Paccheri con pomodori scamazzati

Paccheri con pomodori scamazzati

Paccheri con pomodori scamazzati

Dopo esser state tutta la mattina fuori, io e la Sister decidiamo di pranzare insieme, così lei non sta a tornare a casa per poi tornare da me per fare altre cose, tra cui un trattamento shiatsu. Ridendo e scherzando è già ora di pranzo, così, visto che ne avevamo parlato proprio l’altro giorno, preparo i "paccheri scamazzati". In realtà parlavamo del programma Chef per un giorno, e, tra ospiti e critici e ricette, abbiamo ricordato anche questa che aveva fatto Barbara Bouchet. Essendo una preparazione molto veloce oggi si prestava allo scopo, anche per conforto. "Scamazzato" significa schiacciato, e in questo caso è riferito ai pomodori che vengono messi in padella interi e poi, quando si ammorbidiscono, vengono schiacciati con una forchetta (o una schiumarola perché schizzano), e in questo condimento vien fatta saltare la pasta. Il tutto poi viene ulteriormente insaporito da una bella grattugiata di ricotta salata o cacioricotta, e una macinata di pepe. Ed ecco un bel piatto di pasta allegro e goloso.

Ingredienti
  • 350-400 gr di paccheri
  • 250 gr di pomodorini
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe
  • ricotta salata o cacioricotta
  • basilico
Mentre aspetto che l'acqua per la cottura della pasta arrivi a bollore, mi preparo il condimento. Lavo i pomodori e li metto in una padella dai bordi alti e capiente (devo poterci far saltare la pasta) con dell'olio d'oliva, e un pizzico di sale. Copro con un coperchio e lascio cuocere, girando spesso, e allungando quando serve con acqua di cottura della pasta. Mentre i pomodori si ammorbidiscono, cuocio la pasta, e la scolo al dente, al minuto, anche un minuto prima visto che poi devo farla saltare in padella con il condimento. Quando i pomodori sono morbidi li schiaccio con una forchetta, li "scamazzo". Aggiungo la pasta, e se serve allungo con acqua di cottura, e faccio saltare un paio di minuti, per far sì che la pasta crei la giusta viscosità con il condimento. Aggiusto di sale e pepe, guarnisco con foglie di basilico e servo cospargendo con generosità il cacioricotta grattugiato (non fine), e servo in tavola.

Pasta con un condimento a crudo particolare: pomodori secchi e rucola

Pasta con un condimento a crudo particolare: pomodori secchi e rucola

Pasta con un condimento a crudo particolare: pomodori secchi e rucola

Durante il mio soggiorno al mare ho sfogliato tutte le riviste di cucina della mia cara zia. Tra l'altro ho poi scoperto che la zia ha seguito anche lei corsi di cucina... il suo temperamento artistico viene sempre fuori da qualche parte. Comunque sfogliando tutte le sue riviste leggo di questa salsa abbinata però a degli involtini di pesce, ovviamente senza il formaggio grattugiato. L'idea di servire questo condimento come letto per gli involtini è interessante, però... però eccomi ad usarla invece sulla pasta. Il condimento si prepara molto velocemente, ed è semplice da fare mentre la pasta è in cottura. Il condimento è un insieme di sapori molto particolare: l'amaro della rucola smorzata un po' dal basilico, abbinato al gusto forte e sapido dei pomodori, e a dar maggior mordente ho dato una grattugiata di cacioricotta, mentre con il parmigiano addolcisco un pochino l'insieme. La versione con il parmigiano è più appropriata per i bambini, o per chi non ama osare sapori forti, invece col cacioricotta aggiungo carattere a un condimento già molto particolare.

Ingredienti

  • 350 gr di pasta (io ho usato fusilli)
  • un mazzo di rucola
  • 50 gr di pomodori secchi
  • 1 cipollotto
  • qualche foglia di basilico
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe
  • parmigiano reggiano grattugiato
  • cacioricotta grattugiato
 Metto una pentola con l'acqua salata per la cottura della pasta e aspetto che bolla. Nel frattempo pulisco la rucola, il basilico e il cipollotto. Metto i pomodori secchi nel bicchiere del frullatore, aggiungo il cipollotto, la rucola e l'olio, e frullo. Se serve aggiungo dell'acqua di cottura. Aggiusto di sale e pepe, e in ultimo metto il basilico, e trito col frullatore. Quando l'acqua bolle butto la pasta, la cuocio al dente. Personalmente la pasta mi piace al minuto, quindi bella al dente. Scolo la pasta, tenendo da parte dell'acqua di cottura, e la metto dentro una ciotola. Unisco il condimento e mescolo bene, aggiungo un filo d'olio, e se serve dell'acqua di cottura della pasta, amalgamo bene. Aggiusto di sale e pepe, e porto a tavola. Servo con formaggi grattugiati a parte in modo che ognuno possa scegliere in base al proprio gusto.

Mozzarella su foglia di limone

Mozzarella su foglia di limone

Mozzarella su foglia di limone

Un antipasto particolare, semplice e profumato. Forse solo un po' difficile trovare le foglie di limone non trattate, ma non impossibile. Poi sarà sicuramente un antipasto di successo, malgrado la semplicità di esecuzione... ma chi dice che dobbiamo sempre complicarci la vita?
La cottura della mozzarella sulle foglie di limone fa sì che la mozzarella di impregni dell'aroma del limone, acquista così un sapore molto particolare. Le mie fette, causa delle foglie piccole di limone, non erano molto grandi, quindi non le ho rivoltate. Le ho assaggiate così in purezza senza aggiungere né pepe né olio, non mi è sembrato necessario, e il gusto l'ho percepito in pieno: profumato e delicato. Decisamente un piatto particolare.

Ingredienti

  • 2 mozzarelle di bufala da 250 gr
  • una dozzina di larghe foglie di limone, non trattate
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe (se serve)
Ho preparato le mozzarelle scolandole dalla loro acqua di conservazione, le ho trasferite su un tagliere e le ho tagliate a fette delle spessore di un centimetro o poco più. Ho steso alcuni fogli di carta assorbente su un vassoio e vi ho sistemato le fette di mozzarella per una decina di minuti, lasciandole così perdere ancora acqua. Ho poi messo le fette di mozzarella in freezer per 30 minuti. Nel frattempo lavo bene le foglie di limone e le asciugo con carta assorbente. Scaldo la piastra (o in mancanza una padella). Metto le fette di mozzarella sulle foglie di limone, e le cuocio sulla piastra per circa 7-8 minuti, fino a quando le fette di mozzarella inizieranno ad ammollarsi. Con l'aiuto di una spatola giro le fette di mozzarella staccandole e riposizionandole sulla foglia e continuo la cottura per altri 2-3 minuti. Servo subito caldo, volendo un filo d'olio extravergine a crudo e una macinata di pepe. Io il sale non lo aggiungo, di solito la mozzarella di bufala è già gustosa di suo.

La ciambotta di zia Lucia

La ciambotta di zia Lucia

La ciambotta di zia Lucia

Soggiorno nel Cilento, attorniata da profumi e sapori locali. Non penso di dovermi dilungare nel lodare la mozzarella di bufala, lo yogurt o altri prodotti caseari, per tacer di verdure, frutte, limoni e, altre mille cose... La ricerca della sfogliatella fatta ad hoc... dei dolci particolari...
Mi sono letteralmente abbuffata di "noci pressiche" ossia delle pesche cilentane che si trovano solo qui. Ho imparato ricette nuove confrontandomi con altri bravi cuochi. E stavolta desidero omaggiare, anche se scrivo oramai da casa, rientrata dalla vacanza e dai ricordi, con tanta nostalgia,  la ciambotta cucinata da zia Lucia, cuoca sopraffina,.
La ciambotta è un piatto tipico cilentano, consiste in una serie di verdure tagliate a dadini e fritte separatamente e poi unite insieme. E' un piatto molto gustoso e saporito, anche se considerato un piatto povero, fatto con pochi ingredienti, quasi un piatto di recupero. Me la ricordo quando la cucinava mia nonna, e naturalmente i quantitativi erano e sono sempre abbondanti. Ecco il motivo per il quale ho atteso a presentare questo delizioso piatto: sarebbe uno spreco friggere una quantità minima, non siete d'accordo?

Ingredienti per 4/5 persone

  • 1 kg melanzane
  • 1 kg peperoni (rossi e gialli)
  • 1 kg patate
  • 500 gr pomodori
  • aglio
  • olio d'oliva
  • sale e pepe
  • basilico
Lavare e tagliare a dadini le melanzane con la buccia, le patate, e i peperoni privandoli dei semi e dei filamenti interni bianchi. Si frigge tutto rigorosamente in olio d'oliva, asciugando bene dall'olio residuo, nel seguente ordine prima le melanzane, peperoni e poi le patate, usando sempre la stessa padella, in caso di necessità aggiungere dell'olio. Oppure mettere in una padella l'olio per friggere e poi le patate, le melanzane e infine i peperoni.
In un tegame a parte far soffriggere l'aglio (a chi piace) con i pomodori a pezzi per qualche minuto. Aggiungere le patate, le melanzane, i peperoni con qualche foglia di basilico, mescolando delicatamente e fate cuocere per 5 minuti in modo da far amalgamare il tutto. Servire tiepida o fredda.

Panzanella nel pomodoro

Panzanella nel pomodoro

Panzanella nel pomodoro

A dispetto del tempo uggioso e con temporali che non smettono, stasera ci consoliamo con la panzanella. Un piatto povero in cui si ricicla il pane, non pù fresco, anzi un po' secco, la cui proprietà d'origine se la contendono i toscani e i romani.  Chi avrà ragione?
La versione base è con pane, pomodoro e cipolla, poi ovviamente ci sono le modifiche, gli arricchimenti, ognuno la può fare un po' come preferisce, l'importante è avere questo denominatore comune dato dal pane secco, preferibilmente di tipo toscano ma... proprio perché è un piatto di riciclo uno usa un po' quello che ha in casa. In mancanza perché non farsi dei crostini o altro...
Normalmente per condire viene usato olio extravergine d'oliva non semplicemente buono, di più, e aceto. Ho sostituito l'aceto con del succo di limone, in questo modo l'ha mangiato, anzi divorato per quanto le è piaciuto, anche la mia pupetta, inoltre io preferisco condire con il limone. Per fare un impiattamento un po' diverso dalla solita insalatiera (che comunque va sempre bene), ho svuotato i pomodori e usati come contenitore, e oltre al pane secco ho usato anche dei grissini all'acqua con le olive (e volendo anche alla cipolla o noci). Un piatto fresco, leggero, ottimo sia come antipasto che da accompagnamento a una cena estiva fresca.

Ingredienti

  • pomodori tondi (almeno 1 a testa)
  • 1-2 cipollotti freschi 
  • pane raffermo
  • grissini
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • basilico
  • succo di limone
Se si sceglie di presentare questo piatto come antipasto, contate un pomodoro tondo a testa, almeno, poi dipende anche dalle dimensioni del pomodoro.
Ho lavato e asciugato il pomodoro, tagliata la calotta superiore, svuotato l'interno dalla polpa che ho sminuzzato e messo in una scodella.
Ho lavato e affettato sottilmente il cipollotto fresco (si può anche usare la cipolla di tropea), a seconda della dimensione posso scegliere se usarne uno o due, e metto insieme alla polpa dei pomodori.
Ho fatto una dadolata con il pane raffermo e i grissini (in teoria bisognerebbe prima bagnare il pane con acqua e aceto e poi spezzettare e unire agli altri ingredienti) e unisco alla polpa di pomodoro con cipolla, condisco con olio d'oliva extravergine, sale e succo di limone (io ho messo 1/2 limone), e mescolo bene. Prendo alcune foglie di basilico, le lavo, e le aggiungo sminuzzandole con le mani o trito a coltello, all'impasto. Con un cucchiaio riempio i pomodori svuotati con l'impasto. Sistemo i pomodori nel piatto di portata, aggiungo un filo d'olio e servo.

Mezzelune alle mele

Mezzelune alle mele

Mezzelune alle mele

Avevo acquistato delle mele renette, mi son lasciata tentare dalla gola e idee varie in testa... ma non è periodo di renette, così tanto per cambiare un po' oggi faccio dei biscotti. Anche se forse non si possono proprio chiamare biscotti. La frolla di queste mezzelune è soffice, fatta con ricotta, latte e olio al posto del burro, formato non troppo grandi e nemmeno minuscole, ideali per accompagnare anche un tè o un caffè, o semplicemente per levarsi la voglia di dolce, senza sentirsi in colpa, per uno spuntino, merenda, break... o dopo pranzo, cena...
Questo impasto soffice rimane morbido anche per qualche giorno. Poi il ripieno di mele ha sempre un suo perché. Almeno io non riesco a resistere, anche perché non sono proprio dolcissimi, e finisce che uno li mangia senza accorgersene. Qui in casa li abbiamo mangiati anche per colazione.

Ingredienti per la pasta
  • 300 gr di farina
  • 75 gr di zucchero (ho usato uno integrale di canna)
  • 150 gr di ricotta (io ho usato una vaccina)
  • 70 ml di latte
  • 70 ml di olio di oliva leggero (o semi di arachide)
  • 1 uovo
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • sale
Ingredienti per il ripieno
  • 500 gr di mele renette
  • 50 gr di zucchero (io ho usato quello di canna integrale)
  • 50 gr di uva sultanina
  • 1 limone non trattato
  • 1/2 cucchiaino di cannella
In una ciotola ho mescolato tutti gli ingredienti per la pasta, simile a una frolla. Ho impastato fino ad ottenere una pasta liscia e faccio riposare alcuni minuti.
Nel frattempo preparo il ripieno: pulisco e affetto sottilmente le mele (posso anche farle a pezzetti piccoli), e le cuocio in una pentola con lo zucchero, l'uva sultanina, la cannella e la buccia di limone (se serve anche un po' di succo di limone).
Stendo la pasta a sfoglia sottile, e con un coppapasta ricavo dei dischi, copro con il ripieno  ogni disco per metà, spennello con il latte il bordo della pasta, e ripiego la metà libera sul ripieno e sigillo i bordi.
Metto le mezzelune sulla placca del forno ricoperta da carta forno, spennello la superficie delle mezzelune con del latte, e inforno in forno preriscaldato statico a 170° C per circa 25-30 minuti.
Sforno, faccio raffreddare, e servo spolverizzando con zucchero a velo.

Torta magica al limone

Torta magica al limone

Torta magica al limone

torta magica al limone

In questo fantastico mondo della rete mi imbatto moltissimo in questa ricetta della torta magica. Di solito non mi piace seguire le mode, ma più il mio gusto e desideri. Però questa torta è curiosa: tre consistenze in una realizzazione veloce. Insomma solo una cottura, non devo mettere a riposo in frigorifero, e poi procedere con altri impasti. La torta presenta uno strato superiore tipo una classica torta lievitata, pan di spagna, uno centrale più cremoso, quasi una crema o un budino, e infine un terzostrato compatto e sodo tipo flan. Visto che siamo in estate aromatizzo la torta con limone e vaniglia. Rispetto alle ricette che ci sono in rete io ho usato meno zucchero, non amo molto i dolci stucchevoli e eccessivamente dolci. Per questo tipo di torta è molto importante rispettare le dimensioni della teglia per la cottura affinché il risultato sia quello desiderato delle tre consistenze diverse.
E' stata molto gradita, è fresca, leggera e non troppo dolce. Un pezzo tira l'altro. E l'effetto magico della torta è una sorpresa.

Ingredienti
    torta magica al limone
  • 115 g di farina
  • 150 g di zucchero (io ne ho messo 115 g)
  • 4 uova
  • 500 ml di latte
  • 1 bacca di vaniglia
  • 1 cucchiaio di acqua
  • 125 g di burro (io ho usato quello salato)
  • 1 pizzico di sale (se non si usa burro salato)
  • scorza di un limone naturale bio
  • qualche goccia di succo di limone (io ne ho messo uno o due cucchiaini)
  • zucchero a velo per guarnire

Ho sciolto in burro al microonde (o se si preferisce in un pentolino a fuoco dolce). Divido i tuorli dagli albumi mettendoli in due ciotole differenti. Aggiungo ai tuorli lo zucchero e la buccia grattugiata del limone, e li monto fino a quando non saranno soffici e spumosi. Aggiungo un cucchiaio di acqua, un pizzico di sale (se non uso il burro salato), e il burro fuso raffreddato. Sbatto ancora il composto per qualche minuto, e infine aggiungo la farina setacciata, poca per volta. Faccio scaldare il latte con la bacca di vaniglia e quando sarà caldo, ma non bollente, lo unisco al composto dei tuorli e amalgamo bene il tutto.
Monto bene gli albumi con qualche goccia di limone, e li incorporo al composto delicatamente, mescolando con una spatola dal basso verso l'alto.
Imburro e rivesto con carta forno una teglia quadrata (20 cm x 20 cm) e vi verso delicatamente il composto. Cuocio in forno statico a 150° C per circa 80 minuti.
Una volta cotta ho estratto la torta dal forno e la lascio raffreddare. Posso poi toglierla dalla teglia, o lasciarla nella teglia, e avvolgerla con della pellicola, per farla riposare in frigorifero per 2 ore. 

Prima di servire spolverizzo con zucchero a velo e poi la divido in quadrotti.

Pomodori con riso alla romana... e patate

Pomodori con riso alla romana... e patate

Pomodori con riso alla romana... e patate


La mia versione dei pomodori con riso alla romana con le patate al forno. Nemmeno a dirlo apprezzatissimo da grandi e bambini. Il riso l'ho condito con formaggio e il pomodoro. Li servo tiepidi. Un piatto adatto anche agli intolleranti del glutine. Io ho fatto praticamente piatto unico, insieme a una caprese e al dolce. Ma si possono anche usare come antipasto. Ecco così preparata una bella tavola mediterranea.

Ingredienti
  • 4 pomodori tondi
  • 100-150 gr di riso
  • 2 patate grandi (o 4 piccole)
  • sale
  • olio extravergine d'oliva
  • basilico
Lavo e asciugo i pomodori e taglio a ognuno una calotta, che servirà poi per chiuderli, facendo attenzione a lasciare ogni “coperchio” accanto al suo contenitore. Aiutandomi con un cucchiaino e un coltellino, svuoto completamente i pomodori lasciando intatte le pareti e verso via via il contenuto in una ciotola.
Preparo un trito finissimo con una manciatina di prezzemolo, 7-8 foglie di basilico e lo raccolgo in una terrina con lo spicchio d’aglio grattugiato, il riso e il contenuto dei pomodori passato al passaverdure. Unisco 2 cucchiai d’olio, un cucchiaino da caffè di sale e una generosa macinata di pepe e mescolo bene.
Salo leggermente l’interno dei pomodori e distribuisco il composto di riso, poi copro ogni pomodoro con il proprio coperchio e li pennello leggermente d’olio. Sbuccio le patate e le taglio a spicchi, poi le sciacquo, le asciugo e le verso in una ciotola. Le condisco con due cucchiai d’olio e una spolverata di sale e le mescolo con le mani per distribuire il condimento.
Accomodo i pomodori in una teglia ampia e riempio gli spazi vuoti con le patate. Passo la teglia nel forno precedentemente scaldato a 180° e li faccio cuocere per un’ora. Li servo tiepidi o freddi nello stesso recipiente di cottura.

Cheesecake yogurt e ricotta senza base

Cheesecake yogurt e ricotta senza base

Cheesecake yogurt e ricotta senza base

Continua la convalescenza... continua la reclusione... continuiamo a cercare cose morbide e fredde da mangiare... La mia cara cuginetta, quasi una sorella, che ci sta ospitando con tanta pazienza ha espresso un desiderio, vorrebbe mangiare un cheesecake... non lo mangia da più di un anno, e poi va pazza per i dolci con la ricotta... e allora niente mi fa più felice che poterla accontentare, e poi io uso sempre la ricotta nei miei cheesecake. Mi sento un po' in colpa, ma la uso come test per una nuova ricetta. Ci troviamo d'accordo che nessuna di noi due va pazza per la base classica dei cheesecake, così decido di non fare la base, e cuocere il tutto a bagnomaria. Però se qualcuno gradisse la base croccante consiglio di farla con le fette biscottate e le noci tritate, olio d'oliva e zucchero di canna.
Questo dolce lo metterei a metà strada tra il cheesecake e il budino (non ho nemmeno usato un cucchiaino di farina!!!), buono, leggero e profumato al limone. Ottimo servito con della frutta, marmellata, coulis di frutta... o noi abbiamo scelto cioccolato salato fuso...
Con queste dosi son venuti circa 4/5 pirottini di alluminio, per uno stampo da 24 cm aumentare le dosi degli albumi ad 8 e usando 350 gr di ricotta e 250 gr circa di yogurt, in questo modo verrà anche più alto.


Ingredienti
  • 150-200 gr di yogurt bianco (o greco)
  • 300 gr di ricotta di bufala (o vaccina)
  • 150 gr di zucchero
  • buccia di un limone grattugiata
  • 4 albumi
  • 1 tuorlo
Ho grattugiato la buccia del limone sopra lo zucchero, in questo modo gli oli della buccia del limone vengono raccolti dallo zucchero. Ho aggiunto gli albumi e l'uovo (posso anche usare solo albumi), unisco infine lo yogurt e la ricotta, amalgamo bene il tutto. Verso il composto in uno stampo con cerniera rivestito di carta forno, o in piccoli stampi. Metto il tutto a cuocere a bagnomaria in forno statico preriscaldato a 170° C per circa 45 minuti (faccio poi controllo con stuzzicadenti). Quando pronto, tolgo dal forno e lascio raffreddare a temperatura ambiente. Poi faccio riposare in frigorifero per una notte. Tolgo poi il dolce dallo stampo e guarnisco.
Se si gradisce la base biscotto usate 15 fette biscottate tritate con 45 gr di noci sgusciate, 2 cucchiai di zucchero e 2 cucchiai di olio. Si stende questo composto sul fondo dello stampo sopra la carta forno, lo si compatta bene livellandolo con il dorso di un cucchiaio, e lo si cuoce per 10 minuti a 160° C, quando la base sarà diventata dorata, la si sforna e la si lascia raffreddare per mezzo'ora, dopodiché bisogna versare la crema di formaggio e procedere nella cottura e nel riposo. Attenzione a quando si toglie il dolce dallo stampo di cottura, aiutarsi con la carta forno.

Budini salati aromatici

Budini salati aromatici

Budini salati aromatici


Convalescenza, reclusione... sono in trasferta e in una cucina non mia, ma comunque gentilmente mi è stato concesso di usufruire e continuare a preparare. Naturalmente non essendo le mie attrezzature mi arrangio un po' e ci si adatta nelle presentazioni, ma a volte quello che conta è solo fare qualcosa di buono e che renda felici. Come dicevo causa convalescenza della mia bimba, sono alla ricerca di consistenze morbide per poterla far mangiare, e a volte nemmeno queste vanno bene. Però questi budini agli altri commensali sono piaciuti. Da soli sono molto delicati, ma accompagnati con una salsina fatta da burro (quello buono) e alici, hanno trovato il giusto "zing".


Ingredienti

  • 60 gr di parmigiano grattugiato
  • 200 ml di latte
  • 3 uova intere
  • 3 tuorli
  • erbe aromatiche (io non le avevo): rosmarino, timo
  • noce moscata
  • 5 acciughe sott'olio
  • 40 gr di burro
  • sale e pepe
Ho fatto bollire il latte con le erbe aromatiche, fatto riposare per 5 minuti e poi filtrato con un colino (questo passaggio l'ho saltato visto che non avevo le erbe). Unisco il sale, pepe se piace, e la noce moscata al latte. In una ciotola ho sbattuto i tuorli con le uova intere, ho aggiunto il formaggio grattugiato e il latte a filo, e verso il composto negli stampi antiaderenti del budino. Metto gli stampi in una teglia, aggiungo l'acqua nella teglia fino a 3/4 di altezza degli stampi da budino, e metto a cuocere a bagnomaria, in forno statico preriscaldato a 160° C per circa 45 minuti (faccio prova stuzzicadenti).
In un padellino faccio sciogliere le acciughe nel burro. Sforno i budini tiepidi, irroro con salsa all'acciuga, se piace un po' di prezzemolo, e guarnisco con rametti di rosmarino e timo.

Uovo sbattuto pastorizzato...

Uovo sbattuto pastorizzato...

Uovo sbattuto pastorizzato...

La mia piccola deve mangiare solo cibi freddi o temperatura ambiente e consistenze super morbide, direi quasi liquide. A dire il vero lei vorrebbe mangiare altro, ma ha male a deglutire, ed è già faticoso farle mandar giù roba morbida e liquida. Così, per variare un po', oggi è stata l'occasione per farle l'uovo sbattuto. Da bambina ne ho mangiati tantissimi, ma le galline erano quelle di casa, e non c'erano molti rischi, come oggi, nel consumare uova crude. Comunque era da un po' che ci pensavo, che mi sarebbe piaciuto farlo assaggiare alla mia bimba, e non solo per lei, a dire il vero ogni tanto mi fa piacere riassaporare qualcosa dei miei ricordi. E' una colazione o merenda sicuramente molto energizzante e sana e genuina. Ho anticipato le mie previsioni di preparazione, volevo aspettare quando avrei preso le uova delle galline di una mia zia, ma come dicevo ho anticipato ad oggi. Ma non ho fatto uovo sbattuto da crudo, l'ho pastorizzato! In questo modo non devo aspettare ad avere uova di sicura provenienza casalinga. La procedura è un pochino più lunga rispetto allo sbattere semplicemente tuorlo e albumi con lo zucchero, ma il risultato è una crema di uovo sbattuto bella gonfia e spumosa, molto golosa.
Ho usato una doppia pastorizzazione, per sicurezza: sia lo sciroppo di zucchero caldo, che montare l'uovo a bagnomaria. In realtà a volte basta anche solo una delle due procedure.

Ingredienti

  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di zucchero (poi dipende da quanto lo si desidera dolce)
  • 1/2 cucchiaio di acqua
Ho separato il tuorlo dall'albume in due ciotole diverse. Ho preparato lo sciroppo caldo mettendo lo zucchero con l'acqua in un pentolino, ho fatto sciogliere bene lo zucchero e appena bolle (quindi raggiunge la temperatura), e prima che si scurisca, spengo. Metto una pentola con poca acqua sul fuoco per fare il bagnomaria su cui appoggiare le ciotole. Inizio con la ciotola con l'albume, la metto sulla pentola e inizio a montare con la frusta, lentamente aggiungo a filo metà sciroppo di zucchero. Quando è ben montato, tolgo e faccio la stessa cosa con il tuorlo. Unisco poi i due composti, sempre su bagnomaria, amalgamo bene, e l'uovo sbattuto pastorizzato è pronto.

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