grossolana. Le pere, ho scelto la varietà williams, fatte dadini e cotte in una padella a parte con aromi provenzali, burro, olio, sale e sfumate con un'idea, una lacrima di rhum. Il riso cotto lentamente su fondo di cipolla e con brodo vegetale, è sfumato con Chardonnay. Alla fin unisco tutti gli ingredienti, manteco, metto le nocciole e il pepe, e via in tavola per questo primaverile autunno... Bon appetit...

Ingredienti
  • 350 gr di riso per risotti ( io ho usato un vialone nano)
  • 1 cipolla piccola dorata
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 4 pere
  • 200 gr di gorgonzola
  • Parmigiano reggiano
  • Burro
  • Olio evo
  • Nocciole
  • Sale
  • Pepe 
  • Vino bianco 
  • Rhum
Ho fatto del brodo vegetale che mi servirà per cuocere il riso. Ho pulito e tagliato finemente una cipolla che ho messo ad appassire in pentola a fuoco dolce con del burro e del l'olio evo. Ho allungato con due cucchiai di brodo vegetale. Ho pulito e tagliato a dadini le pere williams e messe in padella, a fuoco dolce medio, con poco burro, pochissimo olio, sale grosso e un trito di erbe provenzali. Quando la cipolla sarà diventata trasparente metto il riso e faccio tostare, poi sfumo con il vino. Attendo che evapori tutto il vino e verso il brodo vegetale un po' alla volta. Faccio cuocere lentamente, mescolando di tanto in tanto e allungando con il brodo, se serve. Le pere intanto avranno tirato fuori l'acqua, e quando il sughetto si sarà asciugato, sfumo con pochissimo, proprio solo un'idea di rhum, e lascio evaporare. Quando il riso è pronto, e non troppo asciutto, metto il gorgonzola, faccio sciogliere ed amalgamare, se serve metto un po' di latte per rendere tutto cremoso. Spengo il fuoco sotto il riso, metto le pere, mescolo e infine spolvero con il parmigiano grattugiato, copro con coperchio per due minuti senza mescolare. Nel frattempo preparo la granella di nocciole tritandole a coltello. Tolgo il coperchio dalla pentola e ora mescolo il riso su cui ho fatto sciogliere anche il parmigiano rendendo il tutto ben cremoso, aggiusto di sale, spolvero con pepe nero, impiatto e metto le nocciole tritate... e porto in tavola.
Una tranquilla oziosa Pasquetta...

Una tranquilla oziosa Pasquetta...


Una Pasquetta oziosa, ma non per questo meno golosa. 
Ho tantissimi albumi avanzati dalla preparazione delle pastiere, e sinceramente non ho molta voglia di farci dei dolci, così, visto che a Pasquetta si mangian uova, perché non farci delle crêpes che van bene sia da antipasto che da dessert? Per di più queste crêpes di albumi sono leggerissime, se sembran troppo pallide basterà aggiungere della curcuma all'impasto. Mia figlia ne va pazza, letteralmente pazza. In effetti son più leggere. 
Le crêpes di antipasto le ho farcite con salmone, caprino e ricotta (il ripieno dei ravioli) profumato con erba cipollina.
Si continua poi con dei ravioli di magro conditi con del sugo di pomdori freschi. Questi ravioli li ho mangiati la prima volta da una mia zia nel Cilento, ed eran deliziosi, delicati e profumati. Peccato non riuscire a trovare anche qui gli stessi formaggi per il ripieno, ancora fatti in modo artigianale. Qui mi sono accontentata e arrangiata con qualcosa di simile: del caprino fresco, freschissimo, cosicché non abbia il gusto caratteristico un po' forte e pungente che di solito hanno i formaggi di capra, e lo ammorbidisco con un po' di fior di ricotta vaccina (ideale sarebbe stata un po' di ricotta di bufala). La sfoglia per i ravioli è stata fatta usando solo gli albumi. È una pasta che va lavorata per renderla elastica, e poi va fatta risposare prima di stenderla e farcirla. Per far apprezzare il ripieno della pasta faccio un semplice sugo con dei pomodori datterini confit con origano e basilico e frullati. A discrezione se aggiungere alla fine sulla pasta condita il parmigiano, servito "a parte". Per divertirmi ho fatto anche tre ravioloni a forma di teiera e tazze da tè... Chissà per il mio blog? Un omaggio ad "Alice nel paese delle meraviglie" a cui si è appassionata mia figlia, e che anticipa la sua torta di compleanno alla quale sto già lavorando? Chi lo sa....
Per dolce, visto che si deve chiudere in crescendo, prendo la crêpes e la farcisco con una crema di ricotta, zucchero, e cioccolato fondente, e la ricopro di cioccolato fondente fuso...
Dopodiché tutti a oziare sul divano... 
Naturalmente la giornata non poteva finire se non con una cena leggera ma golosa. la mia bimba mi ha richiesto un risottino con ortiche (io ho sembre quelle secche in barattolo ermetico in dispensa), ma per renderlo speciale ho preso in prestito un'idea dello chef Simone Rugiati, per un suo risotto alla zucca, in cui aveva dato una nota croccante e gustosa facendo del crumble con la crosta del parmigiano (che è edibile e sapida). Io già uso la crosta del parmigiano a sciogliere nelle zuppe per dar sapore, ma questa idea mi è piaciuta molto e mi permette di utilizzare le croste anche nel periodoin cui non cucino zuppe calde. Inoltre aggiunge questa nota croccante, saporita e piacevole, inaspettata.

Crêpes di albumi dolci e salate

Ingredienti
  • 150 gr di albumi bio
  • 75 gr farina (io tipo 0)
  • 100 ml di latte
  • 1 pizzico di sale
  • Burro per ungere la padella
Ho preparato la pastella delle crêpes mescolando prima gli albumi con il latte e un pizzico di sale. Quando gli albumi son belli rotti e mescolati col latte, aggiungo la farina. Mescolo fino a creare una bella pastella liscia e senza grumi. Copro la scodella con della pellicola e metto a riposare in frigorifero.
Riprendo la pastella pochi minuti prima di dover cuocere le crêpes.
Metto una padella antiaderente sul fuoco, la imburro leggermente, e poi verso un sottile strato di pastella. Quando la pastella si rapprende e si stacca dal fondo è ora di girarla. 
Attenzione che queste crêpes restano pallide. Quando pronta la farcisco col ripieno fatto di salmone affumicato, caprino e ricotta mescolati, sale, pepe e erbette cipollina. Chiudo la crêpes farcita e servo subito. 
Nel caso in cui le preparassi prima e le servissi più tutte insieme, procedo alla cottura di tutte le crêpes e le tengo al caldo fino al momento di servire.

Ravioli

Ingredienti per 2 persone
  • 75 gr di albumi bio
  • 150 gr di farina 0 e semola rimacinata
  • 1 cucchiaio d'acqua tiepida (se serve)
  • 1 pizzico di sale
  • 180 gr caprino fresco
  • 50 gr fior di ricotta vaccina
  • 1 pizzico di sale 
  • Pepe
Ho impastato le farine con gli albumi, e se serve aggiungo un po' di acqua tiepida. impasto a lungo per rendere la pasta elastica, e poi la metto a riposare coperta da pellicola. Mi preparo il ripieno dei ravioli mescolando il formaggio caprino con la ricotta, sale e pepe. Lavoro bene il ripieno per renderlo bello morbido.
Lavo bene i pomodori, li metto in una teglia da forno, condisco con olio, sale (grosso), basilico e origano, e metto in cottura in forno ventilato a 200 C circa per una ventina di minuti. Poi metto i pomodori e il succo di cottura in un bicchiere del frullatore e frullo il tutto. Metto da parte per condire i ravioli.
Riprendo la pasta, la lavoro ancora un po' sul piano e poi procedo a stenderla in modo sottile, metto il ripieno con il cucchiaino, richiudo con altra sfoglia e ritaglio e chiudo bene i ravioli. Se non si consumano tutti subito, si possono anche congelare senza cuocerli prima, e poi al bisogno buttarli direttamente nel'acqua in ebollizione.
Faccio bollire i ravioli in acqua salata e condisco con la salsa al pomodoro appena fatta. Aggiusto di sale e pepe e impianto. A parte servo anche del formaggio grattugiato, per chi non ne può fare a meno. Personalmente io li preferisco senza aggiunta di formaggio grattugiato, in cui percepisco bene la particolarità del ripieno che viene anche esaltato dalla salsa al pomodoro confit.


Riso con ortiche e crumble di parmigiano

Il risotto con le ortiche lo faccio spesso, qui la variante è data da questo crumble di crosta di parmigiano, che le dà la nota croccante gustosa, e anche... inaspettata...

Ingredienti
  • 4 cucchiai di ortiche essiccate
  • 1 cipolla piccola tritata
  • 2 cucchiaini di zenzero
  • 350/400 gr di riso baldo (o comunque un riso a chicco tondo per risotti)
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Sale, pepe
  • Acqua calda q.b. (o brodo vegetale)
  • Parmigiano grattugiato
  • crosta di parmigiano
  • 2 cucchiai olio
  • Una noce di burro
Ho pulito e tritato finemente una cipolla, messa in un tegame con olio, burro, zenzero e le ortiche essiccate e un po' di acqua. Ho fatto appassire a fuoco basso. Quando la cipolla è trasparente sfumo col vino bianco, e appena evapora, aggiungo il riso e lo faccio tostare. Allungo poi il tutto con acqua calda, o del brodo vegetale (o di carne), in cui ho sbollentato anche la crosta di parmigiano, e aggiusto col sale grosso integrale. 
Prendo la crosta di parmigiano ammorbidita e la taglio a cubetti piccoli che metto poi a rosolare, prender colore e rendere croccanti in una padella antiaderente, e metto da parte.
Quando il riso è cotto aggiusto di sale e pepe, tolgo dal fuoco, metto il parmigiano e chiudo con coperchio per un paio di minuti. Dopodichè tolgo il coperchio e mescolo bene, in questo modo ottengo una bella mantecatura. Impiatto il risotto, metto il crumble di crosta di parmigiano eservo in tavola spolverizzando con una macinata di pepe nero.
Riso con ortica su cestino di parmigiano

Riso con ortica su cestino di parmigiano

Questo è uno dei risotti che mia figlia preferisce, e a dire il vero piace molto anche a me. La preparazione è abbastanza semplice e per chi preferisce al posto dell'acqua calda (versione leggera) si può usare del brodo vegetale o di carne. L'ortica essiccata è molto comoda da usare, già prnta bella e pulita, io di solito la faccio scaldare insieme alle spezie per ammorbidira e tirarne fuori il suo sapore. attenzione a non usarne troppa perchè il gusto è un po' forte e potrebbe non essere gradito a tutti.
Per divertirmi e cambiare un po' ho provato a fare un cestino di parmigiano e usarlo come contenitore per il risotto per l'impiattamento. Ovviamente ho mangiato tutto. La parte del cestino a contatto con il risotto si scalda e ammorbidisce, mentre il resto resta croccante.
Et voilà piatto pronto da servire.

Ingredienti
  • 4 cucchiai di ortiche essiccate
  • 1 cipolla piccola tritata
  • 2 cucchiaini di zenzero
  • 350/400 gr di riso baldo
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Sale, pepe
  • Acqua calda q.b. (o brodo vegetale)
  • Parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai olio
  • Una noce di burro

Ho pulito e tritato finemente una cipolla, messa in un tegame con olio, burro, zenzero e le ortiche essiccate e un po' di acqua. Ho fatto appassire a fuoco basso. Quando la cipolla è trasparente sfumo col vino bianco, e appena evapora, aggiungo il riso e lo faccio tostare. Allungo poi il tutto con acqua calda, o del brodo vegetale (o di carne) e aggiusto col sale grosso integrale. 
Preparo la scodella di parmigiano: prendo una padella e faccio un fondo col parmigiano grattugiato, metto su fuoco medio alto, e aspetto che il formaggio si fonda e assuma un bel colorino dorato. Poi, mentre è ancora bello caldo bollente, lo metto su una scodella rovesciata per fargli prendere la forma.
Quando il riso è cotto aggiusto di sale e pepe, tolgo dal fuoco, metto il parmigiano e chiudo con coperchio per un paio di minuti. Dopodichè tolgo il coperchio e mescolo bene, in questo modo ottengo una bella mantecatura. Impiatto mettendo la scodella di parmigiano, il risotto dentro la cialda al parmigiano, e servo in tavola spolverizzando con una macinata di pepe nero (io ho trovato una varietà del Madagascar molto profumata e dal gusto intenso).


Risotto con rucola e profumo di ortica

Risotto con rucola e profumo di ortica

Ogni tanto riesco a ritagliarmi del tempo per scrivere. Cucino, sperimento, appunto su fogli volanti e poi... mi riprometto di venire a pubblicare... e i fogli volanti si accumulano. A volte li perdo anche.
In questi giorni ho sperimentato questo risolino, leggero e molto aromatico, e ricco di sali minerali. Facendo al spesa mi sono imbattuta nell'ortiche essiccate, e non ho resistito le ho prese, le ortiche fanno molto bene. Essendo in questo formato secco posso dosare io le quantità da usare nelle pietanze, in questo modo posso abituare anche i bimbi al loro gusto un po' forte.
Sono giorni che mia figlia chiede solo riso, e allora sperimentiamo. Ho in frigo anche della rucola, e uso anche lei. Decisamente viene fuori un riso colorato, ricco di sapore e primaverile. Incredibile è stato apprezzato anche da mia figlia.
Esecuzione semplice, e tempi di cottura diciamo abbastanza veloce, ideale se si hanno ospiti intolleranti al glutine. Per dare più sapore si può usare anche del brodo vegetale, io ho usato della semplice acqua. Molto aroma lo darà anche il vino bianco che si userà, e per quello dipende dal vino ognuno è diverso.

Ingredienti

  • 350-400 gr di riso carnaroli
  • 1 cipolla
  • 2 cucchiaini di ortiche secche
  • 2 mazzi di rucola
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • acqua calda, o brodo vegetale
  • sale
  • pepe
  • parmigiano grattugiato
  • 20 gr di burro
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva (meglio extravergine)
Ho pulito e affettato sottilmente la cipolla. Ho messo in una pentola l'olio, il burro, la cipolla affettata e l'ortica e faccio cuocere dolcemente. Quando inizia a soffriggere, e la cipolla sarà tenera, aggiungo il riso. Faccio tostare alzando un po' la fiamma, e sfumo con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato aggiungo l'acqua calda (o il brodo) poca alla volta e faccio cuocere. 
Nel frattempo pulisco e taglio la rucola. Quando il riso sarà giunto quasi a cottura mi sicuro che ci sia ancora del liquido, e quando è pronto aggiungo la rucola, quasi all'ultimo, in questo modo la rucola non diventerà troppo amara e dal gusto forte, e spengo il fuoco sotto la pentola.
Aggiusto di sale e pepe, e manteco con del parmigiano grattugiato. Impatto e servo.
Riso, rucola... salmone

Riso, rucola... salmone

Periodicamente mi viene il desiderio di rucola, mi piace moltissimo sia cruda che cotta. Stavolta l'ho usata per un risotto, e andrebbe già bene solo riso e rucola come di solito faccio... poi mentre prendo gli ingredienti dal frigorifero, mi salta anche in mano una fetta di salmone affumicato che mi era avanzato dal giorno prima, e così penso che una nota di colore nel bianco e verde, starebbe bene. Per addolcire e amalgamare il tutto, uso un po' di panna fresca. La panna smorza il gusto forte e amarognolo della rucola, e ben si unisce al salmone affumicato e alla sua salinità. E poi rende il piatto molto goloso. Ma si può anche omettere se si preferisce una preparazione più leggera.
E' un piatto adatto a tutti, grandi e piccoli, agli intolleranti del glutine, ed è, se come me li preferite, un bel piatto unico.

Ingredienti per 3-4 persone
  • 100 gr di rucola
  • 1 cipolla
  • 350-400 gr di riso
  • una nce di burro
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe
  • 100 ml di panna fresca
  • parmigiano grattugiato
  • 1 bicchiere scarso di vino bianco
  • 100-200 gr salmone affumicato
Ho messo olio e burro in una pentola. Ho pulito e affettato sottilmente la cipolla e messa a rosolare nella pentola a fuoco dolce. Ho lavato e tagliato la rucola, e l'ho aggiunta alla cipolla. Ho sfumato col vino bianco e messo a tostare il riso. Aggiungo acqua tiepida per la cottura del riso. Nel frattempo sminuzzo il salmone. Quando il riso è quasi pronto manteco con la panna, faccio ritirare. Aggiungo il salmone sminuzzato. Aggiusto di sale e pepe. Impiatto e servo, a parte metto anche il parmigiano grattugiato per chi lo gradisce. Quando la preparazione è senza il salmone manteco anche con il parmigiano, ma col salmone mi piace senza. Quindi va un po' a gusto personale. Spolverata di pepe, e servo caldo...

Riso, salmone, limone e zenzero...

Riso, salmone, limone e zenzero...

Dopo il successo ottenuto con il riso zenzero e limone, ho deciso di replicare la ricetta, ma aggiungendo il salmone affumicato. In questo modo ecco un bel piatto unico. Il salmone si accompagna bene come sapore con limone e zenzero. Inoltre il limone alleggerisce il gusto, a volte, un po' grasso tipico di questo pesce, soprattutto se si usa fresco (io in casa avevo questo affumicato). Mi raccomando sia che si usi fresco o affumicato, il salmone va aggiunto alla fine della cottura, giusto appena scottato, se poi tagliato finemente anche a fuoco spento, per mantenerne inalterate le proprietà e i sapori, e per non far rilasciare i grassi nelle preparazioni. Lo zenzero, per chi piace, aiuta ed enfatizza la freschezza del limone. Un piatto profumato e goloso, adatto tutti.

Ingredienti
  • 350-400 gr di riso
  • 1 cipolla
  • zenzero (fresco o in polvere)
  • 1 limone bio naturale
  • 200 gr salmone affumicato
  • olio extravergine d'oliva
  • burro o latte
  • acqua
  • sale
  • pepe arcobaleno
  • zest di limone per decorare
Ho pulito e tritato a coltello, finemente la cipolla, messa nella pentola con dell'olio extravergine d'oliva. Ho pulito lo zenzero, una parte l'ho spremuto con lo schiacciaglio nella pentola, e una parte l'ho tritato finemente a coltello, e messo insieme alla cipolla. Se invece si usa zenzero in polvere basterà aggiungerlo comunque insieme agli altri ingredienti. Ho lavato il limone, grattugiato la buccia nella pentola. Inizio a fa appassire il fondo di cipolla con zenzero e limone, aggiungendo un goccio d'acqua, a fuoco dolce. Spremo il limone. Butto il riso nella pentola e faccio tostare un pochino, e sfumo con il succo del limone, quando questo viene assorbito allungo con acqua, e proseguo così la cottura del riso. Quando il riso è quasi pronto amalgamo con un po' di latte (o una noce di burro), spengo il fuoco e unisco il salmone tagliato a dadini (sminuzzato). Aggiusto di sale e pepe e servo decorando con delle striscioline di limone e una spolverata di pepe arcobaleno.
Riso, zenzero e limone...

Riso, zenzero e limone...

Durante un week end in montagna, per seguire le mie amate danze e far sentire della buona musica alla mia bimba, ho soggiornato in una casa vacanze, la cui cuoca una sera ci servì questo riso. Parlo di molto, troppo tempo fa. Il piatto mi aveva conquistato tanto che me lo ero appuntato su un quadernetto (visto che già mi solleticava l'idea di aprire un blog... o comunque per il mio ricettario... o...): un equilibrio di sapori e profumi particolarissimo. Mi ero ripromessa di rifarlo, ma finora pensando che mia figlia non gradisse, per via dello zenzero, non glielo avevo proposto. Ma oggi non ho resistito. Avevo in frigo lo zenzero o ginger, i limoni... devo svuotare l'elettrodomestico, e così ho rapito la mia amata Sister per il pranzo, e mi sono inventata la ricetta secondo la mia idea e il mio ricordo. Non so se questa mia versione rispecchia quella che avevo mangiato, ma il risultato è stato molto goloso, anche mia figlia ha apprezzato molto. Già mentre lo preparavo i profumi che si alzavano e diffondevano per casa solleticavano piacevolmente. Ho realizzato una ricetta leggera, gustosa, fresca e con carattere se me lo concedete.

Ingredienti
  • 350-400 gr di riso
  • 1 cipolla
  • zenzero
  • 1 limone bio naturale
  • olio extravergine d'oliva
  • burro o latte
  • acqua
  • sale
  • pepe arcobaleno
  • parmigiano grattugiato
  • zest di limone per decorare
Ho pulito e tritato a coltello, finemente la cipolla, messa nella pentola con dell'olio extravergine d'oliva. Ho pulito lo zenzero, una parte l'ho spremuto con lo schiacciaglio nella pentola, e una parte l'ho tritato finemente a coltello, e messo insieme alla cipolla. Se invece si usa zenzero in polvere basterà aggiungerlo comunque insieme agli altri ingredienti. Ho lavato il limone, grattugiato la buccia nella pentola. Inizio a fa appassire il fondo di cipolla con zenzero e limone, aggiungendo un goccio d'acqua, a fuoco dolce. Spremo il limone. Butto il riso nella pentola e faccio tostare un pochino, e sfumo con il succo del limone, quando questo viene assorbito allungo con acqua, e proseguo così la cottura del riso. Quando il riso è quasi pronto amalgamo con un po' di latte (o una noce di burro), spengo il fuoco e unisco del parmigiano. Aggiusto di sale e pepe e servo decorando con delle striscioline di limone, spolverata di parmigiano e pepe arcobaleno.
La mia tiella light di patate, riso e... salmone

La mia tiella light di patate, riso e... salmone

Stasera velocissimamente ho preparato una Tiella patate, riso... e al posto delle cozze, come vorrebbe la ricetta originale, ho messo il salmone. Lo so non è la stessa cosa, ma non sempre possiamo mangiare le cozze, soprattutto se questo piatto deve essere da consumato anche da bimbi piccoli che non possono ancora mangiare mitili, o per altri mille motivi tipo non abbiamo le cozze in casa, o non abbiamo tempo per pulirle e farle aprire. Così stasera per accontentare mia figlia, che ultimamente vivrebbe solo di patate, per farle mangiare anche altro, in questo caso salmone (ma anche altro pesce va bene), e non si ha voglia dei soliti piatti, perché dopo un po', diciamolo, ci si annoia e passa la voglia sia di cucinarli che di mangiarli, ecco che rivisito una ricetta tradizionale, gustosa, colorata e saporita. Il nome tiella deriva dal latino tegella, ed è presente con delle varianti in molti dialetti, non è tanto legato al piatto specifico, ma al nome di una specie di pentola dotata di coperchio, attraverso cui, successivamente, si  è passato ad indicare varie pietanze che tradizionalmente venivano cotte in forno. In alcune regioni la tiella è una sorta di pane o focaccia (vedi la tigella, la tiella di Gaeta, etc), altri è la stratificazione degli ingredienti.
Stasera mi approprio del termine tiella proprio nell'indicare la pentola/teglia con coperchio in cui mi accingo per la cottura del mio piatto, e non tanto per la cottura in forno (occupato dalla torta richiesta dalla mia mamma per il compleanno suo e di una nostra amica, che consegnerò domani mattina) e nella stratificazione degli ingredienti. Infatti cucinerò in modo molto più celere, rispetto al forno, sul fornello. Nella tiella barese, la ricetta in cui vengono usate le cozze, si usa anche l'acqua di cottura delle cozze filtrata in questo modo si insaporisce tutto l'insieme. Io ho usato il salmone, e non avevo alcun'acqua particolare per insaporire. Però, al posto del riso carnaroli (o simile) ho usato il riso thai, molto profumato e aromatico.
Mia figlia non mi ha dato tempo stasera di fare delle foto, sono state scattate più in fretta del solito (non so perché ma non ho molta collaborazione in pazienza per far delle foto psuedo decenti, mentre lo sono nell'assaggiare) e ha letteralmente divorato il piatto. E' decisamente un piatto unico colorato e profumato che farà felici tutti.

Ingredienti per 4 persone
  • 4 patate medie (circa 400 gr)
  • 2 cipolle
  • 80-100 gr di riso 
  • 10 pomodorini
  • 400 gr di salmone
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe
  • acqua
Ho pulito e tagliato a fette sottili le patate e le cipolle. Ho tagliato il salmone a pezzetti piccoli. Ho lavato e diviso a spicchi i pomodorini (io sono riuscita a farli piccoli). Ho messo dell'olio in una padella dai bordi alti e ho iniziato a disporre prima le patate, poi cipolla, pomodori, salmone e riso, salato e pepato, e ho continuato fino alla fine degli ingredienti, chiudendo con un ultimo strato di sole patate. Ho fatto un altro giro d'olio, allungato con acqua fino a coprire tutti gli ingredienti, coperto con coperchio e messo a fuoco medio. Piano piano l'acqua di assorbe tutta, controllo che patate e riso siano cotti, altrimenti allungo con ancora un pochino d'acqua, oppure lascio scoperto per far ritirare il liquido. Posso guarnire con delle erbe aromatiche. Porto in tavola e servo.
Posso anche cuocere al forno ma i tempi di cottura si allungano, temperatura a 200° C per circa 40-60 minuti.
Bianchetti, rossetti... riso con rossetti

Bianchetti, rossetti... riso con rossetti

Oggi mi hanno portato un po' di questi pesciolini meravigliosi: rossetti o bianchetti. Ma in realtà una piccola differenza tra i due c'è, e non solo di prezzo. Meno male che me li hanno portati, perché io mi sento tremendamente in colpa: sono piccini, devono ancora crescere, però.... già c'è un però, sono buoni, già morti, me li hanno portati, sarebbe un peccato ora sprecarli e rendere vana la loro dipartita... inoltre, a parte una buona lavata, non si puliscono! si mangiano così con tutto. Ed ecco che ho deciso di preparare con loro sia un buon risotto al profumo di mare, che possono mangiare anche i bambini, sia delle frittelle che posterò a parte. Ci sono due procedimenti per la preparazione del risotto: una dove i pesciolini vengono aggiunti all'ultimo e quindi solo cotti pochi minuti, e così si sentirà molto di più il gusto di "mare", un gusto un po' più forte di pesce, oppure in cottura con il riso, e quindi il gusto si affievolisce un pochino. Penso che siano buone entrambe le preparazioni. A gusto si può sfumare il riso con del vino bianco, io non sempre lo faccio, poi se devo darlo anche a dei bambini di solito evito.

Ingredienti
  • 200 gr di bianchetti o rossetti
  • 1 scalogno
  • 10 pomodorini (datterini, ciliegini... poi dipende dalla stagione)
  • 250-300 gr di riso (circa due pugni a testa)
  • olio d'oliva (io extravergine)
  • sale e pepe
  • acqua q.b.
  • 1/2 bicchiere di vino bianco (facoltativo)
Pulisco e trito finemente uno scalogno, e lo faccio appassire dolcemente con un po' d'olio. Nel frattempo pulisco e taglio a pezzetti i pomodorini che unisco allo scalogno. Verso il riso e lo faccio tostare un pochino, a questo punto posso sfumare con il vino bianco, oppure con dell'acqua, e unisco al tutto i pesciolini ben lavati. Procedo come un normale risotto, aggiungendo acqua se vedo che asciuga troppo, e quando pronto aggiusto di sale e pepe e impiatto.
Come dicevo, posso anche scegliere di aggiungere i pesciolini all'ultimo, poco prima di togliere dal fuoco, e quindi semplicemente scottarli, in questo modo il gusto "di mare" risulterà sicuramente più intenso. Dipende dai gusti.
Riso e carote... Toccasana per grandi e piccini

Riso e carote... Toccasana per grandi e piccini

Da bambina era uno dei miei piatti preferiti, e anche adesso lo gradisco molto. Mi ricordo che la mia nonna materna me lo preparava su mia richiesta, anche se non posso dire che condividesse questa mia predilezione, comunque a dispetto dei commenti e nasi storti che questo piatto può suscitare, vi posso assicurare che è un vero toccasana quando si hanno disturbi di stomaco o intestinali. Ai bambini, soprattutto i piccoli, sicuramente piacerà molto per il gusto dolce, mia figlia infatti segue le mie orme e l'adora. La preparazione inoltre è semplicissima.


Ingredienti

  • 1 cipolla
  • 2 carote medie, anche più a gusto
  • un pezzo di crosta di parmigiano (facoltativa)
  • 2 pugni di riso a testa
  • olio extravergine d'oliva
  • sale 
  • pepe
Ho tritato la cipolla grossolanamente. Ho pulito e affettato le carote. Ho messo tutto in una pentola con acqua, sale e la crosta di formaggio. A seconda del gusto personale si può scegliere se farla più o meno "brodosa"
Portare a bollore, e quando la crosta di formaggio sarà morbida, ho aggiunto il riso.
A cottura ultimata, ho aggiustato di sale, pepe, messo olio e... spolverizzato con parmigiano grattugiato.

Created By lacreativeroom